Religioni
Venerdì Santo ‘senza popolo’ e a ‘porte chiuse’
Il Coronavirus ferma la secolare processione dei "Misteri" anche ad Andria
Andria - venerdì 10 aprile 2020
10.55
L'emergenza Coronavirus scompagina i riti della Settimana Santa, ma non cancella la Santa Pasqua.
Questo Venerdì Santo è inedito, lo vivremo in famiglia, senza manifestazioni di devozione popolare e senza la possibilità di partecipare fisicamente in chiesa, come ieri nel giorno del Giovedì Santo, sempre dedicato alla visita dei sepolcri per le vie del centro e di tutti i quartieri. Senza seguire nella nostra città la storica Processione dei Misteri, che rappresenta il racconto della Passione e della morte di nostro Signore Gesù Cristo, ricca di tradizione e coinvolgimento.
Papa Francesco all'udienza generale in Piazza San Pietro del Mercoledì delle Ceneri, lo scorso 26 febbraio 2020, ha rammentato: "Il deserto è il luogo dell'essenziale. Guardiamo le nostre vite: quante cose inutili ci circondano! Inseguiamo mille cose che paiono necessarie e in realtà non lo sono. Quanto ci farebbe bene liberarci di tante realtà superflue, per riscoprire quel che conta, per ritrovare i volti di chi ci sta accanto! Anche su questo Gesù ci dà l'esempio, digiunando. Digiunare è saper rinunciare alle cose vane, al superfluo, per andare all'essenziale. Digiunare non è soltanto per dimagrire, digiunare è andare proprio all'essenziale, è cercare la bellezza di una vita più semplice. Il deserto, infine, è il luogo della solitudine. Anche oggi, vicino a noi, ci sono tanti deserti. Sono le persone sole e abbandonate. Quanti poveri e anziani ci stanno accanto e vivono nel silenzio, senza far clamore, marginalizzati e scartati! Parlare di loro non fa audience. Ma il deserto ci conduce a loro, a quanti, messi a tacere, chiedono in silenzio il nostro aiuto. Tanti sguardi silenziosi che chiedono il nostro aiuto. Il cammino nel deserto quaresimale è un cammino di carità verso chi è più debole".
Il Venerdì Santo può sembrare un giorno di tristezza, ma dentro la morte di Cristo sulla croce, c'è il mistero di una vita nuova, liberante, redentrice. Perciò il Venerdì Santo diventa il giorno della speranza di una vita nuova. La quaresima è stata "tempo di deserto per Gesù" e di speranza allo stesso tempo. Beati noi se sapremo fare di necessità virtù.
Rivediamo in una sequenza fotografica degli anni trascorsi, le suggestive celebrazioni del periodo pasquale.
Questo Venerdì Santo è inedito, lo vivremo in famiglia, senza manifestazioni di devozione popolare e senza la possibilità di partecipare fisicamente in chiesa, come ieri nel giorno del Giovedì Santo, sempre dedicato alla visita dei sepolcri per le vie del centro e di tutti i quartieri. Senza seguire nella nostra città la storica Processione dei Misteri, che rappresenta il racconto della Passione e della morte di nostro Signore Gesù Cristo, ricca di tradizione e coinvolgimento.
Papa Francesco all'udienza generale in Piazza San Pietro del Mercoledì delle Ceneri, lo scorso 26 febbraio 2020, ha rammentato: "Il deserto è il luogo dell'essenziale. Guardiamo le nostre vite: quante cose inutili ci circondano! Inseguiamo mille cose che paiono necessarie e in realtà non lo sono. Quanto ci farebbe bene liberarci di tante realtà superflue, per riscoprire quel che conta, per ritrovare i volti di chi ci sta accanto! Anche su questo Gesù ci dà l'esempio, digiunando. Digiunare è saper rinunciare alle cose vane, al superfluo, per andare all'essenziale. Digiunare non è soltanto per dimagrire, digiunare è andare proprio all'essenziale, è cercare la bellezza di una vita più semplice. Il deserto, infine, è il luogo della solitudine. Anche oggi, vicino a noi, ci sono tanti deserti. Sono le persone sole e abbandonate. Quanti poveri e anziani ci stanno accanto e vivono nel silenzio, senza far clamore, marginalizzati e scartati! Parlare di loro non fa audience. Ma il deserto ci conduce a loro, a quanti, messi a tacere, chiedono in silenzio il nostro aiuto. Tanti sguardi silenziosi che chiedono il nostro aiuto. Il cammino nel deserto quaresimale è un cammino di carità verso chi è più debole".
Il Venerdì Santo può sembrare un giorno di tristezza, ma dentro la morte di Cristo sulla croce, c'è il mistero di una vita nuova, liberante, redentrice. Perciò il Venerdì Santo diventa il giorno della speranza di una vita nuova. La quaresima è stata "tempo di deserto per Gesù" e di speranza allo stesso tempo. Beati noi se sapremo fare di necessità virtù.
Rivediamo in una sequenza fotografica degli anni trascorsi, le suggestive celebrazioni del periodo pasquale.