Cronaca
Velocipedi a pedalata assistita e biciclette elettriche, scatta il divieto per tutti i parchi urbani
La decisione in una ordinanza del Commissario straordinario Tufariello
Andria - giovedì 22 agosto 2019
16.56
Con ordinanza n. 366 del 21 agosto, il Commissario straordinario Tufariello ha esteso a tutti i parchi pubblici cittadini il divieto di accesso e transito delle bici a pedalata assistita e a trazione elettrica.
Il divieto, inizialmente previsto per la sola villa comunale "Giuseppe Marano", è stato dunque allargato a tutti i parchi proprio per tutelare l'incolumità di quanti frequentano i parchi pubblici, in particolare bambini e anziani.
Proprio ieri, durante alcuni controlli alla viabilità stradale, la Polizia Locale, aveva proceduto ad alcune verifiche nei confronti di numerosissimi soggetti, soprattutto giovanissimi in sella a questi mezzi di locomozione, che ormai sfrecciano a velocità sostenuta, non rispettando la segnaletica stradale, incuranti dei pericoli che corrono e che fanno correre.
Una decisa ed attesa inversione di tendenza quindi, dopo i lunghi mesi di lassismo con i quali si era tollerato questo abuso che veniva perpetrato a scapito dei pedoni e della stessa normale viabilità urbana. La violazione del divieto, stabilisce l'ordinanza, comporta l'applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 25,00 a euro 500,00.
Il divieto, inizialmente previsto per la sola villa comunale "Giuseppe Marano", è stato dunque allargato a tutti i parchi proprio per tutelare l'incolumità di quanti frequentano i parchi pubblici, in particolare bambini e anziani.
Proprio ieri, durante alcuni controlli alla viabilità stradale, la Polizia Locale, aveva proceduto ad alcune verifiche nei confronti di numerosissimi soggetti, soprattutto giovanissimi in sella a questi mezzi di locomozione, che ormai sfrecciano a velocità sostenuta, non rispettando la segnaletica stradale, incuranti dei pericoli che corrono e che fanno correre.
Una decisa ed attesa inversione di tendenza quindi, dopo i lunghi mesi di lassismo con i quali si era tollerato questo abuso che veniva perpetrato a scapito dei pedoni e della stessa normale viabilità urbana. La violazione del divieto, stabilisce l'ordinanza, comporta l'applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 25,00 a euro 500,00.