Turismo
Vanity Fair Italia consiglia una visita ad Andria e Castel del Monte
Leggieri: «Una città ricchissima di architetture religiose»
Andria - mercoledì 20 agosto 2014
10.35
Una recensione da far brillare gli occhi ai turisti più scettici. E' Antonio Leggieri a scrivere di Castel del Monte ed Andria su Vanity Fair Italia, importante periodico di costume, cultura, moda e politica nato negli States nel 1983 e che dal 2003 ha un'edizione tutta italiana. L'articolo, uscito sul numero di maggio della rivista, racconta dei sei posti assolutamente da visitare della Puglia in un tour architettonico e religioso nel cuore di una regione che da anni sta provando a far emergere tutte le sue bellezze invidiate in tutto il mondo. Lo stesso maniero federiciano è stato nuovamente ricordato e celebrato in un articolo di due giorni fa dello stesso autore.
Si parla di «Castel Del Monte, entrato nel 1996 nella lista dei Patrimoni dell'Umanità dell'Unesco, questa struttura ottagonale è uno dei più grandi enigmi dell'architettura monumentale italiana. Ad oggi, l'ipotesi del tempio usato per lo studio delle scienze sembra quella più vicina alla realtà, ma nessuno probabilmente riuscirà mai a dire perché Castel del Monte fu costruito». Ma, novità assoluta, l'articolo di Vanity Fair tratta anche la città di Andria, troppo spesso dimenticata all'ombra della magnificenza di Castel del Monte: «Il Castello si trova a meno di 20 chilometri da Andria, città ricchissima di architetture religiose, tra cui spiccano e valgono una visita la Cattedrale (in cui è custodita la Sacra Spina di Gesù) e la Chiesa di San Domenico, in cui trovano spazio in un'unica struttura gli stili barocco, gotico e rinascimentale».
Uno spot che riporta alla necessità assoluta di creare sistema tra gli operatori pubblici e privati impegnati nel campo del turismo, uno spot che riporta in auge la necessità assoluta di migliorare l'offerta complessiva da sottoporre ai circa 200mila viaggiatori che ogni anno solcano la collina di Castel del Monte, uno spot che ci fa capire quanto i territori siano ricchi di storia e cultura, di opportunità e lavoro. Fare turismo significa accoglienza (vera accoglienza), significa conservazione dei beni artistici, significa immagine e comunicazione, significa enograstonomia e prodotti peculiari della terra e della trasformazione, significa salvaguardia ed economia. Per il territorio del Nord Barese e per una città come Andria, resta necessario il recupero totale di un bene quale Castel del Monte, ma anche la stretta correlazione con il centro storico della Città di Andria e dei suoi principali monumenti, nonché delle città limitrofe che offrono in egual misura cultura e scenari mozzafiato, come forse nessun territorio nel mezzogiorno d'Italia.
Si parla di «Castel Del Monte, entrato nel 1996 nella lista dei Patrimoni dell'Umanità dell'Unesco, questa struttura ottagonale è uno dei più grandi enigmi dell'architettura monumentale italiana. Ad oggi, l'ipotesi del tempio usato per lo studio delle scienze sembra quella più vicina alla realtà, ma nessuno probabilmente riuscirà mai a dire perché Castel del Monte fu costruito». Ma, novità assoluta, l'articolo di Vanity Fair tratta anche la città di Andria, troppo spesso dimenticata all'ombra della magnificenza di Castel del Monte: «Il Castello si trova a meno di 20 chilometri da Andria, città ricchissima di architetture religiose, tra cui spiccano e valgono una visita la Cattedrale (in cui è custodita la Sacra Spina di Gesù) e la Chiesa di San Domenico, in cui trovano spazio in un'unica struttura gli stili barocco, gotico e rinascimentale».
Uno spot che riporta alla necessità assoluta di creare sistema tra gli operatori pubblici e privati impegnati nel campo del turismo, uno spot che riporta in auge la necessità assoluta di migliorare l'offerta complessiva da sottoporre ai circa 200mila viaggiatori che ogni anno solcano la collina di Castel del Monte, uno spot che ci fa capire quanto i territori siano ricchi di storia e cultura, di opportunità e lavoro. Fare turismo significa accoglienza (vera accoglienza), significa conservazione dei beni artistici, significa immagine e comunicazione, significa enograstonomia e prodotti peculiari della terra e della trasformazione, significa salvaguardia ed economia. Per il territorio del Nord Barese e per una città come Andria, resta necessario il recupero totale di un bene quale Castel del Monte, ma anche la stretta correlazione con il centro storico della Città di Andria e dei suoi principali monumenti, nonché delle città limitrofe che offrono in egual misura cultura e scenari mozzafiato, come forse nessun territorio nel mezzogiorno d'Italia.