Vita di città
Urbanistica ad Andria, Compagni di viaggio: "E se iniziassimo a pensare ad una tratta ferroviaria che ci colleghi al nuovo ospedale?"
Alcune considerazioni per quello che potrebbe essere l'assetto urbanistico da oggi al prossimo futuro della nostra città
Andria - martedì 19 luglio 2022
8.02
E' ancora una volta l'Associazione civica "Compagni di viaggio", attraverso una nota a firma di Gianni Civita, Michele D'Amore e Riccardo Suriano ad animare il dibattito politico sulla città che è oggi Andria e di quello che potrà essere. Dalle nuove NTA (norma tecniche di attuazione), all'uso responsabile del suolo a nuove importanti opere pubbliche, il passo è breve.
Diceva Paul Valèry, "La politica è l'arte di impedire alla gente di impicciarsi di ciò che la riguarda."
Essendo però noi degli "impiccioni" testardi, eccoci nuovamente con qualche nostra riflessione.
La politica sta parlando di NTA (norma tecniche di attuazione) cioè un atto destinato a regolare la futura attività edilizia. Noi ovviamente lasciamo tali questioni tecniche a chi ne sa molto più di noi, ma saremmo curiosi di sapere, dai cittadini andriesi, se sono contenti di come urbanisticamente oggi è la città. Ci interessa capire se la città viene percepita come "in equilibrio" o meno, tra gli immobili residenziali, commerciali, artigianali ecc. esistenti e gli spazi verdi, parchi giochi, i parcheggi, le strutture sportive e ricreative, le piazze ecc. esistenti. Ovvio che le abitazioni devono essere numericamente preponderanti e ovviamente siamo favorevoli ad abbattere una costruzione esistente (non storica) per realizzarne una con criteri moderni, antisismica, a risparmio energetico ecc.. Ma in una città che ha perso negli ultimi anni alcune migliaia di residenti, è proprio necessario consumare suolo "vergine", neanche già intercluso, per realizzare altre abitazioni? Oppure i nostri compaesani avvertono la necessità di ampliare il numero di spazi verdi, parchi giochi, parcheggi, strutture sportive e ricreative, piazze ecc.? E qui veniamo alla seconda parte di questa nostra riflessione, "la visione" che dovrebbe avere la politica in merito allo sviluppo futuro della città. Per fare un esempio, l'interramento della ferrovia, una visione iniziata ad essere tradotta in atti concreti circa quindici anni addietro, che si sta ancora realizzando dopo quindici anni. E se noi ipotizzassimo, visto che stiamo in "ballo", di realizzare una nuova tratta ferroviaria da una stazione, diciamo da Andria Sud, al nuovo ospedale di Andria, sarebbe una follia? In tutte le realtà dove sorge un grande ospedale ci sono strade di accesso (attualmente ci sono 4 ipotesi progettuali di accessi stradali) e collegamenti pubblici su gomma, ma solo in alcune di queste realtà ci sono anche linee ferroviarie dedicate. Forse dovremo attendere quindici anni affinchè la politica maturi una tale visione (abbiamo fatto un esempio), per poi vederla realizzata nei quindici anni successivi, come è successo per l'interramento della ferrovia?
Speriamo almeno di non assistere ad un bando di gara per il nuovo ospedale, senza aver ricompreso contemporaneamente anche le nuove strade di accesso.
Un ospedale da 400 posti letto che non ha subito adeguate strade di accesso, sarebbe una cosa alla Totò.
Per sfogare simpaticamente le nostre perplessità senza riferimento specifico ad alcuno, a proposito di Totò citiamo una sua battuta, tratta dal film "Fifa e Arena" del 1948: "A proposito di politica… non si potrebbe mangiare qualche coserellina?".
Diceva Paul Valèry, "La politica è l'arte di impedire alla gente di impicciarsi di ciò che la riguarda."
Essendo però noi degli "impiccioni" testardi, eccoci nuovamente con qualche nostra riflessione.
La politica sta parlando di NTA (norma tecniche di attuazione) cioè un atto destinato a regolare la futura attività edilizia. Noi ovviamente lasciamo tali questioni tecniche a chi ne sa molto più di noi, ma saremmo curiosi di sapere, dai cittadini andriesi, se sono contenti di come urbanisticamente oggi è la città. Ci interessa capire se la città viene percepita come "in equilibrio" o meno, tra gli immobili residenziali, commerciali, artigianali ecc. esistenti e gli spazi verdi, parchi giochi, i parcheggi, le strutture sportive e ricreative, le piazze ecc. esistenti. Ovvio che le abitazioni devono essere numericamente preponderanti e ovviamente siamo favorevoli ad abbattere una costruzione esistente (non storica) per realizzarne una con criteri moderni, antisismica, a risparmio energetico ecc.. Ma in una città che ha perso negli ultimi anni alcune migliaia di residenti, è proprio necessario consumare suolo "vergine", neanche già intercluso, per realizzare altre abitazioni? Oppure i nostri compaesani avvertono la necessità di ampliare il numero di spazi verdi, parchi giochi, parcheggi, strutture sportive e ricreative, piazze ecc.? E qui veniamo alla seconda parte di questa nostra riflessione, "la visione" che dovrebbe avere la politica in merito allo sviluppo futuro della città. Per fare un esempio, l'interramento della ferrovia, una visione iniziata ad essere tradotta in atti concreti circa quindici anni addietro, che si sta ancora realizzando dopo quindici anni. E se noi ipotizzassimo, visto che stiamo in "ballo", di realizzare una nuova tratta ferroviaria da una stazione, diciamo da Andria Sud, al nuovo ospedale di Andria, sarebbe una follia? In tutte le realtà dove sorge un grande ospedale ci sono strade di accesso (attualmente ci sono 4 ipotesi progettuali di accessi stradali) e collegamenti pubblici su gomma, ma solo in alcune di queste realtà ci sono anche linee ferroviarie dedicate. Forse dovremo attendere quindici anni affinchè la politica maturi una tale visione (abbiamo fatto un esempio), per poi vederla realizzata nei quindici anni successivi, come è successo per l'interramento della ferrovia?
Speriamo almeno di non assistere ad un bando di gara per il nuovo ospedale, senza aver ricompreso contemporaneamente anche le nuove strade di accesso.
Un ospedale da 400 posti letto che non ha subito adeguate strade di accesso, sarebbe una cosa alla Totò.
Per sfogare simpaticamente le nostre perplessità senza riferimento specifico ad alcuno, a proposito di Totò citiamo una sua battuta, tratta dal film "Fifa e Arena" del 1948: "A proposito di politica… non si potrebbe mangiare qualche coserellina?".