Commento
Urban Mobility: attuare la mobilità sostenibile, ovvero realizzare infrastrutture e non seguire una moda del momento
"La nostra associazione sta lavorando affinché in città si possa applicare il modello della città di 15 minuti"
Andria - giovedì 7 novembre 2024
20.49
"Il nostro territorio necessita di infrastrutture relative alla mobilità, al ridisegno delle nostre strade affinché ritorni la democrazia ed un sano equilibrio tra i diversi fruitori delle arterie della città.
Sentiamo spesso parlare di zone 30, traffico con velocità ridotta senza però applicare all'area individuata le relative strutture che la rendono coerentemente zona 30. Abbiamo sentito parlare di mobilità sostenibile da coloro che poi pensano di risolvere gli incroci stradali azionando i semafori senza studiare la validità di tali sistemi. Abbiamo sentito parlare di mobilità sostenibile da coloro che ancora oggi tentennano quando sentono parlare di rotatorie e, soprattutto, non conoscono le rotatorie sormontabili regolamentate anche a livello regionale. Sentiamo parlare di mobilità sostenibile da coloro che hanno lavorato sulla mobilità della città portandoci a queste condizioni, ma che oggi utilizzano il termine mobilità sostenibile solo perché di moda. Sentiamo parlare di mobilità sostenibile da coloro che parlano di dati di inquinamento senza oggettività. E i casi di incoerenza sul nostro territorio non finiscono qui" – condivide il Presidente di Urban Mobility dott. Antonio Leonetti.
"La nostra associazione sta lavorando affinché in città si possa applicare il modello della città di 15 minuti, un modello più volte discusso in vari convegni e che la conformazione sia economica sia urbanistica della città già ci avviano su tale percorso. Ma dobbiamo rimproverare chi invece di salvaguardare le bellezze architettoniche della città ha pensato di bitumare le basole antiche e patrimonio storico di Andria presenti sull'anello del centro storico. Una bitumazione che va nella solita direzione a salvaguardia dell'utilizzo delle automobili private.
Ma non finisce qui, aggiungiamo anche la lentezza dei treni di Ferrotramviaria che pur con l'attivazione del doppio binario, collegano Andria e Bari con il tempo di 72 minuti, senza calcolare i ritardi quotidiani, nel mentre la linea Trenitalia da Trani a Bari con un treno regionale veloce impiega anche solo 33 minuti.
Oltre a segnalare la mancanza di servizi di mobilità collettiva durante i giorni festivi. Chiudo questa rapida analisi evidenziando come ad Andria esista solo un taxi, una sola licenza che lavora senza un parcheggio dedicato ai veicoli a noleggio con conducente" – condivide Jacopo Centomo socio di Urban Mobility.
"La verità è che la mobilità non è mai stata un tema centrale delle politiche di questa città, è ormai diventata un carcinoma della nostra società, dei nostri stili di vita e conseguenza diretta delle mancate politiche visionarie dedicate a tale tematica.
Ribadiamo a tutta la comunità che Urban Mobility sta focalizzando sempre maggiori energie sulla mobilità sostenibile della città di Andria, dedicandosi appassionatamente alla città, svecchiando quei metodi che hanno causato i problemi dell'attuale vita quotidiana" – ribadisce con forza il Presidente dott. Antonio Leonetti.
Sentiamo spesso parlare di zone 30, traffico con velocità ridotta senza però applicare all'area individuata le relative strutture che la rendono coerentemente zona 30. Abbiamo sentito parlare di mobilità sostenibile da coloro che poi pensano di risolvere gli incroci stradali azionando i semafori senza studiare la validità di tali sistemi. Abbiamo sentito parlare di mobilità sostenibile da coloro che ancora oggi tentennano quando sentono parlare di rotatorie e, soprattutto, non conoscono le rotatorie sormontabili regolamentate anche a livello regionale. Sentiamo parlare di mobilità sostenibile da coloro che hanno lavorato sulla mobilità della città portandoci a queste condizioni, ma che oggi utilizzano il termine mobilità sostenibile solo perché di moda. Sentiamo parlare di mobilità sostenibile da coloro che parlano di dati di inquinamento senza oggettività. E i casi di incoerenza sul nostro territorio non finiscono qui" – condivide il Presidente di Urban Mobility dott. Antonio Leonetti.
"La nostra associazione sta lavorando affinché in città si possa applicare il modello della città di 15 minuti, un modello più volte discusso in vari convegni e che la conformazione sia economica sia urbanistica della città già ci avviano su tale percorso. Ma dobbiamo rimproverare chi invece di salvaguardare le bellezze architettoniche della città ha pensato di bitumare le basole antiche e patrimonio storico di Andria presenti sull'anello del centro storico. Una bitumazione che va nella solita direzione a salvaguardia dell'utilizzo delle automobili private.
Ma non finisce qui, aggiungiamo anche la lentezza dei treni di Ferrotramviaria che pur con l'attivazione del doppio binario, collegano Andria e Bari con il tempo di 72 minuti, senza calcolare i ritardi quotidiani, nel mentre la linea Trenitalia da Trani a Bari con un treno regionale veloce impiega anche solo 33 minuti.
Oltre a segnalare la mancanza di servizi di mobilità collettiva durante i giorni festivi. Chiudo questa rapida analisi evidenziando come ad Andria esista solo un taxi, una sola licenza che lavora senza un parcheggio dedicato ai veicoli a noleggio con conducente" – condivide Jacopo Centomo socio di Urban Mobility.
"La verità è che la mobilità non è mai stata un tema centrale delle politiche di questa città, è ormai diventata un carcinoma della nostra società, dei nostri stili di vita e conseguenza diretta delle mancate politiche visionarie dedicate a tale tematica.
Ribadiamo a tutta la comunità che Urban Mobility sta focalizzando sempre maggiori energie sulla mobilità sostenibile della città di Andria, dedicandosi appassionatamente alla città, svecchiando quei metodi che hanno causato i problemi dell'attuale vita quotidiana" – ribadisce con forza il Presidente dott. Antonio Leonetti.