Territorio
Unimpresa Bat: «Il Black Friday non ci piace»
Contraria la normativa, «è solo concorrenza sleale»
Puglia - lunedì 30 novembre 2015
9.49
«Il Codacons Puglia si appella alla Regione Puglia affinché venga istituito anche qui il "Black Friday" e chiede che ciò sia autorizzato, evidentemente in deroga alle disposizioni legislative vigenti, per venerdì 11 dicembre; una giornata di offerte speciali e super-sconti nei negozi, come forma di sostegno al commercio locale e alle famiglie, pensa il Presidente ma ecco che, evidentemente dimenticando di essere in Italia anzi in Puglia e non negli Stati Uniti d'America, le grandi catene sbagliano data quindi scoppia il Caso che è poi l'anagramma di Caos». E' quanto si legge nel comunicato stampa diffuso da Unimpresa Bat, che replica in maniera del tutto contraria alla proposta del Codacons di istituire anche in Italia la giornata di sconti e offerte conosciuta in America come Black Friday.
«Nella città di Bari la cosa non sfugge né alla Polizia Municipale né all'attenta Assessora al Commercio quindi partono i controlli e vengono elevate salatissime sanzioni a carico di chi non ha rispettato il vigente Regolamento Regionale che vieta, in questo periodo, vendite con ribassi, anche se fossero di tipo promozionale cioè non su tutta la merce. E' ovvio che va evitata confusione e va precisato che la normativa riguarda la vendita di determinati prodotti quindi nello specifico di: prodotti di carattere stagionale o di moda, i generi di vestiario e abbigliamento in genere, gli accessori dell'abbigliamento e la biancheria intima, le calzature, le pelletterie, gli articoli di valigeria e da viaggio, gli articoli sportivi, le confezioni e i prodotti tipici natalizi, al termine del periodo natalizio mentre per tutti gli altri prodotti, anche se venduti on-line, non esiste limitazione quindi l'utilizzo della parola sconti o saldi è puramente strumentale e non riconducibile alla disciplina nel merito.
Tornando al Black Friday di questo weekend le grandi catene potrebbero anche aver messo in conto le sanzioni ma sicuramente non hanno tenuto conto della fortissima concorrenza sleale che tutto ciò ha scatenato. Centri commerciali, quindi, che continuano a farla da padrone con le loro politiche commerciali del tutto avulse dal contesto e dal tessuto economico commerciale delle città, dopo che per note motivazioni tutte ancora da analizzare, hanno "conquistato" la loro libertà di aprire in ogni momento, a qualunque ora, in tutte le giornate, domeniche, Pasqua e Natale compresi. Da Unimpresa, l'Associazione di riferimento e di Coordinamento, parte immediata la richiesta dell'Operazione "TU VUO' FA' L'AMERICANO". Oggi le Associazioni chiederanno il rapporto degli interventi richiesti sabato scorso alla Polizia Municipale mentre anche dalle vicine città di Barletta e di Molfetta dovrebbero giungere i dati relativi ad un periodo che da sempre è particolarmente delicato per sconti non canonici, divulgati anche attraverso formule singolari e non convenzionali. Da parte di UniBat l'ultima riflessione sull'inadeguatezza ormai di una norma così restrittiva che comunque è vigente. La reiterata richiesta di liberalizzazione o più razionale regolarizzazione degli sconti, come chiesto da anni anche da CONFBAT e la rivisitazione dei periodi viste le mutate condizioni meteo. Due proposte, quella della liberalizzazione o della diversa regolamentazione, che non sono mai state prese in considerazione perché ostacolate da non meglio identificate lobbie che si avvantaggiano di coperture e di protezioni che sovrastano il libero e democratico confronto in un contesto che non può essere relegato ad interessi che non siano di carattere generale e diffuso. Alla fine una cosa è certa, qui non siamo in nordamerica e da noi 'Black Friday' significa solo venerdì nero».
«Nella città di Bari la cosa non sfugge né alla Polizia Municipale né all'attenta Assessora al Commercio quindi partono i controlli e vengono elevate salatissime sanzioni a carico di chi non ha rispettato il vigente Regolamento Regionale che vieta, in questo periodo, vendite con ribassi, anche se fossero di tipo promozionale cioè non su tutta la merce. E' ovvio che va evitata confusione e va precisato che la normativa riguarda la vendita di determinati prodotti quindi nello specifico di: prodotti di carattere stagionale o di moda, i generi di vestiario e abbigliamento in genere, gli accessori dell'abbigliamento e la biancheria intima, le calzature, le pelletterie, gli articoli di valigeria e da viaggio, gli articoli sportivi, le confezioni e i prodotti tipici natalizi, al termine del periodo natalizio mentre per tutti gli altri prodotti, anche se venduti on-line, non esiste limitazione quindi l'utilizzo della parola sconti o saldi è puramente strumentale e non riconducibile alla disciplina nel merito.
Tornando al Black Friday di questo weekend le grandi catene potrebbero anche aver messo in conto le sanzioni ma sicuramente non hanno tenuto conto della fortissima concorrenza sleale che tutto ciò ha scatenato. Centri commerciali, quindi, che continuano a farla da padrone con le loro politiche commerciali del tutto avulse dal contesto e dal tessuto economico commerciale delle città, dopo che per note motivazioni tutte ancora da analizzare, hanno "conquistato" la loro libertà di aprire in ogni momento, a qualunque ora, in tutte le giornate, domeniche, Pasqua e Natale compresi. Da Unimpresa, l'Associazione di riferimento e di Coordinamento, parte immediata la richiesta dell'Operazione "TU VUO' FA' L'AMERICANO". Oggi le Associazioni chiederanno il rapporto degli interventi richiesti sabato scorso alla Polizia Municipale mentre anche dalle vicine città di Barletta e di Molfetta dovrebbero giungere i dati relativi ad un periodo che da sempre è particolarmente delicato per sconti non canonici, divulgati anche attraverso formule singolari e non convenzionali. Da parte di UniBat l'ultima riflessione sull'inadeguatezza ormai di una norma così restrittiva che comunque è vigente. La reiterata richiesta di liberalizzazione o più razionale regolarizzazione degli sconti, come chiesto da anni anche da CONFBAT e la rivisitazione dei periodi viste le mutate condizioni meteo. Due proposte, quella della liberalizzazione o della diversa regolamentazione, che non sono mai state prese in considerazione perché ostacolate da non meglio identificate lobbie che si avvantaggiano di coperture e di protezioni che sovrastano il libero e democratico confronto in un contesto che non può essere relegato ad interessi che non siano di carattere generale e diffuso. Alla fine una cosa è certa, qui non siamo in nordamerica e da noi 'Black Friday' significa solo venerdì nero».