Vita di città
Mercato ortofrutticolo e lavori di interramento ferroviario ad Andria: a rischio la salute dei cittadini
Unibat solleva il mancato rispetto del Protocollo Asl firmato anche dall'amministrazione comunale
Andria - mercoledì 12 aprile 2023
07.00
Il terrore di perdere i finanziamenti destinati all'interramento ferroviario getta nel panico gli amministratori pubblici i quali potrebbero anche subirne le conseguenze qualora dovesse verificarsi quel disastroso ritardo paventato dalla stessa p.a. della città di Andria.
Una situazione delicatissima che investe anche la sfera ambientale e della salute pubblica visti i risultati del Rapporto di Legambiente e successivamente degli altri Enti che hanno "certificato" la relazione tra attività del cantiere ed inquinamento ambientale ad Andria. Una situazione delicatissima che potrebbe ora ripetersi con il proseguo dei lavori nella parte che interessa via Vecchia Barletta quindi direttamente anche il Mercato Generale Ortofrutticolo. Ad analizzare ed esprimersi sia sull'aspetto ambientale che su quello economico-commerciale legato al rispetto delle norme vigenti è il presidente UNIBAT, Savino Montaruli, il quale fa riferimento ad un Protocollo d'Intesa che si presume anche l'attuale Amministrazione comunale conosca, anche perché la conseguente Ordinanza sindacale è tutt'oggi vigente.
A tal proposito abbiamo raccolto le dichiarazioni di Montaruli che si è espresso in questi termini: «Quello che sta accadendo nella città di Andria è inaudito. Il tutto si ripercuote in modo sostanziale su un'intera rete di rapporti tra la Pubblica Amministrazione, i Cittadini e le Imprese. Una situazione di caos la cui origine va ricercata nel ricorso continuo alla quotidianità, all'assenza di un minimo di programmazione ed all'incapacità di mettere mano a Regolamenti assolutamente anacronistici, superati dal tempo e dalle norme quindi sovente inapplicabili. Nel caso in specie voglio ricordare che è vigente il Protocollo d'Intesa sottoscritto in sede di Conferenza di Servizi il 4 aprile 2019 dall'Amministrazione comunale nella figura degli Assessori alla Polizia Municipale, alle Attività Produttive ed Assessorato all'Ambiente del comune di Andria, dai Dirigenti del Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione della ASL BAT nonché dai Rappresentanti delle Associazioni di Categoria del Commercio e dal Presidente della 3^ Consulta Comunale "delle attività produttive, professioni, arti e mestieri e dei consumatori e utenti".
In qualità di firmatario di quel protocollo – prosegue Montaruli – mi attivai affinché gli aspetti commerciali fossero strettamente correlati alla necessità di salvaguardia e tutela della Salute Pubblica per limitare i fattori di rischio sulla salute dei cittadini tutelando altresì gli Operatori e la loro libertà d'impresa. Dalla sottoscrizione di quel Protocollo scaturì l'ordinanza sindacale nr, 175 del 10 aprile 2019 con la quale si interveniva, per la prima volta in assoluto, stabilire le norme in materia Igienico-Sanitaria per l'esposizione di prodotti ortofrutticoli da parte degli esercizi commerciali in sede fissa al di fuori dei locali di vendita e per gli operatori del commercio/produttori agricoli su aree pubbliche in forma itinerante. In queste ore, di fronte ad un repentino cambio di rotta, smentendo altresì dichiarazioni di esponenti della stessa Amministrazione comunale circa l'incompatibilità dei lavori di interramento ferroviario con l'attività svolta all'interno dell'attuale Mercato Generale Ortofrutticolo, da Palazzo San Francesco vorrebbero sancire questa coabitazione che sarebbe interessante conoscere su quale base di concertazione sia stata determinata.
Poiché questa opera di concertazione, in realtà, non c'è mai stata, non ci resta altro che formulare la chiara ed inequivocabile domanda ai Dirigenti Asl ed al Prefetto di Barletta Andria Trani: Chi garantisce la compatibilità dei lavori di interramento ferroviario con la persistenza dell'attività di vendita di prodotti ortrofrutticoli nell'attuale mercato generale ortofrutticolo ubicato nell'area di cantiere? Chi garantisce la compatibilità di tale coesistenza con lo spirito e le basi che diedero vita alla sottoscrizione del Protocollo d'Intesa del 28 marzo 2019 dal quale poi scaturì la vigente Ordinanza sindacale nr. 175 del 10 aprile 2019? Alla luce delle recenti dichiarazioni, anche da parte del Dirigente ARPA Puglia, circa l'azione di inquinamento ambientale ed atmosferico dei lavori di interramento ferroviario, già oggetto di preoccupazione dopo le rilevazioni scientifiche che hanno inserito la città di Andria tra le prime più inquinate d'Italia, come sarà possibile contemperare le due attività così tanto discordanti ed antitetiche?
Questi e numerosi altri sono i quesiti rimasti senza risposte, anche perché a causa della mancata rielezione delle quattro Consulte, in palese e reiterata violazione dello Statuto comunale, l'Amministrazione comunale continua ad approvare atti senza il previsto parere di queste, in un clima di indifferenza istituzionale degli stessi Organismi interni che dovrebbero essere garanti. Un fatto preoccupante almeno quanto preoccupanti sono i dati sullo stato della salute pubblica, anche in relazione allo stato di inquinamento ambientale certificato peraltro dalle rilevazioni effettuate dagli studenti delle Scuole Superiori cittadine. Se di tutto questo poco importa allora prendiamo le distanza da chi vorrebbe coinvolgere tutti in scelte che sono e restano di pochi, di pochissimi forse talvolta persino solamente di qualcuno», ha concluso Montaruli
Una situazione delicatissima che investe anche la sfera ambientale e della salute pubblica visti i risultati del Rapporto di Legambiente e successivamente degli altri Enti che hanno "certificato" la relazione tra attività del cantiere ed inquinamento ambientale ad Andria. Una situazione delicatissima che potrebbe ora ripetersi con il proseguo dei lavori nella parte che interessa via Vecchia Barletta quindi direttamente anche il Mercato Generale Ortofrutticolo. Ad analizzare ed esprimersi sia sull'aspetto ambientale che su quello economico-commerciale legato al rispetto delle norme vigenti è il presidente UNIBAT, Savino Montaruli, il quale fa riferimento ad un Protocollo d'Intesa che si presume anche l'attuale Amministrazione comunale conosca, anche perché la conseguente Ordinanza sindacale è tutt'oggi vigente.
A tal proposito abbiamo raccolto le dichiarazioni di Montaruli che si è espresso in questi termini: «Quello che sta accadendo nella città di Andria è inaudito. Il tutto si ripercuote in modo sostanziale su un'intera rete di rapporti tra la Pubblica Amministrazione, i Cittadini e le Imprese. Una situazione di caos la cui origine va ricercata nel ricorso continuo alla quotidianità, all'assenza di un minimo di programmazione ed all'incapacità di mettere mano a Regolamenti assolutamente anacronistici, superati dal tempo e dalle norme quindi sovente inapplicabili. Nel caso in specie voglio ricordare che è vigente il Protocollo d'Intesa sottoscritto in sede di Conferenza di Servizi il 4 aprile 2019 dall'Amministrazione comunale nella figura degli Assessori alla Polizia Municipale, alle Attività Produttive ed Assessorato all'Ambiente del comune di Andria, dai Dirigenti del Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione della ASL BAT nonché dai Rappresentanti delle Associazioni di Categoria del Commercio e dal Presidente della 3^ Consulta Comunale "delle attività produttive, professioni, arti e mestieri e dei consumatori e utenti".
In qualità di firmatario di quel protocollo – prosegue Montaruli – mi attivai affinché gli aspetti commerciali fossero strettamente correlati alla necessità di salvaguardia e tutela della Salute Pubblica per limitare i fattori di rischio sulla salute dei cittadini tutelando altresì gli Operatori e la loro libertà d'impresa. Dalla sottoscrizione di quel Protocollo scaturì l'ordinanza sindacale nr, 175 del 10 aprile 2019 con la quale si interveniva, per la prima volta in assoluto, stabilire le norme in materia Igienico-Sanitaria per l'esposizione di prodotti ortofrutticoli da parte degli esercizi commerciali in sede fissa al di fuori dei locali di vendita e per gli operatori del commercio/produttori agricoli su aree pubbliche in forma itinerante. In queste ore, di fronte ad un repentino cambio di rotta, smentendo altresì dichiarazioni di esponenti della stessa Amministrazione comunale circa l'incompatibilità dei lavori di interramento ferroviario con l'attività svolta all'interno dell'attuale Mercato Generale Ortofrutticolo, da Palazzo San Francesco vorrebbero sancire questa coabitazione che sarebbe interessante conoscere su quale base di concertazione sia stata determinata.
Poiché questa opera di concertazione, in realtà, non c'è mai stata, non ci resta altro che formulare la chiara ed inequivocabile domanda ai Dirigenti Asl ed al Prefetto di Barletta Andria Trani: Chi garantisce la compatibilità dei lavori di interramento ferroviario con la persistenza dell'attività di vendita di prodotti ortrofrutticoli nell'attuale mercato generale ortofrutticolo ubicato nell'area di cantiere? Chi garantisce la compatibilità di tale coesistenza con lo spirito e le basi che diedero vita alla sottoscrizione del Protocollo d'Intesa del 28 marzo 2019 dal quale poi scaturì la vigente Ordinanza sindacale nr. 175 del 10 aprile 2019? Alla luce delle recenti dichiarazioni, anche da parte del Dirigente ARPA Puglia, circa l'azione di inquinamento ambientale ed atmosferico dei lavori di interramento ferroviario, già oggetto di preoccupazione dopo le rilevazioni scientifiche che hanno inserito la città di Andria tra le prime più inquinate d'Italia, come sarà possibile contemperare le due attività così tanto discordanti ed antitetiche?
Questi e numerosi altri sono i quesiti rimasti senza risposte, anche perché a causa della mancata rielezione delle quattro Consulte, in palese e reiterata violazione dello Statuto comunale, l'Amministrazione comunale continua ad approvare atti senza il previsto parere di queste, in un clima di indifferenza istituzionale degli stessi Organismi interni che dovrebbero essere garanti. Un fatto preoccupante almeno quanto preoccupanti sono i dati sullo stato della salute pubblica, anche in relazione allo stato di inquinamento ambientale certificato peraltro dalle rilevazioni effettuate dagli studenti delle Scuole Superiori cittadine. Se di tutto questo poco importa allora prendiamo le distanza da chi vorrebbe coinvolgere tutti in scelte che sono e restano di pochi, di pochissimi forse talvolta persino solamente di qualcuno», ha concluso Montaruli