Religioni
“Una Storie“ rappresentazione teatrale del progetto diocesano “Senza Sbarre”
Il Procuratore Giannicola Sinisi illustra l’importanza del laboratorio socio educativo
Andria - giovedì 26 agosto 2021
10.22
Domenica 29 Agosto 2021 presso la parrocchia di San Luigi a Castel del Monte, in occasione della Festa di Santa Maria al Monte, alle ore 19.00 avrà luogo la Celebrazione Eucaristica presieduta da Mons. Luigi Mansi, Vescovo di Andria.
Dopo la Santa Messa, alle ore 20.00 tutti gli affidati al progetto Diocesano "Senza Sbarre" del quale è responsabile il parroco don Riccardo Agresti, insieme a don Vincenzo Giannelli, metteranno in scena una rappresentazione teatrale dal titolo "Una Storie.", in collaborazione con la coop. C.R.I.S.I.:
Il dottor Giannicola Sinisi, Procuratore presso la Corte di Appello di Bari e cooperatore del progetto diocesano "Senza Sbarre", ha riassunto sinteticamente le motivazioni del laboratorio teatrale che sarà rappresentato domenica 29 agosto presso la chiesa di San Luigi a Castel del Monte: "Ogni anno organizziamo un laboratorio teatrale a conclusione di questa stagione che abbiamo voluto chiamare "Paesaggi Umani e Spirituali", per questo incontro, giust' appunto tra la spiritualità della Chiesa e l'umanità di questo progetto. Il laboratorio teatrale per noi, è fondamentale perché è il modo per coinvolgere come protagonisti gli affidati al progetto "Senza Sbarre". Quest'anno si chiamerà "Una Storie" con questo "falso errore di grammatica", perché in realtà noi vogliamo ricordare che c'è la storia di ciascuno di noi, ma che siamo tutti dentro una storia universale, una storia di tutti. C'è una lezione importante per chi è dentro questo laboratorio e altresì per i magistrati di capire il senso dei delitti, ma come persone le cause che hanno determinato questi reati.
Il laboratorio teatrale è parte integrante e fondamentale del progetto di rieducazione che noi portiamo avanti, andiamo a comprendere le cause è l'incapacità di incontrare la sofferenza degli altri per chi commette un delitto. Fare quindi un laboratorio teatrale per persone che hanno commesso dei crimini, significa aiutarli ad entrare nella storia nella vita degli altri, di chi ha sofferto a causa dei delitti che loro hanno compiuto.
Domenica prossima ci sarà questo spettacolo che sarà interessante, coinvolgente, per il lavoro che sarà fatto. E' un programma importante di rieducazione, di recupero e di reinserimento.
E' alla chiusura della nostra stagione che abbiamo voluto esordire con l'Enciclica "Fratelli Tutti". Il Santo Padre ci ha insegnato che ci sono due modi per vivere bene questo mondo, avere compassione come individui nei confronti degli altri, esercitare la cultura dell'incontro. Questo spettacolo vuole proprio mettere al centro questa cultura dell'incontro che Papa Francesco ci ha raccomandato".
Dopo la Santa Messa, alle ore 20.00 tutti gli affidati al progetto Diocesano "Senza Sbarre" del quale è responsabile il parroco don Riccardo Agresti, insieme a don Vincenzo Giannelli, metteranno in scena una rappresentazione teatrale dal titolo "Una Storie.", in collaborazione con la coop. C.R.I.S.I.:
Il dottor Giannicola Sinisi, Procuratore presso la Corte di Appello di Bari e cooperatore del progetto diocesano "Senza Sbarre", ha riassunto sinteticamente le motivazioni del laboratorio teatrale che sarà rappresentato domenica 29 agosto presso la chiesa di San Luigi a Castel del Monte: "Ogni anno organizziamo un laboratorio teatrale a conclusione di questa stagione che abbiamo voluto chiamare "Paesaggi Umani e Spirituali", per questo incontro, giust' appunto tra la spiritualità della Chiesa e l'umanità di questo progetto. Il laboratorio teatrale per noi, è fondamentale perché è il modo per coinvolgere come protagonisti gli affidati al progetto "Senza Sbarre". Quest'anno si chiamerà "Una Storie" con questo "falso errore di grammatica", perché in realtà noi vogliamo ricordare che c'è la storia di ciascuno di noi, ma che siamo tutti dentro una storia universale, una storia di tutti. C'è una lezione importante per chi è dentro questo laboratorio e altresì per i magistrati di capire il senso dei delitti, ma come persone le cause che hanno determinato questi reati.
Il laboratorio teatrale è parte integrante e fondamentale del progetto di rieducazione che noi portiamo avanti, andiamo a comprendere le cause è l'incapacità di incontrare la sofferenza degli altri per chi commette un delitto. Fare quindi un laboratorio teatrale per persone che hanno commesso dei crimini, significa aiutarli ad entrare nella storia nella vita degli altri, di chi ha sofferto a causa dei delitti che loro hanno compiuto.
Domenica prossima ci sarà questo spettacolo che sarà interessante, coinvolgente, per il lavoro che sarà fatto. E' un programma importante di rieducazione, di recupero e di reinserimento.
E' alla chiusura della nostra stagione che abbiamo voluto esordire con l'Enciclica "Fratelli Tutti". Il Santo Padre ci ha insegnato che ci sono due modi per vivere bene questo mondo, avere compassione come individui nei confronti degli altri, esercitare la cultura dell'incontro. Questo spettacolo vuole proprio mettere al centro questa cultura dell'incontro che Papa Francesco ci ha raccomandato".