Vita di città
Una stanza di ascolto riservato, in Questura ad Andria il ricordo di Graziella Mansi
Pellicone: "Luogo accogliente e rassicurante con personale qualificato che raccoglierà richieste e segnalazioni per intercettare eventuali fattori di rischio"
Andria - giovedì 25 novembre 2021
14.17
La targa all'ingresso porta il suo nome. Sulla parete l'immagine di Graziella Mansi, la bambina di soli 8 anni che nell'agosto del 2000 fu prima abusata e poi bruciata viva, nella pineta di Castel del Monte, da cinque ragazzi. Alla piccola è stata intitolata nella Questura di Andria la "Stanza di Ascolto Riservato", destinata cioè alle vittime di genere o comunque vulnerabili ma anche di disagio minorile. Il dolore della famiglia, nonostante il tempo trascorso resta lancinante e sicuramente impossibile da superare.
"Spero che non accadano più queste cose" ha detto la signora Giovina, la mamma di Graziella con la voce rotta dal pianto. "Questo è un esempio che la Questura ha dato, quello di oggi è un momento emozionante per me". La città, 21 anni dopo non dimentica quella assurda tragedia che ha visto coinvolta una bambina così piccola. Alla signora Giovina non è mancato l'abbraccio del sindaco di Andria Giovanna Bruno che ha sottolineato come "entrare in questa stanza e vedere il ritratto della piccola Graziella è una cosa che colpisce particolarmente e quindi si presume che chiunque varcherà questa porta ed entrerà in questa stanza s'interrogherà su chi fosse quella bambina e su che cosa le sia successo. Su quanto la comunità non è stata in grado di proteggerla. Un significato molto forte che poi si inserisce in una giornata particolare, anche se per noi non è solo 25 novembre. Le donne vanno protette sempre".
La stanza nella nuova Questura è stata pensata come un luogo di ascolto accogliente e rassicurante con personale qualificato raccoglierà richieste e segnalazioni per intercettare eventuali fattori di rischio.
"Contiamo con questa stanza di essere veramente di aiuto e sostegno a chi ne ha bisogno", ha concludo il Questore della Bat Roberto Pellicone che sta cercando anche di realizzare una convenzione che possa sostenere gli uomini maltrattanti perchè è fondamentale dare loro un supporto psicologico. "Ci rivolgiamo alle donne che hanno bisogno di aiuto ma anche agli uomini che hanno altrettanto bisogno di aiuto".
Alla cerimonia è intervenuto il Prefetto della Bat, Maurizio Valiante e diverse rappresentanti dei Centri antiviolenza del territorio.