Eventi e cultura
Una riflessione esistenziale tra le pagine di Nicola Montereale
Venerdì presentazione di “Divinità nella Storia, Dio nella Vita” con il giovane autore andriese
Andria - mercoledì 9 agosto 2017
Intraprendere un cammino serio di ricerca per ritornare a riflettere sulle domande ultime della vita, questo l'obiettivo di "Divinità nella Storia, Dio nella Vita", il saggio ci Nicola Montereale, giovane autore 23enne della Città di Andria, che verrà presentato venerdì 11 agosto presso il lido "Moby Dick", a Margherita di Savoia.
"Non è questo un libro di teologia - spiega l'autore - ma è un percorso, intriso di filosofia e letteratura (antica, contemporanea e biblica e non solo), che dà la possibilità al lettore di lasciare per un momento la valle della sua quotidianità e salire su quei "sentieri d'altura", capaci di dire qualcosa in più della storia e della vita. Ed è proprio nella cultura e grazie alla cultura che l'uomo si ferma a pensare, rimane in silenzio, facendo parlare i testi e gli autori, e scorge la bellezza che la vita gli offre, bellezza che purtroppo, nella frenesia della consuetudine, rimane troppo spesso adombrata e sporcata. Solo così è possibile elevarsi e mettersi alla ricerca di Dio, dell'Altro, altro per andare oltre.
"Divinità nella Storia, Dio nella Vita" ha come protagonisti i non credenti, quegli atei seri dinanzi alle parole e agli scritti dei quali si scorge in essi una fede "sub velata", sotto i veli o quello che Rudolf Otto chiamava il "numinoso", presente in ogni uomo. Alcune si sono spinti oltre e hanno cercato anche di smuovere e svegliare le coscienze dei cristiani stessi, attaccati spesso più alla forma della loro fede che alla sostanza e incapaci di cogliere Dio là dove Egli si svela: nella bellezza e grandezza dell'uomo. Al tema di Dio si affiancano altri innumerevoli ambiti, che non partono solo in maniera verticale, dal basso verso l'alto o dall'alto verso il basso - dove Dio e la creatura umana, teologia e antropologia s'incontrano - ma anche in maniera orizzontale, quindi dall'uomo all'uomo.
Ciascun capitolo contiene spunti di riflessione che spaziano attraverso tutti i campi del sapere umano: da Corazzini a Turoldo, da Seneca a Callimaco, da Feuerbach a Lucio Fontana, dal dialogo su fede e scienza a Beckett, fino a una riflessione sulla "non presenza"di Dio nei campi di sterminio nazisti. Sul piano metodologico, si è scelto l'uso assiduo della citazione per mettere ancor di più in risalto le parole degli autori e permettere al lettore di confrontarsi direttamente con il testo e idealmente con l'autore stesso, per poi giungere a confrontarsi con se stesso e la propria coscienza".
"Non è questo un libro di teologia - spiega l'autore - ma è un percorso, intriso di filosofia e letteratura (antica, contemporanea e biblica e non solo), che dà la possibilità al lettore di lasciare per un momento la valle della sua quotidianità e salire su quei "sentieri d'altura", capaci di dire qualcosa in più della storia e della vita. Ed è proprio nella cultura e grazie alla cultura che l'uomo si ferma a pensare, rimane in silenzio, facendo parlare i testi e gli autori, e scorge la bellezza che la vita gli offre, bellezza che purtroppo, nella frenesia della consuetudine, rimane troppo spesso adombrata e sporcata. Solo così è possibile elevarsi e mettersi alla ricerca di Dio, dell'Altro, altro per andare oltre.
"Divinità nella Storia, Dio nella Vita" ha come protagonisti i non credenti, quegli atei seri dinanzi alle parole e agli scritti dei quali si scorge in essi una fede "sub velata", sotto i veli o quello che Rudolf Otto chiamava il "numinoso", presente in ogni uomo. Alcune si sono spinti oltre e hanno cercato anche di smuovere e svegliare le coscienze dei cristiani stessi, attaccati spesso più alla forma della loro fede che alla sostanza e incapaci di cogliere Dio là dove Egli si svela: nella bellezza e grandezza dell'uomo. Al tema di Dio si affiancano altri innumerevoli ambiti, che non partono solo in maniera verticale, dal basso verso l'alto o dall'alto verso il basso - dove Dio e la creatura umana, teologia e antropologia s'incontrano - ma anche in maniera orizzontale, quindi dall'uomo all'uomo.
Ciascun capitolo contiene spunti di riflessione che spaziano attraverso tutti i campi del sapere umano: da Corazzini a Turoldo, da Seneca a Callimaco, da Feuerbach a Lucio Fontana, dal dialogo su fede e scienza a Beckett, fino a una riflessione sulla "non presenza"di Dio nei campi di sterminio nazisti. Sul piano metodologico, si è scelto l'uso assiduo della citazione per mettere ancor di più in risalto le parole degli autori e permettere al lettore di confrontarsi direttamente con il testo e idealmente con l'autore stesso, per poi giungere a confrontarsi con se stesso e la propria coscienza".