Attualità
Una nota piattaforma eCommerce blocca account e introiti ad un venditore professionale
Dal 20 dicembre, l’utente non riscuote circa 18.000,00 euro ricevuti dalla vendita on line dei suoi prodotti
Andria - martedì 31 marzo 2020
14.35
"Non solo il Covid-19 è causa del male di molte imprese, ora ci si mette anche una importante azienda di commercio elettronico multinazionale" – inizia così il racconto di un venditore andriese che da diversi anni vende prodotti alimentari e detergenti destinati per la pulizia della casa, su un noto portale di compravendita online.
Per il commerciante, la vendita sulla più grande internet company al mondo, proseguiva per il meglio, fino a quando il 20 dicembre scorso, d'un tratto il suo account e circa 18.000,00 euro di introiti ricevuti dalla vendita dei suoi prodotti ai clienti, sono risultati bloccati.
Quella data, per il venditore di cui non faremo nome per questioni di privacy, segnerà l'inizio di una vera e propria Odissea. Dopo aver inviato una serie di e-mail e pec, per ricevere le dovute spiegazioni sul presunto malfunzionamento della piattaforma ma senza aver ottenuto risposte dagli addetti alla gestione dell'eCommerce, il commerciante, il 10 gennaio scorso decide di recarsi a Milano: una delle grandi sedi dell'azienda statunitense.
Purtroppo anche il suo viaggio nel capoluogo lombardo si rivela inconcludente, poiché i dipendenti della nota azienda non riescono a fornirgli adeguate delucidazioni. Ma ostinato, il nostro concittadino, si reca per altre due volte a Milano, il 10 e il 24 febbraio.
La prima volta incontra, l'IT 3P Manager di Business dell'azienda, il quale, al reclamo del venditore, gli risponde con tono vago: "Strano! Dobbiamo cercare di capire. Qualcosa non si è incastrata". La seconda volta, invece, il commerciante lascia ad una segretaria dell'azienda, dati personali necessari per avviare una verifica più meticolosa dell'accaduto.
Nonostante l'andirivieni dell'imprenditore e l'impegno promesso dai dipendenti di esaminare la questione, a tutt'oggi non solo non si intravvede alcuna traccia di intervento, ma addirittura il marketplace con una mail comunica che il venditore non riceverà i suoi € 18.000,00.
L'impossibilità di operare sulla piattaforma sta causando,inoltre, una paralisi dell'attività commerciale intrapresa dall' utente venditore professionale; circostanza che si traduce in una mera perdita dei clienti dal momento che l'impresa non compare più nel mercato di riferimento.
Conseguentemente, quasi ad effetto domino, l'impatto economico che si sta abbattendo sul venditore e su i suoi dipendenti è a dir poco devastante: tre risultano in cassa integrazione e ad uno non è stato rinnovato il contratto di lavoro.
Ai disagi perpetrati dall'azienda statunitense ai danni dell'imprenditore, si aggiunge anche la questione dell'emergenza sanitaria che, per contenerla il più possibile, ha determinato un cambio di passo per molti utenti, è il passaggio da offline a on line.
Sarebbe stata, dunque, un' occasione per il venditore di incrementare non solo le vendite sul marketplace ma anche per non interrompere la vendita di beni essenziali sulla piattaforma, necessari per il sostentamento di molti cittadini.
Ma per ora, rimane solo un'opportunità lavorativa svanita per il nostro concittadino ancora in attesa di risposte in grado di risolvere adeguatamente un vecchio problema che si protrae ormai da ben 3 mesi.
Per il commerciante, la vendita sulla più grande internet company al mondo, proseguiva per il meglio, fino a quando il 20 dicembre scorso, d'un tratto il suo account e circa 18.000,00 euro di introiti ricevuti dalla vendita dei suoi prodotti ai clienti, sono risultati bloccati.
Quella data, per il venditore di cui non faremo nome per questioni di privacy, segnerà l'inizio di una vera e propria Odissea. Dopo aver inviato una serie di e-mail e pec, per ricevere le dovute spiegazioni sul presunto malfunzionamento della piattaforma ma senza aver ottenuto risposte dagli addetti alla gestione dell'eCommerce, il commerciante, il 10 gennaio scorso decide di recarsi a Milano: una delle grandi sedi dell'azienda statunitense.
Purtroppo anche il suo viaggio nel capoluogo lombardo si rivela inconcludente, poiché i dipendenti della nota azienda non riescono a fornirgli adeguate delucidazioni. Ma ostinato, il nostro concittadino, si reca per altre due volte a Milano, il 10 e il 24 febbraio.
La prima volta incontra, l'IT 3P Manager di Business dell'azienda, il quale, al reclamo del venditore, gli risponde con tono vago: "Strano! Dobbiamo cercare di capire. Qualcosa non si è incastrata". La seconda volta, invece, il commerciante lascia ad una segretaria dell'azienda, dati personali necessari per avviare una verifica più meticolosa dell'accaduto.
Nonostante l'andirivieni dell'imprenditore e l'impegno promesso dai dipendenti di esaminare la questione, a tutt'oggi non solo non si intravvede alcuna traccia di intervento, ma addirittura il marketplace con una mail comunica che il venditore non riceverà i suoi € 18.000,00.
L'impossibilità di operare sulla piattaforma sta causando,inoltre, una paralisi dell'attività commerciale intrapresa dall' utente venditore professionale; circostanza che si traduce in una mera perdita dei clienti dal momento che l'impresa non compare più nel mercato di riferimento.
Conseguentemente, quasi ad effetto domino, l'impatto economico che si sta abbattendo sul venditore e su i suoi dipendenti è a dir poco devastante: tre risultano in cassa integrazione e ad uno non è stato rinnovato il contratto di lavoro.
Ai disagi perpetrati dall'azienda statunitense ai danni dell'imprenditore, si aggiunge anche la questione dell'emergenza sanitaria che, per contenerla il più possibile, ha determinato un cambio di passo per molti utenti, è il passaggio da offline a on line.
Sarebbe stata, dunque, un' occasione per il venditore di incrementare non solo le vendite sul marketplace ma anche per non interrompere la vendita di beni essenziali sulla piattaforma, necessari per il sostentamento di molti cittadini.
Ma per ora, rimane solo un'opportunità lavorativa svanita per il nostro concittadino ancora in attesa di risposte in grado di risolvere adeguatamente un vecchio problema che si protrae ormai da ben 3 mesi.