Associazioni
Periodo natalizio: una deroga all'ordinanza circa l'esposizione esterna dell'ortofrutta
Lo chiede Savino Montaruli alla Gestione Commissariale
Andria - martedì 26 novembre 2019
10.56
Una deroga temporanea all'ordinanza circa l'esposizione esterna dell'ortofrutta per il periodo natalizio. Lo chiede Savino Montaruli alla Gestione Commissariale del Comune di Andria, al pari di quanto chiesto da altre associazioni ed organizzazioni di categoria, come Confcommercio Andria lo scorso 9 novembre.
"Il clima natalizio si scalda e la città di Andria tenta di esorcizzare la cattiva sorte che da anni investe una Comunità tradita e umiliata da una classe politica e dirigente inadeguata e mediocre. Si scaldano le lampade luminose che, grazie al senso di appartenenza dei commercianti, anche quest'anno pur senza padrini politici e senza neppure quel minimo contributo che comunque veniva elargito seppur a favore dei pochi privilegiati sempre a corte, daranno una parvenza di serenità e di solidarietà. Questa mattina, presso la sede di Unibat, in via Piave 63 ad Andria, è stato posto un altro serio problema che non riguarda solo aspetti commerciali ed economici ma anche culturali, storici e tradizionali. Trattasi delle fantasiose, coreografiche ed esuberanti esposizioni esterne ai negozi di frutta e verdura nel periodo natalizio. Delle vere esplosioni di colori: dal verde intenso della verdura ed ortaggi ai colori forti e sgargianti della frutta di stagione, fino ai frutti tipici della tradizione natalizia andriese. La preoccupazione dei fruttivendoli è seria e fondata e si basa sulle disposizioni locali in merito al divieto di esporre ortofrutta all'esterno dei locali".
Una questione delicatissima sulla quale più volte il Presidente Unibat, Savino Montaruli, è intervenuto "parlando di un Protocollo e di un'Ordinanza che, se non opportunamente attenzionata avrebbe causato e potuto causare danni enormi, fino al punto da rendersi persino inutile e dannosa. Al di la di quanto è accaduto successivamente, con il venir meno della condizione opposta proprio da Montaruli alla Asl ma che oggi, a distanza di sette mesi dall'emanazione di quell'Ordinanza della decaduta amministrazione comunale, è ancora disattesa con i comuni vicini di Barletta, Bisceglie e Trani dove ognuno continua a fare ciò che vuole disattendendo gli impegni della stessa Asl e generando una evidente e becera concorrenza sleale nei confronti dei fruttivendoli andriesi o che operano nella città di Andria, ha sottolineato come con questa nostra nota chiediamo ufficialmente al Commissario Straordinario dott. Gaetano Tufariello, una deroga alle disposizioni restrittive dell'ordinanza sindacale nr. 175 del 10 aprile 2019, attivandosi presso la Polizia Locale e la Asl, con possibilità di un incontro concertativo per la definizione del delicatissimo caso di che trattasi, per il periodo dal primo dicembre 2019 al 15 gennaio 2020 o comunque per il periodo natalizio, al fine di consentire l'esposizione all'esterno dei locali di ortofrutta, anche di prodotti esclusi dalla suddetta ordinanza, per finalità espositive e per non vanificare tradizioni, storia e cultura della nostra comunità locale oltre che per evitare la sfrenata concorrenza sleale da parte di quei comuni vicini nei quali i sindaci hanno completamente ignorato le suddette disposizioni, con la Asl che è venuta meno agli impegni assunti in sede di stesura del Protocollo comunale".
"Il clima natalizio si scalda e la città di Andria tenta di esorcizzare la cattiva sorte che da anni investe una Comunità tradita e umiliata da una classe politica e dirigente inadeguata e mediocre. Si scaldano le lampade luminose che, grazie al senso di appartenenza dei commercianti, anche quest'anno pur senza padrini politici e senza neppure quel minimo contributo che comunque veniva elargito seppur a favore dei pochi privilegiati sempre a corte, daranno una parvenza di serenità e di solidarietà. Questa mattina, presso la sede di Unibat, in via Piave 63 ad Andria, è stato posto un altro serio problema che non riguarda solo aspetti commerciali ed economici ma anche culturali, storici e tradizionali. Trattasi delle fantasiose, coreografiche ed esuberanti esposizioni esterne ai negozi di frutta e verdura nel periodo natalizio. Delle vere esplosioni di colori: dal verde intenso della verdura ed ortaggi ai colori forti e sgargianti della frutta di stagione, fino ai frutti tipici della tradizione natalizia andriese. La preoccupazione dei fruttivendoli è seria e fondata e si basa sulle disposizioni locali in merito al divieto di esporre ortofrutta all'esterno dei locali".
Una questione delicatissima sulla quale più volte il Presidente Unibat, Savino Montaruli, è intervenuto "parlando di un Protocollo e di un'Ordinanza che, se non opportunamente attenzionata avrebbe causato e potuto causare danni enormi, fino al punto da rendersi persino inutile e dannosa. Al di la di quanto è accaduto successivamente, con il venir meno della condizione opposta proprio da Montaruli alla Asl ma che oggi, a distanza di sette mesi dall'emanazione di quell'Ordinanza della decaduta amministrazione comunale, è ancora disattesa con i comuni vicini di Barletta, Bisceglie e Trani dove ognuno continua a fare ciò che vuole disattendendo gli impegni della stessa Asl e generando una evidente e becera concorrenza sleale nei confronti dei fruttivendoli andriesi o che operano nella città di Andria, ha sottolineato come con questa nostra nota chiediamo ufficialmente al Commissario Straordinario dott. Gaetano Tufariello, una deroga alle disposizioni restrittive dell'ordinanza sindacale nr. 175 del 10 aprile 2019, attivandosi presso la Polizia Locale e la Asl, con possibilità di un incontro concertativo per la definizione del delicatissimo caso di che trattasi, per il periodo dal primo dicembre 2019 al 15 gennaio 2020 o comunque per il periodo natalizio, al fine di consentire l'esposizione all'esterno dei locali di ortofrutta, anche di prodotti esclusi dalla suddetta ordinanza, per finalità espositive e per non vanificare tradizioni, storia e cultura della nostra comunità locale oltre che per evitare la sfrenata concorrenza sleale da parte di quei comuni vicini nei quali i sindaci hanno completamente ignorato le suddette disposizioni, con la Asl che è venuta meno agli impegni assunti in sede di stesura del Protocollo comunale".