Cronaca
Una colluttazione alla base del colpo di pistola di ieri sera
Il 51enne andriese ferito è stato raggiunto da un proiettile alla gamba. Il figlio 23enne litiga in sala giochi con due fratelli ed uno di questi spara
Andria - sabato 23 marzo 2013
12.51
E' Riccardo Campanale il 51enne andriese, sorvegliato speciale, ad esser stato raggiunto ieri sera attorno alle 21 da un colpo di arma da fuoco alla gamba dopo una colluttazione. L'uomo dopo esser stato condotto in Pronto Soccorso ed esser stato medicato, è stato arrestato per la violazione degli obblighi assieme alla denuncia, in stato di libertà, di un 30enne incensurato andriese, che ha sparato il colpo di pistola con l'accusa di lesioni personali e porto illegale in luogo pubblico di arma da fuoco.
La ricostruzione effettuata immediatamente dai Carabinieri di Andria, sgombra il campo da qualsiasi altra dietrologia: il 51enne, per vendicare suo figlio 23enne, malmenato poco prima da un 35enne, titolare di una sala giochi del luogo, ha aggredito violentemente quest'ultimo e suo fratello 30enne. Durante la colluttazione, il più piccolo dei fratelli ha esploso un colpo di pistola che ha colpito l'aggressore ad una gamba. Il ferito, soccorso immediatamente dalla stessa controparte e condotto presso il locale ospedale, è stato successivamente dimesso con una prognosi di venti giorni.
Le indagini avviate dai militari, sulla base delle testimonianze acquisite e delle immagini impresse dalle telecamere di sorveglianza del locale, hanno consentito di acclarare che l'aggressione sarebbe scaturita da un litigio tra il titolare della sala giochi e il 23enne. Il sopralluogo effettuato dai carabinieri, inoltre, ha permesso il recupero dell'arma utilizzata dal 30enne, regolarmente detenuta dal fratello maggiore, ma portata illegalmente in quel luogo dal fratello minore, sottoposta a sequestro unitamente ad un bossolo e ad un'ogiva.
Tratto in arresto, il sorvegliato, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, date le sue condizioni di salute, è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione. Quanto ai due fratelli, invece, il più grande, che ha riportato la frattura del setto nasale, se la caverà in una ventina di giorni, mentre l'altro ha riportato una prognosi di una settimana, per contusioni multiple al volto.
La ricostruzione effettuata immediatamente dai Carabinieri di Andria, sgombra il campo da qualsiasi altra dietrologia: il 51enne, per vendicare suo figlio 23enne, malmenato poco prima da un 35enne, titolare di una sala giochi del luogo, ha aggredito violentemente quest'ultimo e suo fratello 30enne. Durante la colluttazione, il più piccolo dei fratelli ha esploso un colpo di pistola che ha colpito l'aggressore ad una gamba. Il ferito, soccorso immediatamente dalla stessa controparte e condotto presso il locale ospedale, è stato successivamente dimesso con una prognosi di venti giorni.
Le indagini avviate dai militari, sulla base delle testimonianze acquisite e delle immagini impresse dalle telecamere di sorveglianza del locale, hanno consentito di acclarare che l'aggressione sarebbe scaturita da un litigio tra il titolare della sala giochi e il 23enne. Il sopralluogo effettuato dai carabinieri, inoltre, ha permesso il recupero dell'arma utilizzata dal 30enne, regolarmente detenuta dal fratello maggiore, ma portata illegalmente in quel luogo dal fratello minore, sottoposta a sequestro unitamente ad un bossolo e ad un'ogiva.
Tratto in arresto, il sorvegliato, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, date le sue condizioni di salute, è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione. Quanto ai due fratelli, invece, il più grande, che ha riportato la frattura del setto nasale, se la caverà in una ventina di giorni, mentre l'altro ha riportato una prognosi di una settimana, per contusioni multiple al volto.