Convegni
Una battaglia per la giustizia: convegno sul "caso Tortora"
La compagna Francesca Scopelliti ha presentato ad Andria il suo libro "Lettere a Francesca"
Andria - domenica 30 aprile 2017
Combattere l'ingiustizia e garantire un'assoluta equità, ricordando il clamoroso caso di un uomo che ha subito solo ingiustizie. Con queste intenzioni si è svolto venerdì sera, presso la Sala "Pasquale Attimonelli" dell'albergo dei Pini, il convegno dal titolo "Enzo Tortora, ingiustamente detenuto in attesa di giudizio".
Enzo Claudio Marcello Tortora (Genova, 30 novembre 1928 – Milano, 18 maggio 1988), conduttore televisivo, giornalista e politico italiano, di cui i suoi lavori più importanti in televisione furono la conduzione de La Domenica Sportiva e l'ideazione e conduzione del programma Portobello, è stato vittima di un famoso caso di malagiustizia poi denominato "caso Tortora". Il giornalista fu accusato di gravi reati, ai quali, in seguito, risultò totalmente estraneo, sulla base di accuse formulate da soggetti provenienti da contesti criminali; fu per questo arrestato e imputato di associazione camorristica e traffico di droga. Dopo 7 mesi di reclusione la sua innocenza fu dimostrata e riconosciuta e venne infine definitivamente assolto. Durante questo periodo, Tortora fu eletto eurodeputato per il Partito Radicale, di cui divenne anche presidente. Egli morì un anno dopo essere stato assolto in via definitiva dalla Corte di Cassazione.
L'evento, accreditato dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Trani e il cui coordinamento organizzativo è stato curato dagli avvocati Antonio Nespoli ed Annalisa Paradiso, con il Sig. Vincenzo D'Avanzo, ha visto l'intervento di alcuni ospiti, che hanno messo in evidenza quanto la vicenda di Tortora debba essere sempre ricordata affinchè tutti siano esortati a tenere presente che il soggetto accusato in un processo è un uomo come tanti altri, un soggetto che merita un processo equo e giusto, con tutte le garanzie previste. Il ricordo di questa vicenda è importante anche per tenere presente il cortocircuito tra indagini eccellenti e mass-media: deve cessare di esistere l'atteggiamento dello "sbattere il mostro in prima pagina", che rende quell'uomo un mostro nei ricordi delle persone a prescindere dall'esito del processo. Non bisogna inoltre cadere nell'errore di misurare il tempo del carcere con il calendario: il tempo della prigione è completamente diverso, ed è peggio quando non vi è ancora una sentenza definitiva. L'evento ha visto vari interventi: ai saluti avv. Tullio Bertolino, Presidente Ordine degli Avv. Trani; l'avv. Francesco Montingelli, Presidente Associazione Avvocati Andriesi; prof. avv. Giuseppe Losappio, Presidente Camera Penale di Trani. Ha introdotto e condotto l'incontro Giovanni Di Benedetto, giornalista di Telenorba. I relatori sono stati dr. Giannicola Sinisi, Magistrato - Pres. di sezione Corte Appello Bari; avv. Armando Veneto, Pres. Consiglio Unione Camere Penali Italiane. Infine è intervenuta Francesca Scopelliti, compagna di Enzo Tortora e autrice del libro, da lei stessa presentato nell'occasione, intitolato "Lettere a Francesca".
Compagna di Enzo Tortora, lo ha seguito nella sua adesione al Partito radicale e, dopo la morte di lui, ne continua la battaglia garantista. Alle elezioni politiche del 1994, Francesca Scopelliti è eletta al Senato con la Lista Pannella-Riformatori in Lombardia. Nel 1996 viene rieletta al Senato, nelle Marche, per Forza Italia, fino al 2001. Diviene Segretario della Presidenza del Senato, vicepresidente della commissione speciale per l'infanzia e componente della commissione Giustizia. Eletta consigliere comunale a Magliano in Toscana nel 2004, si dimette qualche mese dopo perché nominata assessore allo Sviluppo sostenibile del comune di Grosseto, dove resta in carica fino al 2006. È presidente della "Fondazione Internazionale per la Giustizia Enzo Tortora". Nel luglio 2010 aderisce alla componente finiana di Generazione Italia e partecipa alla prima convention di Futuro e Libertà di Bastia Umbra. All'assemblea costituente di FLI del 13 febbraio 2011 è nominata nella segreteria nazionale del partito, fino allo scioglimento nel marzo 2013. Il 12 novembre 2013 su Canale 5 a Matrix prende parte allo speciale "Il caso Enzo Tortora". Il 17 giugno del 2016 raccoglie in un volume le lettere che Tortora le inviò dal carcere e da cui è scaturito il libro "Lettere a Francesca", questo il titolo del libro edito dalla "Pacini" e voluto dalla Fondazione per la giustizia Enzo Tortora e dall'Unione Camere Penali.
Nelle lettere di Tortora emergono incredulità e indignazione, ma anche un dolcissimo amore per la sua Francesca. Il noto conduttore ha lanciato, attraverso i suoi scritti, un'accusa a magistrati prigionieri di un teorema giudiziario e a giornalisti corrivi con la Procura della Repubblica di Napoli, ingabbiati dal pregiudizio e dalla malafede. Questo libro si propone di essere uno strumento utile a continuare la straordinaria battaglia politica che un uomo retto e coraggioso ha combattuto fino all'ultimo insieme al suo Partito radicale per l'affermazione della responsabilità civile dei magistrati, della terzietà del giudice, della separazione delle carriere tra magistratura inquirente e giudicante nonché della cultura di un processo penale che non venga inquinato dal circo mediatico-giudiziario.
Enzo Claudio Marcello Tortora (Genova, 30 novembre 1928 – Milano, 18 maggio 1988), conduttore televisivo, giornalista e politico italiano, di cui i suoi lavori più importanti in televisione furono la conduzione de La Domenica Sportiva e l'ideazione e conduzione del programma Portobello, è stato vittima di un famoso caso di malagiustizia poi denominato "caso Tortora". Il giornalista fu accusato di gravi reati, ai quali, in seguito, risultò totalmente estraneo, sulla base di accuse formulate da soggetti provenienti da contesti criminali; fu per questo arrestato e imputato di associazione camorristica e traffico di droga. Dopo 7 mesi di reclusione la sua innocenza fu dimostrata e riconosciuta e venne infine definitivamente assolto. Durante questo periodo, Tortora fu eletto eurodeputato per il Partito Radicale, di cui divenne anche presidente. Egli morì un anno dopo essere stato assolto in via definitiva dalla Corte di Cassazione.
L'evento, accreditato dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Trani e il cui coordinamento organizzativo è stato curato dagli avvocati Antonio Nespoli ed Annalisa Paradiso, con il Sig. Vincenzo D'Avanzo, ha visto l'intervento di alcuni ospiti, che hanno messo in evidenza quanto la vicenda di Tortora debba essere sempre ricordata affinchè tutti siano esortati a tenere presente che il soggetto accusato in un processo è un uomo come tanti altri, un soggetto che merita un processo equo e giusto, con tutte le garanzie previste. Il ricordo di questa vicenda è importante anche per tenere presente il cortocircuito tra indagini eccellenti e mass-media: deve cessare di esistere l'atteggiamento dello "sbattere il mostro in prima pagina", che rende quell'uomo un mostro nei ricordi delle persone a prescindere dall'esito del processo. Non bisogna inoltre cadere nell'errore di misurare il tempo del carcere con il calendario: il tempo della prigione è completamente diverso, ed è peggio quando non vi è ancora una sentenza definitiva. L'evento ha visto vari interventi: ai saluti avv. Tullio Bertolino, Presidente Ordine degli Avv. Trani; l'avv. Francesco Montingelli, Presidente Associazione Avvocati Andriesi; prof. avv. Giuseppe Losappio, Presidente Camera Penale di Trani. Ha introdotto e condotto l'incontro Giovanni Di Benedetto, giornalista di Telenorba. I relatori sono stati dr. Giannicola Sinisi, Magistrato - Pres. di sezione Corte Appello Bari; avv. Armando Veneto, Pres. Consiglio Unione Camere Penali Italiane. Infine è intervenuta Francesca Scopelliti, compagna di Enzo Tortora e autrice del libro, da lei stessa presentato nell'occasione, intitolato "Lettere a Francesca".
Compagna di Enzo Tortora, lo ha seguito nella sua adesione al Partito radicale e, dopo la morte di lui, ne continua la battaglia garantista. Alle elezioni politiche del 1994, Francesca Scopelliti è eletta al Senato con la Lista Pannella-Riformatori in Lombardia. Nel 1996 viene rieletta al Senato, nelle Marche, per Forza Italia, fino al 2001. Diviene Segretario della Presidenza del Senato, vicepresidente della commissione speciale per l'infanzia e componente della commissione Giustizia. Eletta consigliere comunale a Magliano in Toscana nel 2004, si dimette qualche mese dopo perché nominata assessore allo Sviluppo sostenibile del comune di Grosseto, dove resta in carica fino al 2006. È presidente della "Fondazione Internazionale per la Giustizia Enzo Tortora". Nel luglio 2010 aderisce alla componente finiana di Generazione Italia e partecipa alla prima convention di Futuro e Libertà di Bastia Umbra. All'assemblea costituente di FLI del 13 febbraio 2011 è nominata nella segreteria nazionale del partito, fino allo scioglimento nel marzo 2013. Il 12 novembre 2013 su Canale 5 a Matrix prende parte allo speciale "Il caso Enzo Tortora". Il 17 giugno del 2016 raccoglie in un volume le lettere che Tortora le inviò dal carcere e da cui è scaturito il libro "Lettere a Francesca", questo il titolo del libro edito dalla "Pacini" e voluto dalla Fondazione per la giustizia Enzo Tortora e dall'Unione Camere Penali.
Nelle lettere di Tortora emergono incredulità e indignazione, ma anche un dolcissimo amore per la sua Francesca. Il noto conduttore ha lanciato, attraverso i suoi scritti, un'accusa a magistrati prigionieri di un teorema giudiziario e a giornalisti corrivi con la Procura della Repubblica di Napoli, ingabbiati dal pregiudizio e dalla malafede. Questo libro si propone di essere uno strumento utile a continuare la straordinaria battaglia politica che un uomo retto e coraggioso ha combattuto fino all'ultimo insieme al suo Partito radicale per l'affermazione della responsabilità civile dei magistrati, della terzietà del giudice, della separazione delle carriere tra magistratura inquirente e giudicante nonché della cultura di un processo penale che non venga inquinato dal circo mediatico-giudiziario.