Un sorriso ed una maschera nella "personale" di Lonigro

Sono 33 i dipinti che raccontano la nuova "personale" del pittore andriese Leonardo Lonigro che, dopo diversi anni di assenza, torna ad esporre nella propria città con il "Sorriso della Maschera", all'interno del Cristal Palace Hotel. La mostra, aperta sino ad oggi domenica 21 dicembre, sia di mattina che di pomeriggio è un viaggio attorno ad un tema «che parte da lontano e continua ancora oggi». Le parole di Lonigro, infatti, testimoniano lo stato d'animo presente in ogni singolo dipinto: «Continuo a percorrere questa strada della trasparenza e della verità - ha detto l'artista andriese - quindi ho deciso di mettere il sorriso della maschera, un sorriso drammatico che alcune volte crea tristezza. Io auspico che se ci fosse davvero quel sorriso per togliere quella maschera noi avremmo la possibilità di smascherare davvero i tanti rimpianti e problemi che in questo momento non si riesce a risolvere».

La spinta forte è verso un cambiamento, verso una modifica di questa condizione, verso soprattutto l'annullamento di questa maschera che fa vivere in modo falso e poco reale: «Io vorrei che un giorno questo tema cambiasse strada e si spostasse solo verso la felicità - ha detto ancora Lonigro - l'obbiettivo finale è l'amore ma è molto difficile ancora. I risultati del mondo d'oggi, infatti, sono terribili, tristezza per la disoccupazione e povertà in costante aumento. Io vorrei tanto togliere questa maschera». Artista poche volte apprezzato in casa, nella propria città, anche se la "personale" andriese ha già riscosso un ottimo successo di pubblico in questa settimana di esposizione. Lo stesso Lonigro non lesina, tuttavia, critiche ad una realtà cittadina troppo distante da alcuni valori culturali: «L'arte è molto difficile in questo momento - ha detto Lonigro - anche la gente noto come decida di allontanarsi più che avvicinarsi all'arte. Ci sono realtà dove io svolgo le mie mostre in cui si è abituati a discutere dell'opera per arrivare dentro sino a sviscerare i significati insiti e cosa ha spinto l'artista a dar sfogo alla propria ispirazione. Andria, invece, è ancora molto lontana, culturalmente molto lontana».

Poi il messaggio di speranza: «Mi auguro che la città venga ad osservare ed a porre domande - ha concluso Lonigro - io voglio capire ed eventualmente cambiare verso se necessario. Mi auguro in futuro di essere più leggibile e più pungente».