Cronaca
Un pusher "chiama" l'altro: due arresti dei Carabinieri
Continuo controllo del territorio del militari
Andria - martedì 13 febbraio 2018
10.35
Il quotidiano e capillare controllo del territorio dei militari della Compagnia Carabinieri di Andria continua a imprimere colpi alla micro illegalità del Comune Federiciano. Questa volta ad essere assicurati alla giustizia sono stati due pregiudicati, entrambi andriesi, M.D. di 29 anni e D.S., 28enne, arrestati per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso e, per il solo D.S., anche per resistenza a pubblico ufficiale.
La scorsa serata, a seguito di una mirata attività info-investigativa, svolta dai militari dell'Aliquota Radiomobile, che aveva lo scopo di verificare numerose segnalazioni di spaccio, i Carabinieri sottoponevano ad un controllo M.D., che aveva appena lasciato l'auto in sosta in viale Puglia. La perquisizione si rivelava positiva: sulla sua persona, infatti, venivano rinvenute ben 10 dosi di cocaina, pronte allo smercio, mentre al suo domicilio venivano rinvenuti un ulteriore, seppur modico, quantitativo di hashish e diverso materiale per il confezionamento, in serie, della droga: cellophane, bilancino di precisione, strumenti per il taglio e anche un centinaio di euro, ritenuti il provento dell'illecita attività di spaccio. Durante le attività di recupero e sequestro del materiale, tuttavia, la svolta non appena il telefono cellulare di M.D. iniziava a squillare insistentemente. I Carabinieri intuivano che probabilmente l'interlocutore poteva essere qualcuno interessato all'acquisto della droga sequestrata, pertanto, dopo preliminari accertamenti identificavano D.S., il quale aveva addirittura lasciato le chiavi della sua abitazione nell'auto di M.D. Arrivati nel quartiere di residenza di D.S., lo stesso, accortosi della presenza dei Carabinieri, iniziava a minacciarli e ad ingiuriarli, scaraventando contro di loro sedie e suppellettili. Resistenza ormai inutile, in quanto gli elementi acquisiti nei suoi confronti, suffragati anche dai riscontri telefonici, non lasciavano dubbi sul suo coinvolgimento nella detenzione ai fini di spaccio della cocaina in sequestro, pertanto anche D.S. veniva arrestato, oltre che per il concorso nel reato con M.D., anche per resistenza e minaccia a pubblico ufficiale.
Per i due, quindi, si sono aperte le porte della Casa Circondariale di Trani, ove resteranno a disposizione della competente A.G..
La scorsa serata, a seguito di una mirata attività info-investigativa, svolta dai militari dell'Aliquota Radiomobile, che aveva lo scopo di verificare numerose segnalazioni di spaccio, i Carabinieri sottoponevano ad un controllo M.D., che aveva appena lasciato l'auto in sosta in viale Puglia. La perquisizione si rivelava positiva: sulla sua persona, infatti, venivano rinvenute ben 10 dosi di cocaina, pronte allo smercio, mentre al suo domicilio venivano rinvenuti un ulteriore, seppur modico, quantitativo di hashish e diverso materiale per il confezionamento, in serie, della droga: cellophane, bilancino di precisione, strumenti per il taglio e anche un centinaio di euro, ritenuti il provento dell'illecita attività di spaccio. Durante le attività di recupero e sequestro del materiale, tuttavia, la svolta non appena il telefono cellulare di M.D. iniziava a squillare insistentemente. I Carabinieri intuivano che probabilmente l'interlocutore poteva essere qualcuno interessato all'acquisto della droga sequestrata, pertanto, dopo preliminari accertamenti identificavano D.S., il quale aveva addirittura lasciato le chiavi della sua abitazione nell'auto di M.D. Arrivati nel quartiere di residenza di D.S., lo stesso, accortosi della presenza dei Carabinieri, iniziava a minacciarli e ad ingiuriarli, scaraventando contro di loro sedie e suppellettili. Resistenza ormai inutile, in quanto gli elementi acquisiti nei suoi confronti, suffragati anche dai riscontri telefonici, non lasciavano dubbi sul suo coinvolgimento nella detenzione ai fini di spaccio della cocaina in sequestro, pertanto anche D.S. veniva arrestato, oltre che per il concorso nel reato con M.D., anche per resistenza e minaccia a pubblico ufficiale.
Per i due, quindi, si sono aperte le porte della Casa Circondariale di Trani, ove resteranno a disposizione della competente A.G..