Vita di città
Un presepe in un frantoio medievale di Andria: ecco la suggestiva opera di via Attimonelli
Il luogo, appartenente alla famiglia Biancolillo, racchiude uno splendido lavoro realizzato grazie all'impegno di alcuni cittadini
Andria - martedì 12 dicembre 2023
Il simbolo per eccellenza del Natale cattolico racchiuso in un luogo antico della nostra città, che trasuda storia e tradizioni. Parliamo del presepe realizzato ad Andria in via Attimonelli, all'interno di un frantoio risalente al Medioevo: un'opera realizzata con tanta passione in un ambiente suggestivo grazie all'impegno e al contributo dei cittadini Michele Melillo, Nicola Fucci e Domenico Caporale, mentre la famiglia Biancolillo si è occupata degli addobbi.
Il diacono Michele Melillo ha spiegato alcune peculiarità del presepe, realizzato in due settori diversi l'uno dall'altro: «I pressoi dell'olio sono conservati nella loro semplice struttura, base e pozzetto: questo ci riporta in Oriente, dove venivano realizzati per il ricavo dell'olio successivamente usato per le lampade e la consacrazione dei Re con l'unzione. Troviamo una conferma storica nel Vangelo di Matteo (Mt 26, 36): "Allora Gesù andò con loro (gli apostoli, ndr) in un podere chiamato Getsémani". L'evangelista usa specificamente questo termine al posto di "orto degli ulivi": in ebraico, infatti, Gat semani indica il pressorio di olii scavato nella roccia. È un luogo simile a quello in cui ci troviamo, dove sono presenti i resti di quello che doveva essere uno dei grandi frantoi di Andria medievale: basti notare una delle grandi macine qui conservate. Inoltre, abbiamo pensato di intitolare la locanda posta a lato del torrente con il riferimento al luogo: "Locanda Gat semani". Il presepe non è artistico ma presenta alcuni aspetti naturali della terra andriese, oltre a richiamare alcuni elementi della terra orientale dove Dio si fece carne e abitò fra gli uomini, rivelando il volto del Padre creatore».
L'inaugurazione del presepe si è svolta nella serata di sabato 9 dicembre. L'opera è stata benedetta dal Vicario Generale, don Mimmo Basile, ed era presente anche l'amministrazione comunale nelle persone dell'assessore alle Radici, Cesareo Troia, e della sindaca Giovanna Bruno: «Riporto l'emozione e la commozione di Tommaso Biancolillo (proprietario del luogo, ndr) per l'invito all'inaugurazione, - ha spiegato il Primo Cittadino - quello stupore di un bambino che oggi stiamo purtroppo perdendo. Accanto alla magia del presepe c'è quella di un sito che si è conservato, testimonianza delle nostre tradizioni e del nostro passato. Macine, pressori, travi lignee raccontano la storia del luogo. E poi gli oggetti della tradizione, dei mestieri di un tempo. Continuiamo la scoperta di Andria sotterranea, che dall'anno scorso stiamo raccontando e ci riporta alle nostre radici, alle tradizioni, a quel profumo di olio che ci inebria e ci distingue. Ne siamo fieri».
Il diacono Michele Melillo ha spiegato alcune peculiarità del presepe, realizzato in due settori diversi l'uno dall'altro: «I pressoi dell'olio sono conservati nella loro semplice struttura, base e pozzetto: questo ci riporta in Oriente, dove venivano realizzati per il ricavo dell'olio successivamente usato per le lampade e la consacrazione dei Re con l'unzione. Troviamo una conferma storica nel Vangelo di Matteo (Mt 26, 36): "Allora Gesù andò con loro (gli apostoli, ndr) in un podere chiamato Getsémani". L'evangelista usa specificamente questo termine al posto di "orto degli ulivi": in ebraico, infatti, Gat semani indica il pressorio di olii scavato nella roccia. È un luogo simile a quello in cui ci troviamo, dove sono presenti i resti di quello che doveva essere uno dei grandi frantoi di Andria medievale: basti notare una delle grandi macine qui conservate. Inoltre, abbiamo pensato di intitolare la locanda posta a lato del torrente con il riferimento al luogo: "Locanda Gat semani". Il presepe non è artistico ma presenta alcuni aspetti naturali della terra andriese, oltre a richiamare alcuni elementi della terra orientale dove Dio si fece carne e abitò fra gli uomini, rivelando il volto del Padre creatore».
L'inaugurazione del presepe si è svolta nella serata di sabato 9 dicembre. L'opera è stata benedetta dal Vicario Generale, don Mimmo Basile, ed era presente anche l'amministrazione comunale nelle persone dell'assessore alle Radici, Cesareo Troia, e della sindaca Giovanna Bruno: «Riporto l'emozione e la commozione di Tommaso Biancolillo (proprietario del luogo, ndr) per l'invito all'inaugurazione, - ha spiegato il Primo Cittadino - quello stupore di un bambino che oggi stiamo purtroppo perdendo. Accanto alla magia del presepe c'è quella di un sito che si è conservato, testimonianza delle nostre tradizioni e del nostro passato. Macine, pressori, travi lignee raccontano la storia del luogo. E poi gli oggetti della tradizione, dei mestieri di un tempo. Continuiamo la scoperta di Andria sotterranea, che dall'anno scorso stiamo raccontando e ci riporta alle nostre radici, alle tradizioni, a quel profumo di olio che ci inebria e ci distingue. Ne siamo fieri».