Scuola e Lavoro
"Un patto per la legalità", la nuova legge contro il caporalato
Diversi ospiti sono intervenuti per discutere delle misure a sostegno dei lavoratori
BAT - sabato 14 gennaio 2017
10.10
"Un patto per la legalità per valorizzare la qualità del lavoro e dell'impresa": il tema al centro della tavola rotonda sulla nuova legge contro il caporalato, tenutosi nei locali del chiostro S. Francesco alla quale hanno partecipato numerosi interessati. Tanti sono stati anche gli ospiti intervenuti su una questione delicata quanto di recente importanza. La questione dibattuta è stata la nuova legge approvata dalla Camera dei Deputati lo scorso 18 ottobre (e già approvato dal senato lo scorso agosto) contro il diffusissimo fenomeno del caporalato; in sostanza, si tratta di un provvedimento che contiene misure specifiche per i lavoratori stagionali in agricoltura con un allargamento delle sanzioni nei confronti dei cosiddetti "caporali".
Si è in particolare sottolineata l'estesa portata del fenomeno in settori quali l'edilizia e l'agricoltura e che consiste essenzialmente nel reclutamento di lavoratori da parte di soggetti che spesso hanno a che fare con organizzazioni criminali. Questi lavoratori presunti "assunti" sono soprattutto persone in difficoltà economica o immigrati senza permesso di soggiorno, soggetti che puntualmente subiscono un ignobile sfruttamento in disparate maniere: nessuna applicazione dei contratti di lavoro, un salario giornaliero di poche decine di euro, orario effettivo di lavoro che si aggira tra le 8 e le 12 ore, maltrattamenti e intimidazioni; persino le donne costituiscono oggetto di simile prevaricazione.
Contro questa vera e propria "tratta" di persone è stata approvata una nuova legge (con rivisitazione del precedente articolo 603-bis) di cui si è diffusamente discusso nell'incontro di ieri sera: composto da dodici articoli, il nuovo provvedimento sancisce la sanzionabilità del datore di lavoro, con reclusione da uno a sei anni e una multa da 500 a 1000 euro per ogni lavoratore reclutato, l'arresto obbligatorio in flagranza di reato, la confisca dei beni, e anche un'attenuante in caso di collaborazione con le autorità. Molto importante è anche l'ultima parte della legge, poichè discute di misure di sostegno e tutela nei confronti del lavoro agricolo e un piano per la sistemazione logistica e il supporto dei lavoratori stagionali.
Questi gli ospiti che hanno presentato il tema della serata: ha presieduto Antonio Gagliardi, Segretario Generale Flai CGIL Puglia; Nicola Giorgino, Presidente Provincia Bat e Sindaco di Andria, ha portato alla serata il saluto istituzionale che si è aperta con la relazione di Felice Pelagio, Segretario Generale Flai CGIL BAT. Altre precisazioni sono state curate da Santa Lasala, Responsabile Unità Organizzativa Vigilanza Ispettiva; Angelo Corsetti, Direttore Coldiretti Puglia; Giuseppe Deleonardis, Segretario Generale CGIL BAT; Renato Pingue, Direttore Interregionale del Lavoro; On. Colomba Mongiello, Componente XIII Commissione parlamentare Agricoltura. Ha concluso infine Giovanni Mininni, Segretario Flai CGIL Nazionale, mentre ha coordinato la giornalista Floriana Tolve. Sono state inoltre invitate le associazioni sociali Caritas, Libera e Migrantes.
Si è in particolare sottolineata l'estesa portata del fenomeno in settori quali l'edilizia e l'agricoltura e che consiste essenzialmente nel reclutamento di lavoratori da parte di soggetti che spesso hanno a che fare con organizzazioni criminali. Questi lavoratori presunti "assunti" sono soprattutto persone in difficoltà economica o immigrati senza permesso di soggiorno, soggetti che puntualmente subiscono un ignobile sfruttamento in disparate maniere: nessuna applicazione dei contratti di lavoro, un salario giornaliero di poche decine di euro, orario effettivo di lavoro che si aggira tra le 8 e le 12 ore, maltrattamenti e intimidazioni; persino le donne costituiscono oggetto di simile prevaricazione.
Contro questa vera e propria "tratta" di persone è stata approvata una nuova legge (con rivisitazione del precedente articolo 603-bis) di cui si è diffusamente discusso nell'incontro di ieri sera: composto da dodici articoli, il nuovo provvedimento sancisce la sanzionabilità del datore di lavoro, con reclusione da uno a sei anni e una multa da 500 a 1000 euro per ogni lavoratore reclutato, l'arresto obbligatorio in flagranza di reato, la confisca dei beni, e anche un'attenuante in caso di collaborazione con le autorità. Molto importante è anche l'ultima parte della legge, poichè discute di misure di sostegno e tutela nei confronti del lavoro agricolo e un piano per la sistemazione logistica e il supporto dei lavoratori stagionali.
Questi gli ospiti che hanno presentato il tema della serata: ha presieduto Antonio Gagliardi, Segretario Generale Flai CGIL Puglia; Nicola Giorgino, Presidente Provincia Bat e Sindaco di Andria, ha portato alla serata il saluto istituzionale che si è aperta con la relazione di Felice Pelagio, Segretario Generale Flai CGIL BAT. Altre precisazioni sono state curate da Santa Lasala, Responsabile Unità Organizzativa Vigilanza Ispettiva; Angelo Corsetti, Direttore Coldiretti Puglia; Giuseppe Deleonardis, Segretario Generale CGIL BAT; Renato Pingue, Direttore Interregionale del Lavoro; On. Colomba Mongiello, Componente XIII Commissione parlamentare Agricoltura. Ha concluso infine Giovanni Mininni, Segretario Flai CGIL Nazionale, mentre ha coordinato la giornalista Floriana Tolve. Sono state inoltre invitate le associazioni sociali Caritas, Libera e Migrantes.