Eventi e cultura
Un catalogo d'arte in memoria del pittore andriese Michele Ficarazzo
A Canosa di Puglia l'evento curato dall'associazione "Libertà è partecipazione"
Andria - mercoledì 29 luglio 2015
10.03
Un catalogo d'arte in memoria del pittore andriese Michele Ficarazzo, intitolato, "Tra cromia forma, elaborazione ed interazione". E' questa l'idea dell'associazione "Libertà è partecipazione" che sabato 1 agosto alle ore 20.00, presso il Portone di Palazzo Minerva - Museo dei Vescovi di Canosa di Puglia, renderà omaggio all'artista andriese. L'evento è a cura del Centro Studi e Ricerche Museo Dei Vescovi - Sezione Arte.
«Attraverso il mezzo della riproduzione a stampa - ci scrivono dall'associazione - sarà interessante fruire dell'opera del Ficarazzo in maniera più intima e personale. Non una mostra stavolta, ma un catalogo, un concentrato di talento da portare con se per intraprendere con Michele quel viaggio interiore che lo distingueva nell'atto creativo. Mai un mero riprodurre la realtà, ma quasi un decostruirla e ricrearla nell'atto pittorico, attraverso i suoi occhi e la sua mano. L'iper-realismo di Ficarazzo ci condurrà nei suoi mondi: da quelli onirici e metafisici a quelli più terreni e carnali della sua terra, dei suoi paesaggi. E anche per i conoscitori dell'artista non sarà un viaggio già fatto, perché esperito attraverso un mezzo differente; non un'esposizione da fissare nelle memorie, ma una sorta di diario di bordo, quasi una mappa del tesoro alla riscoperta di un talento perduto, che grazie al Centro Studi e Ricerche Museo Dei Vescovi di Canosa e alla famiglia Ficarazzo abbiamo ritrovato».
Dopo l'evento di Canosa di Puglia, è previsto nel futuro prossimo, un'appuntamento nella città di Andria, terra d'origine dell'artista.
«Attraverso il mezzo della riproduzione a stampa - ci scrivono dall'associazione - sarà interessante fruire dell'opera del Ficarazzo in maniera più intima e personale. Non una mostra stavolta, ma un catalogo, un concentrato di talento da portare con se per intraprendere con Michele quel viaggio interiore che lo distingueva nell'atto creativo. Mai un mero riprodurre la realtà, ma quasi un decostruirla e ricrearla nell'atto pittorico, attraverso i suoi occhi e la sua mano. L'iper-realismo di Ficarazzo ci condurrà nei suoi mondi: da quelli onirici e metafisici a quelli più terreni e carnali della sua terra, dei suoi paesaggi. E anche per i conoscitori dell'artista non sarà un viaggio già fatto, perché esperito attraverso un mezzo differente; non un'esposizione da fissare nelle memorie, ma una sorta di diario di bordo, quasi una mappa del tesoro alla riscoperta di un talento perduto, che grazie al Centro Studi e Ricerche Museo Dei Vescovi di Canosa e alla famiglia Ficarazzo abbiamo ritrovato».
Dopo l'evento di Canosa di Puglia, è previsto nel futuro prossimo, un'appuntamento nella città di Andria, terra d'origine dell'artista.