Cronaca
Un altro campo fotovoltaico preso di mira ad Andria in contrada Murge di Toro
Intervento risolutivo delle Guardie Campestri nella tarda serata di giovedì 31 marzo
Andria - venerdì 1 aprile 2022
18.41
Ancora una volta sono i campi fotovoltaici ad essere presi di mira da ignoti malviventi nelle campagne di Andria, precisamente in contrada "Sperlungano – Murge di Toro". L'episodio fa seguito al doppio sventato furto avvenuto lo scorso 22 Marzo, in Contrada "Rivera", sempre all'interno di un campo fotovoltaico. Nuovamente protagonista in positivo è stata la centrale operativa del Consorzio Guardie Campestri di Andria, il cui sistema di videosorveglianza, unita alla prontezza dell'operatore addetto, ha evitato conseguenze tecniche ed economiche ben peggiori per i proprietari dell'impianto interessato.
Infatti, erano le 23 circa di ieri, giovedì 31 Marzo, quando un intruso ha tentato di entrare furtivamente nel campo, recidendo dapprima la rete perimetrale con il contestuale lancio di un oggetto ancora non identificato verso delle celle infrarossi. Tuttavia, nonostante la profonda oscurità, che rischiava di scambiare una figura umana per un animale selvatico, il predone non riusciva nell'intento predatorio, in quanto subito giungeva sul posto una pattuglia delle Guardie Campestri inviata dalla Centrale Operativa, che metteva in fuga l'intruso nelle campagne circostanti. Seduta stante veniva istituita dal Comando una postazione fissa di vigilanza, al fine di evitare nuove incursioni nel corso della notte, come già accaduto in simili circostanze.
I proprietari dell'impianto sono stati informati dell'accaduto per i necessari rilievi, oltre che per accertare eventuali danni, pressoché inesistenti, specie ai cavi elettrici, dove sono presenti le preziose leghe di rame che sono il vero obiettivo di queste squadre specializzate che imperversano nell'agro murgiano.
Infatti, erano le 23 circa di ieri, giovedì 31 Marzo, quando un intruso ha tentato di entrare furtivamente nel campo, recidendo dapprima la rete perimetrale con il contestuale lancio di un oggetto ancora non identificato verso delle celle infrarossi. Tuttavia, nonostante la profonda oscurità, che rischiava di scambiare una figura umana per un animale selvatico, il predone non riusciva nell'intento predatorio, in quanto subito giungeva sul posto una pattuglia delle Guardie Campestri inviata dalla Centrale Operativa, che metteva in fuga l'intruso nelle campagne circostanti. Seduta stante veniva istituita dal Comando una postazione fissa di vigilanza, al fine di evitare nuove incursioni nel corso della notte, come già accaduto in simili circostanze.
I proprietari dell'impianto sono stati informati dell'accaduto per i necessari rilievi, oltre che per accertare eventuali danni, pressoché inesistenti, specie ai cavi elettrici, dove sono presenti le preziose leghe di rame che sono il vero obiettivo di queste squadre specializzate che imperversano nell'agro murgiano.