Cronaca
Un'albanella reale ferita ed una poiana morta: rinvenimenti della "Federiciana"
All'opera le Guardie Volontarie nel weekend. Imperversa la stagione dei bracconieri
Andria - lunedì 4 gennaio 2016
9.53
Un'albanella reale ferita ed anche una nuova poiana morta. Sono stati questi i rinvenimenti che nel weekend hanno fatto le Guardie Federiciane di Andria dopo l'attività di controllo del territorio in questo particolare periodo dell'anno dove imperversa la stagione dei bracconieri. Il primo rinvenimento è stato fatto da un agricoltore andriese nel proprio terreno attorno alle 14 di domenica. Una profonda ferita d'arma da fuoco all'ala sinistra ha ferito l'Albanella Reale che è un falco di dimensioni medie con delle penne grigie, marginate di bianco, piedi gialli unghie nere e occhi con iride giallo e rostro nero e parte in giallo. E' una specie protetta ed è piuttosto raro come rapace visto che ne restano solo circa 1000 coppie nidificanti dall'ultimo censimento. Il rapace è stato trasferito in un luogo caldo e sicuro e rinfocillato mentre questa mattina è stato trasferito al centro di recupero della fauna di Bari.
Sorte diversa e purtroppo ancor più grave per una nuova poiana rivenuta nel pomeriggio di ieri in agro di Canosa di Puglia. Il volatile è stato rinvenuto agonizzante visto il colpo di fucile sparato dal basso verso l'alto ed il ferimento a morte al petto. «Oggi come non mai devo esternare il mio pensiero che le armi devono essere date a persone selezionate e savie di mente. Dagli ultimi casi, in queste ultime settimane, devo dire che tali considerazioni si sono manifestate sempre più veritiere». Parole senza mezzi termini quelle di Francesco Martiradonna, responsabile delle Guardie Federiciane andriesi che parla al termine di un altro weekend nero per la fauna murgiana: «Vorrei ricordare a chi opera la caccia in modo selvaggio - ha detto Martiradonna - che i rapaci sono l'ago dell'ecosistema e per questo bisogna proteggerli».
Sorte diversa e purtroppo ancor più grave per una nuova poiana rivenuta nel pomeriggio di ieri in agro di Canosa di Puglia. Il volatile è stato rinvenuto agonizzante visto il colpo di fucile sparato dal basso verso l'alto ed il ferimento a morte al petto. «Oggi come non mai devo esternare il mio pensiero che le armi devono essere date a persone selezionate e savie di mente. Dagli ultimi casi, in queste ultime settimane, devo dire che tali considerazioni si sono manifestate sempre più veritiere». Parole senza mezzi termini quelle di Francesco Martiradonna, responsabile delle Guardie Federiciane andriesi che parla al termine di un altro weekend nero per la fauna murgiana: «Vorrei ricordare a chi opera la caccia in modo selvaggio - ha detto Martiradonna - che i rapaci sono l'ago dell'ecosistema e per questo bisogna proteggerli».