Politica
UIL scuola Bat: "No alla scorporo del plesso della scuola infanizia Carella"
Raffaele Delvecchio, segretario scuola UIL BAT sollecita il Comune di Andria a intervenire senza ulteriori esitazioni
Andria - mercoledì 29 gennaio 2025
7.25
Resta alta l'attenzione sulla paventata decisione dell'accorpamento scuola "Carella" di Andria all'IC "Cotugno" , ora di pertinenza dell'IC "Verdi, a seguito della delibera regionale del 30 dicembre 2024
Raffaele Delvecchio, Segretario Territoriale UIL Scuola BAT, a margine del Consiglio di Istituto della Verdi Cafaro avvenuto ieri (28 gennaio) alle ore 17.30, dice no allo scorporo del plesso della scuola dell'infanzia Carella dall'Istituto Verdi Cafaro
«Ritengo fondamentale ribadire la necessità di modificare la delibera approvata dalla Regione Puglia il 30 dicembre 2024, che prevede lo scorporo del plesso della Scuola dell'Infanzia Carella dall'Istituto Verdi Cafaro» – dichiara Delvecchio.
«Questa scelta è non solo inopportuna, ma gravemente dannosa per la comunità scolastica. Si rischia di compromettere la continuità didattica e organizzativa, penalizzando famiglie e bambini che da anni trovano nell'Istituto Verdi Cafaro un punto di riferimento educativo stabile e qualificato».
Si invita con fermezza la Regione Puglia a rivedere tale decisione: «Lo scorporo frammenterebbe un modello educativo efficace. Chiedo che si ascoltino le reali esigenze del territorio e si tuteli il diritto a un'istruzione integrata e coerente per i più piccoli».
Inoltre, Delvecchio sollecita il Comune di Andria a intervenire senza ulteriori esitazioni: «Invito il Comune a emanare una delibera, anche se tardiva, che possa indurre la Regione Puglia a rivedere questa decisione e tutelare il futuro educativo dei nostri bambini».
La decisione di scorporare il plesso Carella comporterebbe anche la conseguente perdita di posti di lavoro per il personale ATA e costringerebbe i docenti, appartenenti al plesso Carella, ad effettuare una scelta dolorosa tra il seguire i bambini o restare fedeli al loro istituto storico di appartenenza.
Delvecchio conclude sottolineando le parole forti di un genitore presente all'incontro, che ha affermato a gran voce rivolgendosi a chi deve prendere questa decisione: «Per favore, non giocate sulla pelle dei nostri bambini».
Raffaele Delvecchio, Segretario Territoriale UIL Scuola BAT, a margine del Consiglio di Istituto della Verdi Cafaro avvenuto ieri (28 gennaio) alle ore 17.30, dice no allo scorporo del plesso della scuola dell'infanzia Carella dall'Istituto Verdi Cafaro
«Ritengo fondamentale ribadire la necessità di modificare la delibera approvata dalla Regione Puglia il 30 dicembre 2024, che prevede lo scorporo del plesso della Scuola dell'Infanzia Carella dall'Istituto Verdi Cafaro» – dichiara Delvecchio.
«Questa scelta è non solo inopportuna, ma gravemente dannosa per la comunità scolastica. Si rischia di compromettere la continuità didattica e organizzativa, penalizzando famiglie e bambini che da anni trovano nell'Istituto Verdi Cafaro un punto di riferimento educativo stabile e qualificato».
Si invita con fermezza la Regione Puglia a rivedere tale decisione: «Lo scorporo frammenterebbe un modello educativo efficace. Chiedo che si ascoltino le reali esigenze del territorio e si tuteli il diritto a un'istruzione integrata e coerente per i più piccoli».
Inoltre, Delvecchio sollecita il Comune di Andria a intervenire senza ulteriori esitazioni: «Invito il Comune a emanare una delibera, anche se tardiva, che possa indurre la Regione Puglia a rivedere questa decisione e tutelare il futuro educativo dei nostri bambini».
La decisione di scorporare il plesso Carella comporterebbe anche la conseguente perdita di posti di lavoro per il personale ATA e costringerebbe i docenti, appartenenti al plesso Carella, ad effettuare una scelta dolorosa tra il seguire i bambini o restare fedeli al loro istituto storico di appartenenza.
Delvecchio conclude sottolineando le parole forti di un genitore presente all'incontro, che ha affermato a gran voce rivolgendosi a chi deve prendere questa decisione: «Per favore, non giocate sulla pelle dei nostri bambini».