Territorio
Uffici giudiziari a Trani, per la Cgil sarà caos
Marcone: «I cittadini ed i lavoratori ne pagheranno le conseguenze». Dal 13 settembre saranno trasferite a Trani le sezioni di Barletta e Canosa. Andria accorpa Ruvo
BAT - lunedì 2 settembre 2013
10.18
«La chiusura degli uffici giudiziari periferici, almeno dalle nostre parti, si tradurrà in un maggiore aggravio di costi per i lavoratori e soprattutto per i cittadini che, sicuramente, vedranno peggiorare e reso più caotico il servizio giustizia». A dirlo è Massimo Marcone, segretario provinciale della Cgil.
«E' indubbio – dice Marcone - che per un cittadino di una qualsiasi città del circondario di Trani, che comprende anche paesi lontani 60 chilometri come Minervino Murge e Spinazzola, sarà più costoso intraprendere un giudizio o porre in essere una testimonianza. In più bisogna aggiungere che in un territorio dove la criminalità organizzata e la microcriminalità sono bene radicate sicuramente si sentirà la mancanza di importanti presidi di giustizia».
Secondo il rappresentante del sindacato «le opposizioni al taglio degli uffici giudiziari dai territori sono arrivate tardi sia dalla politica che da alcune associazioni professionali». «Allo stato ed alla vigilia del 13 settembre – si legge nella nota – è più utile gestire al meglio questa fase della riorganizzazione degli uffici, dei traslochi e della nuova allocazione che dovrà essere confacente alle norme sulla sicurezza per i lavoratori e per gli utenti, oltre che per la città che ospiterà i nuovi uffici, in termini di traffico e parcheggi, onde evitare che i cittadini siano ulteriormente condizionati da inutili rinvii di udienze. Infine, non si può non sottolineare che le criticità e le difficoltà organizzative che si stanno affrontando negli uffici sopprimendi ed accorpanti ed i riflessi incerti sulla mobilità del personale interessato sono figlie, ancora una volta, di un atteggiamento del Ministero poco incline al dialogo e con idee poco chiare sulle cose da fare e su come migliorare i tempi della giustizia in ossequio ai dettami costituzionali».
Come si ricorderà, dal 13 settembre chiuderanno per essere trasferite a Trani le sezioni distaccate di Barletta e Canosa. Andria invece accorperà la sezione di Ruvo per i prossimi cinque anni mentre Molfetta rimarrà in piedi come sezione autonoma per i prossimi due.
«E' indubbio – dice Marcone - che per un cittadino di una qualsiasi città del circondario di Trani, che comprende anche paesi lontani 60 chilometri come Minervino Murge e Spinazzola, sarà più costoso intraprendere un giudizio o porre in essere una testimonianza. In più bisogna aggiungere che in un territorio dove la criminalità organizzata e la microcriminalità sono bene radicate sicuramente si sentirà la mancanza di importanti presidi di giustizia».
Secondo il rappresentante del sindacato «le opposizioni al taglio degli uffici giudiziari dai territori sono arrivate tardi sia dalla politica che da alcune associazioni professionali». «Allo stato ed alla vigilia del 13 settembre – si legge nella nota – è più utile gestire al meglio questa fase della riorganizzazione degli uffici, dei traslochi e della nuova allocazione che dovrà essere confacente alle norme sulla sicurezza per i lavoratori e per gli utenti, oltre che per la città che ospiterà i nuovi uffici, in termini di traffico e parcheggi, onde evitare che i cittadini siano ulteriormente condizionati da inutili rinvii di udienze. Infine, non si può non sottolineare che le criticità e le difficoltà organizzative che si stanno affrontando negli uffici sopprimendi ed accorpanti ed i riflessi incerti sulla mobilità del personale interessato sono figlie, ancora una volta, di un atteggiamento del Ministero poco incline al dialogo e con idee poco chiare sulle cose da fare e su come migliorare i tempi della giustizia in ossequio ai dettami costituzionali».
Come si ricorderà, dal 13 settembre chiuderanno per essere trasferite a Trani le sezioni distaccate di Barletta e Canosa. Andria invece accorperà la sezione di Ruvo per i prossimi cinque anni mentre Molfetta rimarrà in piedi come sezione autonoma per i prossimi due.