Vita di città
Troppi morti sul lavoro, ad Andria il ricordo di una strage quotidiana
Davanti al monumento di piazza Caduti sul Lavoro la commozione del presidente del Comitato "12 giugno"
Andria - venerdì 9 giugno 2023
12.42
Il ricordo delle vittime del lavoro davanti al monumento di piazza Caduti, la commozione non è mancata sulle note del Silenzio così come nella lettura di una preghiera da parte del presidente del comitato "12 giugno" promotore di questa iniziativa, ovvero di una battaglia condotta dalle famiglie delle migliaia di morti bianche, così si chiamano, che attendono ancora giustizia, da tanto, troppo tempo.
«Chiediamo processi giusti e rapidi», spiega Cosimo Semeraro, presidente del Comitato "12 giugno", «in modo tale che le persone non muoiano due volte: la prima per il profitto la seconda per la prescrizione. Serve anche che lo Stato istituisca un fondo vittime per le morti sul lavoro perchè alcune ditte dichiarano fallimento e le famiglie non prendono un euro di risarcimento e serve anche che lo Stato dia un lavoro ad un componente della famiglia che ha subito la tragedia».
Di lavoro non si può morire ribadiscono tutti da Andria. Con le istituzioni che fanno quadrato attorno a questo concetto, dalla sindaca Giovanna Bruno al prefetto della Bat Rossana Riflesso, così come i rappresentanti delle forse dell'ordine e i componenti della giunta comunale. Al mattino si esce di casa per ritornaci. «Abbiamo voluto celebrare questa giornata con i bambini della scuola primaria perchè è giusto che anche loro siano sensibilizzati di fronte a certi temi, loro che sono i nostri cittadini di domani - commenta la Sindaca -. Qui in piazza Caduti sul lavoro oggi non solo il significato simbolico di questo monumento ma anche un contributo sostanziale a favore delle ragioni del comitato "12 giugno"».
«Chiediamo processi giusti e rapidi», spiega Cosimo Semeraro, presidente del Comitato "12 giugno", «in modo tale che le persone non muoiano due volte: la prima per il profitto la seconda per la prescrizione. Serve anche che lo Stato istituisca un fondo vittime per le morti sul lavoro perchè alcune ditte dichiarano fallimento e le famiglie non prendono un euro di risarcimento e serve anche che lo Stato dia un lavoro ad un componente della famiglia che ha subito la tragedia».
Di lavoro non si può morire ribadiscono tutti da Andria. Con le istituzioni che fanno quadrato attorno a questo concetto, dalla sindaca Giovanna Bruno al prefetto della Bat Rossana Riflesso, così come i rappresentanti delle forse dell'ordine e i componenti della giunta comunale. Al mattino si esce di casa per ritornaci. «Abbiamo voluto celebrare questa giornata con i bambini della scuola primaria perchè è giusto che anche loro siano sensibilizzati di fronte a certi temi, loro che sono i nostri cittadini di domani - commenta la Sindaca -. Qui in piazza Caduti sul lavoro oggi non solo il significato simbolico di questo monumento ma anche un contributo sostanziale a favore delle ragioni del comitato "12 giugno"».