Vita di città
«Troppa gente in giro, è incoscienza pura»: lo sfogo di una cittadina sul mancato rispetto dell'ordinanza
«Atteggiamento discriminatorio per chi ha dovuto chiudere in virtù di un'ordinanza che agevola i più fortunati», ci scrive la lettrice
Andria - lunedì 16 marzo 2020
«Andria, domenica 15 marzo: la città sembra assorta in un silenzio quasi apocalittico perché la gente ha paura e rispetta l'ordinanza. Sembra, perché in realtà la città è piena di auto che circolano con più persone nell'abitacolo, senza distanze di sicurezza, ma hanno la mascherina. Chi oggi fa la spesa, chi non rinuncia ad andare a fare benzina per la solita chiacchierata con gli amici e farsi il caffè». E' lo sfogo di una nostra lettrice, che si dichiara disgustata dal comportamento di molte persone che non rispettano l'ordinanza di restare in casa: anche ieri mattina, troppa gente in giro.
«Tutto questo è incoscienza pura ed è un atteggiamento discriminatorio per chi ha dovuto chiudere in virtù di un'ordinanza che agevola i più fortunati. Non è giusto che abbiano chiuso bar, ristoranti e pizzerie quando ai distributori di benzina si assiste ad assembramenti di gente che ignorano le direttive pensando di farla in barba al coronavirus. Non è giusto che un povero anziano debba fare la fila per la spesa e tanti incoscienti stiano raggruppati incuranti del pericolo cui andiamo incontro, mettendo a rischio non solo la propria salute, ma anche quella dei propri familiari.
Io dico allo Stato che il benzinaio deve vendere solo benzina, il tabaccaio solo sigarette, il panificio solo pane: per giustizia nei confronti di chi ha dovuto chiudere e non può assicurarsi altre entrate, a vantaggio di chi invece è aperto perché indispensabile ma non per pizza, panzerotti, dolci, caffè e cornetti vari. Alle Forze dell'Ordine dico di intervenire in maniera forte e incisiva perché altrimenti finiremo peggio di Codogno».
«Tutto questo è incoscienza pura ed è un atteggiamento discriminatorio per chi ha dovuto chiudere in virtù di un'ordinanza che agevola i più fortunati. Non è giusto che abbiano chiuso bar, ristoranti e pizzerie quando ai distributori di benzina si assiste ad assembramenti di gente che ignorano le direttive pensando di farla in barba al coronavirus. Non è giusto che un povero anziano debba fare la fila per la spesa e tanti incoscienti stiano raggruppati incuranti del pericolo cui andiamo incontro, mettendo a rischio non solo la propria salute, ma anche quella dei propri familiari.
Io dico allo Stato che il benzinaio deve vendere solo benzina, il tabaccaio solo sigarette, il panificio solo pane: per giustizia nei confronti di chi ha dovuto chiudere e non può assicurarsi altre entrate, a vantaggio di chi invece è aperto perché indispensabile ma non per pizza, panzerotti, dolci, caffè e cornetti vari. Alle Forze dell'Ordine dico di intervenire in maniera forte e incisiva perché altrimenti finiremo peggio di Codogno».