Vita di città
Troppa gente in giro ad Andria il sabato sera, il sindaco Bruno: «Una città viva come se nulla fosse»
Il Primo Cittadino nel consueto video notturno ai cittadini: «Si registra ancora un alto senso di irriverenza e inciviltà»
Andria - domenica 8 novembre 2020
11.15
Pare che un Dpcm non basti, la chiusura di parchi e strade non basti, il richiamo al senso di responsabilità non basti. Sembra che non basti nulla in questo periodo di emergenza sanitaria per scoraggiare gli assembramenti che ancora si registrano ad Andria, in particolare ieri sera: il sindaco Giovanna Bruno sottolinea con profondo dispiacere questa situazione nel consueto video notturno rivolto ai cittadini: «Sono desolata e mortificata per un alto senso di irriverenza e inciviltà: oggi (ieri, sabato 7 novembre, ndr) la città era piena come se nulla fosse. E' veramente mortificante vedere la città come se fosse un qualunque sabato autunnale, nonostante le pattuglie in giro, le sanzioni, le opere di sensibilizzazione, parchi e luoghi di ritrovo chiusi. Code di persone ai supermercati, ai bar e ad altre attività commerciali, periferie come San Valentino e San Giuseppe Artigiano prese di mira perchè meno soggette ai controlli, per non parlare della zona Monumento ai Caduti dove ci sono ancora tanti ragazzi nei paraggi. Una città viva come se nulla fosse».
Per di più, a un diffuso comportamento irresponsabile si aggiungono «le lamentele sulle misure del Governo centrale e dei governi locali. Ognuno ha le sue esigenze personali ma è proprio questo che deve cambiare nella visione di comunità: bisogna fare delle scelte che guardino all'interesse di un'intera città e non del singolo individuo, ma di questo mi assumo la responsabilità perchè quando si fanno delle scelte bisogna contemperare le esigenze collettive e non i particolarismi. Le scelte dei governanti stanno cercando di salvaguardare il più possibile un'emergenza che non è solo sanitaria ma anche sociale ed economica. Se qualcuno pensa di approfittarne in barba a tutto e a tutti finchè non si chiuderà tutto, allora sarebbe una sconfitta per la nostra città e l'Italia intera. La democrazia e la libertà si possono esercitare indipendentemente da regole coercitive che impongono determinati comportamenti: il Dpcm consiglia vivamente di non muoversi se non per motivi urgenti. Dobbiamo lottare con questa pochezza, ma non ci scoraggiamo e andiamo avanti».
Per di più, a un diffuso comportamento irresponsabile si aggiungono «le lamentele sulle misure del Governo centrale e dei governi locali. Ognuno ha le sue esigenze personali ma è proprio questo che deve cambiare nella visione di comunità: bisogna fare delle scelte che guardino all'interesse di un'intera città e non del singolo individuo, ma di questo mi assumo la responsabilità perchè quando si fanno delle scelte bisogna contemperare le esigenze collettive e non i particolarismi. Le scelte dei governanti stanno cercando di salvaguardare il più possibile un'emergenza che non è solo sanitaria ma anche sociale ed economica. Se qualcuno pensa di approfittarne in barba a tutto e a tutti finchè non si chiuderà tutto, allora sarebbe una sconfitta per la nostra città e l'Italia intera. La democrazia e la libertà si possono esercitare indipendentemente da regole coercitive che impongono determinati comportamenti: il Dpcm consiglia vivamente di non muoversi se non per motivi urgenti. Dobbiamo lottare con questa pochezza, ma non ci scoraggiamo e andiamo avanti».