Vita di città
Tribuna coperta dello stadio "Degli Ulivi": trent'anni fa la costruzione per la C2
Struttura in acciaio realizzata nel 1984 in soli 90 giorni ed al costo di 359 milioni di lire
Andria - lunedì 25 agosto 2014
15.43
Un angolo di amarcord per celebrare un'opera pubblica ormai consolidata nel panorama cittadino, ma che ben trent'anni fa, fu piuttosto avenieristica. Si tratta della copertura della tribuna dello stadio "Comunale" denominato in seguito "Degli Ulivi" di Andria. Nel 1984, infatti, la Fidelis Andria guidata dalla famiglia Asseliti, dopo un vittorioso campionato di serie D, permise il raggiungimento della prima storica annata nel calcio professionistico con la C2 di calcio. Il "Comunale" non aveva né curve, né manto erboso e tantomeno l'impianto di illuminazione per gare in notturna. Aveva solo quattro spezzoni di gradinata: due lato tribuna e due lato distinti. L'Amministrazione Comunale dell'epoca, decise un primo ammodernamento dello stadio cittadino con la realizzazione della copertura della tribuna attraverso un bando d'appalto dei lavori.
Vinse lo Studio Tecnico Nicolamarino di Andria guidato dal compianto ingegnere Vincenzo Nicolamarino. L'idea progettuale fu molto semplice ma allo stesso tempo geniale: si immaginò una struttura in acciaio "a bilanciere" che, poggiando sul muro perimetrale dello stadio, equilibrava il considerevole sbalzo interno di ben 18 metri della copertura, con un tirante esterno che, invece, di avere alla base una ingombrante ed antiestetica zavorra in cemento armato, fosse collegato a quattro pali profondi dieci metri ciascuno, scavati nella roccia sottostante. L'intera copertura, della superficie di ben 2.000 metri quadrati, fu sostenuta pertanto da soli sedici di questi bilancieri, che da allora caratterizzano il prospetto principale del "Degli Ulivi".
L'opera, costò 359 milioni di lire fu interamente realizzata da maestranze ed aziende andriesi che eseguirono i lavori in soli 90 giorni. L'opera, nonostante l'estate, vide l'inizio dei lavori il 21 luglio ed in tempi perfetti con le scadenze contrattuali, furono conclusi e consegnati già collaudati, il giorno 19 ottobre 1984, data della prima gara interna del calcio andriese fra i professionisti della C2: Fidelis Andria contro Martina Franca. Dalla forma arditamente slanciata e leggera, questo tipo di copertura fu in seguito presa ad esempio e replicata in molti impianti sportivi italiani, fra cui lo Stadio "Dall'Ara" di Bologna. Trent'anni dopo la struttura resta ben salda al suo posto testimone silenziosa di tante gesta sportive all'interno dello Stadio "Degli Ulivi" di Andria.
La memoria torna a vivere anche grazie alle foto e ad alcuni accenni storici forniti da Francesco Nicolamarino.
Vinse lo Studio Tecnico Nicolamarino di Andria guidato dal compianto ingegnere Vincenzo Nicolamarino. L'idea progettuale fu molto semplice ma allo stesso tempo geniale: si immaginò una struttura in acciaio "a bilanciere" che, poggiando sul muro perimetrale dello stadio, equilibrava il considerevole sbalzo interno di ben 18 metri della copertura, con un tirante esterno che, invece, di avere alla base una ingombrante ed antiestetica zavorra in cemento armato, fosse collegato a quattro pali profondi dieci metri ciascuno, scavati nella roccia sottostante. L'intera copertura, della superficie di ben 2.000 metri quadrati, fu sostenuta pertanto da soli sedici di questi bilancieri, che da allora caratterizzano il prospetto principale del "Degli Ulivi".
L'opera, costò 359 milioni di lire fu interamente realizzata da maestranze ed aziende andriesi che eseguirono i lavori in soli 90 giorni. L'opera, nonostante l'estate, vide l'inizio dei lavori il 21 luglio ed in tempi perfetti con le scadenze contrattuali, furono conclusi e consegnati già collaudati, il giorno 19 ottobre 1984, data della prima gara interna del calcio andriese fra i professionisti della C2: Fidelis Andria contro Martina Franca. Dalla forma arditamente slanciata e leggera, questo tipo di copertura fu in seguito presa ad esempio e replicata in molti impianti sportivi italiani, fra cui lo Stadio "Dall'Ara" di Bologna. Trent'anni dopo la struttura resta ben salda al suo posto testimone silenziosa di tante gesta sportive all'interno dello Stadio "Degli Ulivi" di Andria.
La memoria torna a vivere anche grazie alle foto e ad alcuni accenni storici forniti da Francesco Nicolamarino.