Attualità
Tre giorni di protesta dei fruttivendoli andriesi: disertato il Mercato generale ortofrutticolo
Questa mattina poche contrattazioni all'interno della struttura commerciale di via Barletta
Andria - lunedì 17 giugno 2019
11.11
E' scattata silenziosa la protesta dei fruttivendoli di Andria contro il caro tariffe deciso dall'amministrazione Giorgino lo scorso anno ed attuate dal Commissario prefettizio Tufariello.
Di buon ora, da oggi lunedì 17 giugno e sino a mercoledì, i fruttivendoli di Andria, aderenti a Confesercenti e Confcommercio, hanno deciso di protestare in modo civile, non entrando più per l'approvvigionamento giornaliero al mercato generale ortofrutticolo di via Barletta. Un area mercatale spettrale, desolatamente vuota quella che si è palesata agli occhi dei pochi avventori che si sono presentati. Ma attenzione, la protesta è indirizzata solo contro il Comune di Andria. I fruttivendoli infatti non chiuderanno le loro attività commerciali ma si riforniranno altrove, ovvero nei molti magazzini privati o al vicino e più fornito mercato ortofrutticolo di Molfetta, anche se in queste ore si stanno verificando delle contrattazioni anche in strutture private di vendita presenti a Barletta e Corato.
Le associazioni di categoria chiedono molto semplicemente rapidità di decisione ed una soluzione che impatti il meno possibile sui fruttivendoli e di conseguenza su decine di posti di lavoro che ruotano attorno al Mercato Ortofrutticolo di Andria.
Il serio pericolo è adesso quello di rischiare di veder soccombere lentamente, ma inesorabilmente il mercato ortofrutticolo di via Barletta, già seriamente compromesso per la vetustà dell'impianto e la sua presenza nel centro cittadino.
Un rischio grave, dalle ricadute inimmaginabili, se si tiene conto che la filiera dell'ortofrutta, ad Andria da lavoro a centinaia e centinaia di dipendenti, molte le piccole imprese, spesso familiari, che così rischierebbero inesorabilmente di soccombere, nel silenzio generale della classe politica cittadina.
Di buon ora, da oggi lunedì 17 giugno e sino a mercoledì, i fruttivendoli di Andria, aderenti a Confesercenti e Confcommercio, hanno deciso di protestare in modo civile, non entrando più per l'approvvigionamento giornaliero al mercato generale ortofrutticolo di via Barletta. Un area mercatale spettrale, desolatamente vuota quella che si è palesata agli occhi dei pochi avventori che si sono presentati. Ma attenzione, la protesta è indirizzata solo contro il Comune di Andria. I fruttivendoli infatti non chiuderanno le loro attività commerciali ma si riforniranno altrove, ovvero nei molti magazzini privati o al vicino e più fornito mercato ortofrutticolo di Molfetta, anche se in queste ore si stanno verificando delle contrattazioni anche in strutture private di vendita presenti a Barletta e Corato.
Le associazioni di categoria chiedono molto semplicemente rapidità di decisione ed una soluzione che impatti il meno possibile sui fruttivendoli e di conseguenza su decine di posti di lavoro che ruotano attorno al Mercato Ortofrutticolo di Andria.
Il serio pericolo è adesso quello di rischiare di veder soccombere lentamente, ma inesorabilmente il mercato ortofrutticolo di via Barletta, già seriamente compromesso per la vetustà dell'impianto e la sua presenza nel centro cittadino.
Un rischio grave, dalle ricadute inimmaginabili, se si tiene conto che la filiera dell'ortofrutta, ad Andria da lavoro a centinaia e centinaia di dipendenti, molte le piccole imprese, spesso familiari, che così rischierebbero inesorabilmente di soccombere, nel silenzio generale della classe politica cittadina.