Politica
Trattamento di fine mandato, Faraone e Sgarra: «Uno scempio votato anche da qualcuno dei nostri»
Nota delle consigliere comunali del Movimento 5 Stelle di Andria
Andria - lunedì 20 settembre 2021
11.18
«Al nostro consigliere comunale del M5S, che fa sfoggio fotografico del suo attuale rapporto con il Presidente Emiliano, il quale gli ha conferito un incarico di consulenza alla Regione Puglia, non staremo qui a rammentargli le sue pubbliche posizioni, in passato tutte negative, relative al citato Presidente della Regione Puglia, nè a fargli notare alcune situazioni disastrose, ancora oggi, esistenti nell'ambito regionale dei trasporti, della sanità, dei rifiuti, poiché supponiamo che ormai sia troppo impegnato a partecipare a pubblici incontri del PD sul PNRR, per notare quello che succede quotidianamente.
Ma qualche riflessione/quesito vorremmo farla/o comunque: si è accorto che in regione intendono votare sostanzialmente la conferma della reintroduzione del trattamento di fine rapporto, con tanto di retroattività dal 2013, con una trattenuta di solo il 2%? Ritiene che, ai politici regionali che complessivamente percepiscono già una somma non lontana dai 10mila euro al mese, fosse giusto dare altri soldi, in questo periodo di grande difficoltà economica per tanti cittadini? Ha saputo, come ha riportato il Corriere del Mezzogiorno, che il trattamento di fine mandato così come frettolosamente approvato a luglio da tutti i partiti in regione, poteva causare un taglio del 80% dei trasferimenti erariali dallo Stato alla Regione Puglia in diversi settori, così come previsto da una norma dell'era Monti? E delle formali osservazioni (in negativo) pervenute addirittura dal Governo?
Certo, ora ovviamente si porrà rimedio a questo possibile "bagno di sangue" di svariati milioni di euro per i cittadini pugliesi, ma ci sorprende che un esperto non se ne sia accorto. Inoltre, il nuovo testo di legge sul trattamento di fine mandato che attualmente pare stia tornando in consiglio regionale sembra difforme, nei contenuti, da quanto concordato con il Presidente Conte e pubblicizzato tramite organi di informazione. Come mai? Qualche malpensante, ma non noi, potrebbe dire che "Parigi val bene una messa".
In ogni caso oggi più che mai, la nostra presenza nel Movimento è determinante, poiché dobbiamo evidenziare ai cittadini che questo scempio è stato votato e voluto da tutti i partiti, tutti nessuno escluso compreso purtroppo qualcuno dei nostri, e noi siamo gli unici che hanno il coraggio di dirlo. Quindi oggi più che mai servono in politica persone coerenti e chiare, persone che fanno quello che hanno promesso e non hanno paura di dire la verità, senza farsi "abbagliare" da TFM o da incarichi. Tutti gli altri, cari cittadini, alla prima occasione vanno mandati a casa». La nota è a firma delle consigliere comunali di Andria del Movimento 5 Stelle, Doriana Faraone e Nunzia Sgarra, assieme ai colleghi Beppe Basile (Barletta), Maria Angela Carone (Barletta), Antonio Coriolano (Barletta), Enzo Amendolagine (Bisceglie), Vito Branà (Trani).
Ma qualche riflessione/quesito vorremmo farla/o comunque: si è accorto che in regione intendono votare sostanzialmente la conferma della reintroduzione del trattamento di fine rapporto, con tanto di retroattività dal 2013, con una trattenuta di solo il 2%? Ritiene che, ai politici regionali che complessivamente percepiscono già una somma non lontana dai 10mila euro al mese, fosse giusto dare altri soldi, in questo periodo di grande difficoltà economica per tanti cittadini? Ha saputo, come ha riportato il Corriere del Mezzogiorno, che il trattamento di fine mandato così come frettolosamente approvato a luglio da tutti i partiti in regione, poteva causare un taglio del 80% dei trasferimenti erariali dallo Stato alla Regione Puglia in diversi settori, così come previsto da una norma dell'era Monti? E delle formali osservazioni (in negativo) pervenute addirittura dal Governo?
Certo, ora ovviamente si porrà rimedio a questo possibile "bagno di sangue" di svariati milioni di euro per i cittadini pugliesi, ma ci sorprende che un esperto non se ne sia accorto. Inoltre, il nuovo testo di legge sul trattamento di fine mandato che attualmente pare stia tornando in consiglio regionale sembra difforme, nei contenuti, da quanto concordato con il Presidente Conte e pubblicizzato tramite organi di informazione. Come mai? Qualche malpensante, ma non noi, potrebbe dire che "Parigi val bene una messa".
In ogni caso oggi più che mai, la nostra presenza nel Movimento è determinante, poiché dobbiamo evidenziare ai cittadini che questo scempio è stato votato e voluto da tutti i partiti, tutti nessuno escluso compreso purtroppo qualcuno dei nostri, e noi siamo gli unici che hanno il coraggio di dirlo. Quindi oggi più che mai servono in politica persone coerenti e chiare, persone che fanno quello che hanno promesso e non hanno paura di dire la verità, senza farsi "abbagliare" da TFM o da incarichi. Tutti gli altri, cari cittadini, alla prima occasione vanno mandati a casa». La nota è a firma delle consigliere comunali di Andria del Movimento 5 Stelle, Doriana Faraone e Nunzia Sgarra, assieme ai colleghi Beppe Basile (Barletta), Maria Angela Carone (Barletta), Antonio Coriolano (Barletta), Enzo Amendolagine (Bisceglie), Vito Branà (Trani).