Fontana e Castel del Monte
Fontana e Castel del Monte
Cronaca

Soprintendenza dei Beni Architettonici: 103 dipendenti e trasparenza nulla

L'ente gestisce tre Castelli tra Bari e BAT tra cui il Castel del Monte di Andria

Mentre il Governo discute di riforma della Pubblica Amministrazione, di accorpamenti e sforbiciate, tra gli enti su cui potrà arrivare la scure del cambiamento vi è la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici. Per comprenderci l'ente che gestisce direttamente, nella Città di Andria, il Castel del Monte, patrimonio dell'UNESCO. Sopriintendenza che nomina un Direttore del monumento, attualmente l'Arch. Anna Vella, e che raggruppa tre province pugliesi tra cui la BAT, Foggia e Bari. Come si legge sul sito ufficiale dell'ente (www.sbap-ba.beniculturali.it), i compiti istituzionali riguardano la tutela, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio architettonico vincolato di proprietà sia pubblica che privata. In più ha in consegna tre castelli, Castello Svevo di Bari, Castello di Trani e Castel del Monte, per cui assicura la fruizione e la valorizzazione del patrimonio culturale nonché la gestione. Per questi compiti, da dicembre del 2012, la Soprintendenza di Bari ha all'attivo 103 dipendenti.

Proprio pochi giorni fa, la lettera di protesta di un visitatore (Articolo 24 aprile 2014) con la conseguente risposta della Soprintendenza, ha riportato all'attenzione dei media il problema della mancata fruizione del Maniero Federiciano, patrimonio mondiale dal 1996, ai disabili. Il Castel del Monte, infatti, ha ancora immutate le barriere architettoniche sin dal 1200. Fa amaramente sorridere come la Carta dei Servizi redatta nel 2012 e disponibile sul sito dell'ente, parli di uguaglianza e imparzialità con specifica attenzione verso la «rimozione di eventuali inefficienze - è scritto nella Carta dei Servizi - e la promozione di iniziative volte a facilitare l'accesso e la fruizione ai cittadini stranieri, alle persone con disabilità motoria, sensoriale, cognitiva e agli individui svantaggiati dal punto di vista sociale e culturale». Ma soldi non ce ne sono ed i progetti latitano per un monumento che negli ultimi 18 anni è entrato svariate volte nella Top 30 delle bellezze più visitate d'Italia e che dal 2002, anno di inserimento sulle monetine da un cent ed anno di maggior afflusso di visitatori con oltre 220mila presenze, ha incassato una media di 200 mila euro annui dai biglietti di ingresso.

La macchina amministrativa, tuttavia, costa davvero tanto, ma l'unico stipendio (dei 103 dipendenti) rintracciabile sul sito della Soprintendenza è quello dell'Arch. Salvatore Buonomo che percepisce uno stipendio lordo di 78.968,51. Per il resto, nella sezione Trasparenza, Valutazione e Merito, vi sono solo pagine in costruzione con una chiara violazione di legge ed in particolare del Decreto Legislativo del 27 ottobre 2009 che prevede «l'accessibilità totale, anche attraverso lo strumento della pubblicazione sui siti istituzionali delle amministrazioni pubbliche, delle informazioni concernenti ogni aspetto dell'organizzazione, degli indicatori relativi agli andamenti gestionali e all'utilizzo delle risorse per il perseguimento delle funzioni istituzionali, dei risultati dell'attività di misurazione e valutazione svolta dagli organi competenti».

Sul portale istituzionale, quindi, solo due link esterni al Piano Triennale per la Trasparenza (scaduto nel 2013) ed al Piano relativo alle Performance. Per il resto null'altro con personale, incarichi e consulenze, gestione economico-finanziaria, gestione dei pagamenti e buone prassi, pagine tutte in costruzione. Lo stato di attuazione del Programma dovrebbe essere pubblicato, per legge, periodicamente, con cadenza semestrale, in formato aperto e standard, dal Responsabile della trasparenza. L'efficacia delle iniziative, invece, dovrebbe essere continuamente monitorata dall'Organismo Indipendente di Valutazione che è chiamato a comunicare tempestivamente le criticità eventualmente rilevate in corso di esercizio e che è tenuto ad elaborare una relazione annuale al termine del periodo di rilevazione. Però giunti al Castel del Monte, ad accogliervi ci sarà un panorama mozzafiato, un monumento che guarda tutti dall'alto della sua collina da quasi 800 anni, cartelli nulli per l'accoglienza dei turisti, barriere architettoniche ancora perfettamente presenti e nessuna trasparenza.
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