Cronaca
Traffico di stupefacenti, eseguiti ad Andria 8 ordini di carcerazione: in tutto 87 anni di reclusione
Il sodalizio criminale, nel 2015 commercializzava grandi quantità di cocaina e marijuana per un volume d'affari giornaliero di circa 10.000 euro
Andria - giovedì 8 ottobre 2020
14.59
Nella mattinata dell'8 ottobre 2020, i Carabinieri della Compagnia di Andria hanno dato esecuzione a 8 ordini di carcerazione, nei confronti di altrettanti soggetti condannati - in via definitiva - per l'appartenenza a un sodalizio criminale dedito al traffico di sostanze stupefacenti.
I destinatari dei provvedimenti, il 16 ottobre 2015, furono colpiti da una misura cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Bari, dietro richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, all'esito di complesse e articolate indagini svolte, dal 2013 al 2015, proprio dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Andria.
Le passate investigazioni consentirono di documentare l'operatività di un'organizzazione di tipo piramidale, a capo della quale vi era un noto pregiudicato di Andria, Vincenzo Notarpietro che, a sua volta, si avvaleva, quale proprio referente, di Filippo Griner, elemento di spicco della criminalità organizzata andriese, affiliato alla Sacra Corona Unita e attualmente detenuto presso la casa circondariale di Sassari, in regime di cd. "41-bis".
In particolare, il sodalizio era dotato di stabili canali di rifornimento, mediante i quali approvvigionava considerevoli quantitativi di cocaina e marijuana che provvedeva a commercializzare, con rapidità ed efficacia collaudate, in dosi cd. "da strada" destinate ai consumatori delle città di Andria, Trani e Bisceglie, giungendo così a realizzare un volume d'affari giornaliero stimato intorno ai 10.000 €, oggetto di una scrupolosa contabilità.
L'attività svolta consentì di chiarire i diversi ruoli ricoperti dai partecipanti all'associazione: dai veri e propri promotori e organizzatori a chi, invece, si occupava della detenzione dello stupefacente, ovvero, dello spaccio al dettaglio. Ciò è stato reso possibile anche grazie a una puntuale attività di riscontro, operata sul campo con numerosi arresti in flagranza per spaccio e detenzione illecita di significative quantità di droga.
Il quadro probatorio delineato nel 2015 ha così trovato conferma nelle varie fasi di giudizio e le sentenze di condanna sono divenute definitive a seguito di un recente pronunciamento della Suprema Corte di Cassazione. Ai condannati, sono stati comminati, nel complesso, 87 anni di reclusione. Due di loro erano già detenuti nelle strutture penitenziarie di Bari e Sassari, dove continueranno a scontare la pena, mentre altri tre, già ristretti ai domiciliari, saranno associati presso la Casa Circondariale di Trani. L'operazione ha visto coinvolti circa 30 Carabinieri del Comando Provinciale di Bari che hanno proceduto anche alla perquisizione domiciliare degli arrestati.
Infine, con riferimento al solo Filippo Griner, la pena comminata si somma a numerose altre condanne,tra le quali spicca quella per l'omicidio di Michele Tesse, commesso sempre ad Andria il 18 novembre 2002.
I destinatari dei provvedimenti, il 16 ottobre 2015, furono colpiti da una misura cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Bari, dietro richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, all'esito di complesse e articolate indagini svolte, dal 2013 al 2015, proprio dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Andria.
Le passate investigazioni consentirono di documentare l'operatività di un'organizzazione di tipo piramidale, a capo della quale vi era un noto pregiudicato di Andria, Vincenzo Notarpietro che, a sua volta, si avvaleva, quale proprio referente, di Filippo Griner, elemento di spicco della criminalità organizzata andriese, affiliato alla Sacra Corona Unita e attualmente detenuto presso la casa circondariale di Sassari, in regime di cd. "41-bis".
In particolare, il sodalizio era dotato di stabili canali di rifornimento, mediante i quali approvvigionava considerevoli quantitativi di cocaina e marijuana che provvedeva a commercializzare, con rapidità ed efficacia collaudate, in dosi cd. "da strada" destinate ai consumatori delle città di Andria, Trani e Bisceglie, giungendo così a realizzare un volume d'affari giornaliero stimato intorno ai 10.000 €, oggetto di una scrupolosa contabilità.
L'attività svolta consentì di chiarire i diversi ruoli ricoperti dai partecipanti all'associazione: dai veri e propri promotori e organizzatori a chi, invece, si occupava della detenzione dello stupefacente, ovvero, dello spaccio al dettaglio. Ciò è stato reso possibile anche grazie a una puntuale attività di riscontro, operata sul campo con numerosi arresti in flagranza per spaccio e detenzione illecita di significative quantità di droga.
Il quadro probatorio delineato nel 2015 ha così trovato conferma nelle varie fasi di giudizio e le sentenze di condanna sono divenute definitive a seguito di un recente pronunciamento della Suprema Corte di Cassazione. Ai condannati, sono stati comminati, nel complesso, 87 anni di reclusione. Due di loro erano già detenuti nelle strutture penitenziarie di Bari e Sassari, dove continueranno a scontare la pena, mentre altri tre, già ristretti ai domiciliari, saranno associati presso la Casa Circondariale di Trani. L'operazione ha visto coinvolti circa 30 Carabinieri del Comando Provinciale di Bari che hanno proceduto anche alla perquisizione domiciliare degli arrestati.
Infine, con riferimento al solo Filippo Griner, la pena comminata si somma a numerose altre condanne,tra le quali spicca quella per l'omicidio di Michele Tesse, commesso sempre ad Andria il 18 novembre 2002.