Vita di città
Tra centro storico e contrade rurali, Andria ed il suo territorio invasi dai rifiuti
Davanti alla chiesa di San Domenico come in contrada Coppe, esempi di degrado che avviliscono l'intera comunità
Andria - martedì 20 febbraio 2024
15.11
Sono continue e dettagliate, le segnalazioni che giungono in redazione avente tutte lo stesso tema: il degrado che attanaglia la città a causa dell'abbandono dei rifiuti. Scene ormai di vita e costume quotidiano per la nostra città che per tanti cittadini non vogliono esser un'abitudine, ma anzi una inciviltà che va combattuta.
Il centro storico, come ad esempio quel che accade tutti i fine settimana davanti alla chiesa di San Domenico, o le decine e decine di cumuli di immondizia lasciati a marcire, con tutte le conseguenze del caso, in zona Coppe, prolungamento di via Sgarantiello, sono la testimonianza più eclatante di ciò che dobbiamo assistere giornalmente: inciviltà ed in molti casi negligenza o disinteresse.
Inciviltà da parte dei soliti sporcaccioni che non vogliono attenersi alle regole del vivere civile e negligenza o peggio ancora disinteresse di chi dovrebbe provvedere a ripulire, ma anche ad effettuare controlli e quindi sanzionare chi ha deciso ignobilmente, di rendere Andria ed il suo territorio una pattumiera a cielo aperto.
Non se ne può più. Come si fa non voler bene al posto in cui si vive. E' tempo che partano i controlli a tappeto, anche con fototrappole.
Il centro storico, come ad esempio quel che accade tutti i fine settimana davanti alla chiesa di San Domenico, o le decine e decine di cumuli di immondizia lasciati a marcire, con tutte le conseguenze del caso, in zona Coppe, prolungamento di via Sgarantiello, sono la testimonianza più eclatante di ciò che dobbiamo assistere giornalmente: inciviltà ed in molti casi negligenza o disinteresse.
Inciviltà da parte dei soliti sporcaccioni che non vogliono attenersi alle regole del vivere civile e negligenza o peggio ancora disinteresse di chi dovrebbe provvedere a ripulire, ma anche ad effettuare controlli e quindi sanzionare chi ha deciso ignobilmente, di rendere Andria ed il suo territorio una pattumiera a cielo aperto.
Non se ne può più. Come si fa non voler bene al posto in cui si vive. E' tempo che partano i controlli a tappeto, anche con fototrappole.