Cronaca
Terremoto in Ecuador, oltre 500 morti: la testimonianza di Annalisa
Disastro a Mompiche, una famiglia andriese lancia l'appello
Andria - giovedì 21 aprile 2016
10.02
Pochi istanti e la terra ha portato con se oltre 500 persone decedute ed altrettante ferite. L'Ecuador è stato colpito da un violento terremoto di magnitudo 7.8 nella zona costiera centrale, a circa 170 chilometri dalla capitale Quito. Il servizio geologico degli Stati Uniti ha comunicato che il terremoto ha avuto il suo epicentro 27 chilometri a sud-est di Muisne, in una zona turistica di porti di pesca, a una profondità di 19 chilometri. Stato di emergenza ed intere province e città senza elettricità ed acqua.
«Continua a tremare. Oggi (ieri ndr) 6.2. Mompiche è completamente isolata. Niente luce e acqua da sabato. Tutti stanno vivendo nei campi circostanti. Penso che stia scarseggiando il cibo e l'acqua». E' la testimonianza drammatica affidata ad un post di Facebook di Annalisa, andriese, in questi giorni in Ecuador con la sua famiglia. L'appello è quello di aiutare questa popolazione scossa da un sisma che ha portato con se strutture, decessi e tanti feriti, cambiando profondamente il volto di uno degli stati dell'America Latina. Massima allerta anche da parte della Sala Rischi della Farnesina che sta rintracciando tutti i connazionali presenti nel paese. Tra i deceduti dovrebbe esserci un solo italiano ma le notizie sono ancora frammentarie.
La certezza è che Annalisa e la sua famiglia stanno bene anche se resta la paura: «E' passato ancora un giorno. Magnitudo 4.8 alle 16.30 - scrive ancora Annalisa, nei pochi momenti in cui vi è un accesso ad internet - Mompiche continua a vivere nelle campagne. Nel pomeriggio sono arrivati materassi che sono stati distribuiti. Nel villaggio è stata ristabilita l'elettricità. Continua però la paura, che è accompagnata dalle continue scosse e mantiene le persone fuori casa. Si, stare sotto un tetto con la terra e il corpo che vibrano sembra qualcosa difficile da fare. Tanto facile entrare in casa e adesso le gambe tremano. E poi il mare, il mare così vicino fa paura, soprattutto a chi ha vissuto un momento potente e distruttivo come questo. Notte». Annalisa, nella giornata di ieri si è trasferita ad oriente ma a rilanciare la necessità di immediato intervento proprio a Mompiche, un tranquillo villaggio che viveva di pesca e turismo e che oggi non c'è più, è un'alta superstite italiana: «La situazione è davvero critica e la terra continua a tremare - dice Sonia - Ci sono ancora migliaia di dispersi e moltissimi paesi completamente distrutti e isolati. Mompiche, oggi è distrutta. Per fortuna non vi sono morti, ma la situazione è molto critica. Mancano luce e gas e cominciano a scarseggiare acqua e cibo. In centinaia sono stati evacuati e non hanno idea di cosa succederà. Ci sono anziani e bambini che avrebbero bisogno di medici. I soccorsi si stanno concentrando laddove ci sono corpi da recuperare, perciò a Mompiche se la stanno vedendo da soli, ma la situazione potrebbe precipitare a causa di infezioni e mancanza d'acqua. E chissà quanti altri paesi si trovano nelle stesse condizioni».
«Continua a tremare. Oggi (ieri ndr) 6.2. Mompiche è completamente isolata. Niente luce e acqua da sabato. Tutti stanno vivendo nei campi circostanti. Penso che stia scarseggiando il cibo e l'acqua». E' la testimonianza drammatica affidata ad un post di Facebook di Annalisa, andriese, in questi giorni in Ecuador con la sua famiglia. L'appello è quello di aiutare questa popolazione scossa da un sisma che ha portato con se strutture, decessi e tanti feriti, cambiando profondamente il volto di uno degli stati dell'America Latina. Massima allerta anche da parte della Sala Rischi della Farnesina che sta rintracciando tutti i connazionali presenti nel paese. Tra i deceduti dovrebbe esserci un solo italiano ma le notizie sono ancora frammentarie.
La certezza è che Annalisa e la sua famiglia stanno bene anche se resta la paura: «E' passato ancora un giorno. Magnitudo 4.8 alle 16.30 - scrive ancora Annalisa, nei pochi momenti in cui vi è un accesso ad internet - Mompiche continua a vivere nelle campagne. Nel pomeriggio sono arrivati materassi che sono stati distribuiti. Nel villaggio è stata ristabilita l'elettricità. Continua però la paura, che è accompagnata dalle continue scosse e mantiene le persone fuori casa. Si, stare sotto un tetto con la terra e il corpo che vibrano sembra qualcosa difficile da fare. Tanto facile entrare in casa e adesso le gambe tremano. E poi il mare, il mare così vicino fa paura, soprattutto a chi ha vissuto un momento potente e distruttivo come questo. Notte». Annalisa, nella giornata di ieri si è trasferita ad oriente ma a rilanciare la necessità di immediato intervento proprio a Mompiche, un tranquillo villaggio che viveva di pesca e turismo e che oggi non c'è più, è un'alta superstite italiana: «La situazione è davvero critica e la terra continua a tremare - dice Sonia - Ci sono ancora migliaia di dispersi e moltissimi paesi completamente distrutti e isolati. Mompiche, oggi è distrutta. Per fortuna non vi sono morti, ma la situazione è molto critica. Mancano luce e gas e cominciano a scarseggiare acqua e cibo. In centinaia sono stati evacuati e non hanno idea di cosa succederà. Ci sono anziani e bambini che avrebbero bisogno di medici. I soccorsi si stanno concentrando laddove ci sono corpi da recuperare, perciò a Mompiche se la stanno vedendo da soli, ma la situazione potrebbe precipitare a causa di infezioni e mancanza d'acqua. E chissà quanti altri paesi si trovano nelle stesse condizioni».