Scuola e Lavoro
Termosifoni spenti al Nuzzi, Malcangi: "Giorgino latitante"
Il segretario provinciale dei Giovani Democratici parla di una situazione "insostenibile"
Andria - lunedì 18 dicembre 2017
13.45
A poche ore dall'ennesima manifestazione di protesta del Liceo scientifico Nuzzi organizzata per chiedere l'attenzione delle istituzioni sulla questione delle nuove aule e degli allacci alle utenze per la parte nuova della struttura, si registra l'intervento del segretario provinciale dei Giovani Democratici, l'andriese Mirko Malcangi:
«Si è oramai arrivati a dicembre inoltrato e la situazione presente all'interno del liceo scientifico "R.Nuzzi" è diventata insostenibile. Nonostante le continue sollecitazioni, il presidente della provincia BAT, l'avvocato Nicola Giorgino, continua a mostrarsi del tutto indifferente alle pessime condizioni in cui versa l'istituto.
La morosità degli enti provinciali ha portato alla sospensione dei lavori di ampliamento del nostro istituto e all'interruzione della fornitura di gas causando il mancato funzionamento dell'impianto di riscaldamento in parte dell'edificio.
È inconcepibile che 800 studenti vengano privati del loro diritto allo studio e che non venga consentito loro il regolare svolgimento delle lezioni.
La domanda sorge spontanea: gli studenti saranno costretti a svolgere le lezioni al gelo al ritorno anche dalle vacanze natalizie?
Chiediamo ad alta voce che dopo mesi di parole e promesse si passi finalmente ai fatti!», chiosa Mirko Malcangi.
«Si è oramai arrivati a dicembre inoltrato e la situazione presente all'interno del liceo scientifico "R.Nuzzi" è diventata insostenibile. Nonostante le continue sollecitazioni, il presidente della provincia BAT, l'avvocato Nicola Giorgino, continua a mostrarsi del tutto indifferente alle pessime condizioni in cui versa l'istituto.
La morosità degli enti provinciali ha portato alla sospensione dei lavori di ampliamento del nostro istituto e all'interruzione della fornitura di gas causando il mancato funzionamento dell'impianto di riscaldamento in parte dell'edificio.
È inconcepibile che 800 studenti vengano privati del loro diritto allo studio e che non venga consentito loro il regolare svolgimento delle lezioni.
La domanda sorge spontanea: gli studenti saranno costretti a svolgere le lezioni al gelo al ritorno anche dalle vacanze natalizie?
Chiediamo ad alta voce che dopo mesi di parole e promesse si passi finalmente ai fatti!», chiosa Mirko Malcangi.