Teoria Gender, Amati: «Esiste e può diventare una moda»

Cosa è e se esiste la Teoria Gender in un contesto ben preciso e cioè tra famiglia e scuola. Far chiarezza tra questi principi e tra quello che è ormai divenuto un argomento di stretta o strettissima attualità nel panorama della discussione nazionale e locale. L'obiettivo del convegno, svoltosi nella cornice dell'Oratorio Salesiano di Andria ed organizzato da Giuristi per la Vita assieme a diverse associazioni andriesi e con il patrocinio morale del Comune di Andria e della Diocesi andriese, è stato questo nelle intenzioni degli organizzatori e l'ampia partecipazione è stata l'effettivo segno dell'interesse che continua a nascere verso questa tematica. «Questi incontri - ha detto Gianfranco Amati, Presidente nazionale di Giuristi per la Vita - hanno uno scopo informativo, il dato di esperienza che ho maturato in questi due anni in giro per l'Italia, è che sulla cosiddetta teoria Gender ci sia molta confusione. Qualcuno la confonde con l'educazione sessuale a scuola, qualcuno con la parità di genere tra uomo e donna e qualcuno la confonde con l'omosessualità. In realtà nessuna di queste è la Teoria del Gender, è un'idea semplice ma devastante è l'idea per cui uno è maschio o femmina non in base a come è strutturato anatomicamente o biologicamente ma in base a quello che percepisce o come si sente in quel momento. Ed è una condizione che può variare nel tempo e si parla già di Gender Fludity. Non riusciamo ancora a capire la pericolosità di questa cosa. Negli Stati Uniti sta diventando una moda tra gli adolescenti, rischia di arrivare come è arrivato Halloween. Perchè dietro c'è un business e la pericolosità di questa cosa è che dietro c'è un business».

Un silenzio teso ha accolto l'inizio della serata vista anche la presenza di diversi contestatori che, tuttavia, hanno "silenziosamente" mostrato uno striscione all'esterno ed hanno ascoltato le parole degli intervenuti che hanno spaziato su numerosi passaggi della tematica. Nei saluti istituzionali il Primo Cittadino di Andria, Nicola Giorgino, ha chiuso la porta alle polemiche sul patrocinio concesso all'evento ribadendo la necessità di pluralità di informazione. Spazio anche alla posizione della Chiesa ribadita da Mons. Giovanni Massaro, Vicario della Diocesi che ha ricordato come fare chiarezza non significa fare battaglie: «Non significa dividere la società tra buoni o cattivi ma dare giusto significato alle parole evitando ambiguità che generano volutamente solo confusione. Lo stile della chiesa non è mai lo stile di chi vuole attaccare ne di chi desidera difendere. Papa Francesco nel discorso conclusivo sul Sinodo della Famiglia ha ribadito che il compito della Chiesa è quello di annunciare la Misericordia non di lanciare chiaramente scomuniche».

Lo stesso Don Gianni Massaro ha poi ribadito come «lasciarsi interrogare dalla Chiesa, nel caso della Teoria del Gender, significa riconoscere che nasce da giuste e legittime esigenze. La deriva che poi ne ha preso è stata quella di contrapporre il dato naturale al dato culturale. Due poli che sono presenti in ogni essere umano e che non possono essere assolutamente contrapposti e separati. Separare i due dati significa commettere un errore dal punto di vista teorico ma anche generare disastri da un punto di vista pratico. L'intento è proprio quello di fare chiarezza. Nella relazione finale nel sinodo dei Vescovi - ha concluso Don Gianni Massaro - si afferma che Dio ha creato l'essere umano maschio e femmina e li ha creati perchè costituissero un'unica carne e riconoscere questa diversità pur nell'uguaglianza della dignità personale significa senz'altro benedire la creazione operata da Dio».