Eventi e cultura
Tendone Forman: grandi sorprese, in massima riservatezza
Dopo “Obludarium” nel 2009, “Deadtown” non delude le aspettative
Andria - lunedì 4 settembre 2017
10.48
Massima la riservatezza richiesta dai fratelli Forman (Petr e Matej, figli del famoso regista Milos) che, nuovamente giunti dalla Repubblica Ceca sul palco del Festival Castel dei Mondi con "Deadtown", hanno chiesto al pubblico di non scattare fotografie o fare filmati. Perciò, ai nostri lettori non rimane che affidarsi a queste parole e viaggiare di fantasia.
Una volta varcata la soglia della chiacchieratissima struttura in Piazza Catuma, che negli scorsi giorni tanta curiosità aveva destato tra i passanti, il tendone si chiude alle nostre spalle, escludendo agli occhi la realtà, per lasciarci condurre nell'ambiente magico e suggestivo dei fratelli Forman.
Lo spettacolo inizia e, spente le luci, l'impressione è quella di essere in una enorme scatola di giochi, dove la scenografia, come azionata da un grande meccanismo, muta per favorire lo svolgersi della storia che, sullo sfondo di una vicenda ambientata nel Far West, miscela musica, danza, discipline circensi, sketch e sbalorditive proiezioni che simulano un ambiente in 3D.
Se superfluo è confermare la maestria degli artisti della compagnia Forman, di certo va sottolineata la loro grande simpatia, che ha creato un'atmosfera di complicità con il pubblico, riscaldato dalle risate sin dai primi minuti.
Dopo "Obludarium" nel 2009, lo spettacolo considerato da tutti il più bello di tutte le edizioni del Festival, le aspettative erano molto alte, ma anche questa volta i fratelli Forman sono riusciti a stupire e a lasciare negli spettatori il ricordo di un'esperienza magica.
"Deadtown", ieri in scena in prima nazionale in Piazza Catuma alle 21.45, sarà in replica alla stessa ora sino al 7 settembre.
Una volta varcata la soglia della chiacchieratissima struttura in Piazza Catuma, che negli scorsi giorni tanta curiosità aveva destato tra i passanti, il tendone si chiude alle nostre spalle, escludendo agli occhi la realtà, per lasciarci condurre nell'ambiente magico e suggestivo dei fratelli Forman.
Lo spettacolo inizia e, spente le luci, l'impressione è quella di essere in una enorme scatola di giochi, dove la scenografia, come azionata da un grande meccanismo, muta per favorire lo svolgersi della storia che, sullo sfondo di una vicenda ambientata nel Far West, miscela musica, danza, discipline circensi, sketch e sbalorditive proiezioni che simulano un ambiente in 3D.
Se superfluo è confermare la maestria degli artisti della compagnia Forman, di certo va sottolineata la loro grande simpatia, che ha creato un'atmosfera di complicità con il pubblico, riscaldato dalle risate sin dai primi minuti.
Dopo "Obludarium" nel 2009, lo spettacolo considerato da tutti il più bello di tutte le edizioni del Festival, le aspettative erano molto alte, ma anche questa volta i fratelli Forman sono riusciti a stupire e a lasciare negli spettatori il ricordo di un'esperienza magica.
"Deadtown", ieri in scena in prima nazionale in Piazza Catuma alle 21.45, sarà in replica alla stessa ora sino al 7 settembre.