Politica
Teatro Pubblico Pugliese, Marmo: «Un Consorzio vero»
La nota del consigliere regionale di Forza Italia
Andria - mercoledì 4 maggio 2016
10.03
«Il presidente Emiliano rammenti - prima di metter mano al riassetto di Puglia Promozione e all'eventuale accorpamento di Teatro Pubblico Pugliese e Film Commission all'interno della stessa Agenzia - che Teatro Pubblico nacque e si consolidò come Consorzio tra i comuni pugliesi sino a quando, nella seconda legislatura Vendola, con un autentico colpo di mano in Consiglio, la Regione avocò a sé la maggioranza ed il controllo dello stesso, emarginando ed esautorando di fatto la storica partecipazione dei comuni»
Lo dichiara in una nota il consigliere regionale Nino Marmo (FI) sul Teatro Pubblico Pugliese, di cui fa parte, lo ricordiamo anche il Comune di Andria.
«Gli esiti di quella manovra si sono rivelati poco lusinghieri, così come deludenti sono risultate le politiche regionali di promozione dello spettacolo, successivamente sdoppiate, quanto a finanziamenti, tra Film Comission ed appunto Teatro Pubblico. Con evidente dispersione di risorse amministrative ed umane e ricorrenti zone d'ombra sulla gestione dei fondi comunitari. E allora, a nostro parere, sarebbe il caso di fare decisamente marcia indietro, a cominciare proprio da Teatro Pubblico. La Regione rinunci dunque alla quota di maggioranza, mantenga una partecipazione al 20% e si limiti ad un mero ruolo di indirizzo. Così facendo restituirà ai Comuni autonomia e libertà di manovra, oltre ad un ruolo proattivo in materia di spettacolo. Senza contare che così avrebbe ancora un senso continuare a parlare di "Consorzio" Teatro Pubblico Pugliese. Un Consorzio vero»
Lo dichiara in una nota il consigliere regionale Nino Marmo (FI) sul Teatro Pubblico Pugliese, di cui fa parte, lo ricordiamo anche il Comune di Andria.
«Gli esiti di quella manovra si sono rivelati poco lusinghieri, così come deludenti sono risultate le politiche regionali di promozione dello spettacolo, successivamente sdoppiate, quanto a finanziamenti, tra Film Comission ed appunto Teatro Pubblico. Con evidente dispersione di risorse amministrative ed umane e ricorrenti zone d'ombra sulla gestione dei fondi comunitari. E allora, a nostro parere, sarebbe il caso di fare decisamente marcia indietro, a cominciare proprio da Teatro Pubblico. La Regione rinunci dunque alla quota di maggioranza, mantenga una partecipazione al 20% e si limiti ad un mero ruolo di indirizzo. Così facendo restituirà ai Comuni autonomia e libertà di manovra, oltre ad un ruolo proattivo in materia di spettacolo. Senza contare che così avrebbe ancora un senso continuare a parlare di "Consorzio" Teatro Pubblico Pugliese. Un Consorzio vero»