Territorio
Tassa rifiuti, Unimpresa: «Nessun chiarimento sul pagamento della rata Tari»
Il coordinamento della Bat aveva richiesto un incontro presso l'Ufficio Tributi
Andria - sabato 14 novembre 2015
12.26
La scadenza della tassa dei rifiuti per i cittadini andriesi è fissata al 15 novembre e Unimpresa Bat, tramite una nota ufficiale, ha espresso il proprio malcontento e quello dei commercianti per una situazione priva di certezze:
«La scadenza della rata di pagamento della tassa rifiuti, ad Andria, si avvicina ma ancora non si sa come, cosa e quanto si debba pagare dopo le lacune interpretative che l'Ufficio Tributi, di propria iniziativa, quest'anno ha voluto introdurre a carico di talune categorie commerciali come, ad esempio, quelli su aree pubbliche che utilizzano gli automarket per la vendita e somministrazione di alimenti e bevande, volgarmente definiti paninari.
Una situazione incresciosa, molto incresciosa che sta veramente superando tutti i limiti posto che l'Associazione di Categoria, proprio su sollecitazioni, è intervenuta sul "caso" ed immediatamente dopo la divulgazione di una strana quanto anomala informativa da parte di un consigliere sulle piazza e sui mercati, si è attivata per comprendere le ragioni di tale disorientamento. Dopo l'incontro presso l'Ufficio Tributi del comune d Andria e l'alzata di mani da parte del personale di competenza, è stato avviato l'iter suggerito dallo stesso Ufficio quindi la richiesta di incontro congiunto di nuovo con la Dirigente responsabile del Settore Finanze del comune di Andria e la Dirigente del Settore Sviluppo Economico. Richieste di incontro trasmesse via Pec, sollecitate, ma ancora oggi senza alcuna minima forma di riscontro, in palese violazione degli obblighi istituzionali oltre che della buona educazione.
Non si comprendono le ragioni di tale ritardo che rischia ora di ripercuotersi proprio sugli ignari contribuenti di fronte ad una situazione così scottante, ingenerata unicamente dall'Ufficio e dal Settore comunale senza che ve ne fosse, a nostro avviso, alcun motivo tranne che non vi fossero ragione di tipo populistico che non comprendiamo. Il 15 novembre quindi è vicino ed i contribuenti non hanno alcuna certezza e questo è gravissimo specie in un contesto normativo che farebbe della trasparenza e dei buoni rapporti istituzionali un bandiera strappata di un Paese in declino irreversibile come l'Italia e tutti i suoi Organismi ormai da cestinare per inefficienza, sciatteria e incapacità di affrontare le problematiche territoriali, anche le più semplici».
«La scadenza della rata di pagamento della tassa rifiuti, ad Andria, si avvicina ma ancora non si sa come, cosa e quanto si debba pagare dopo le lacune interpretative che l'Ufficio Tributi, di propria iniziativa, quest'anno ha voluto introdurre a carico di talune categorie commerciali come, ad esempio, quelli su aree pubbliche che utilizzano gli automarket per la vendita e somministrazione di alimenti e bevande, volgarmente definiti paninari.
Una situazione incresciosa, molto incresciosa che sta veramente superando tutti i limiti posto che l'Associazione di Categoria, proprio su sollecitazioni, è intervenuta sul "caso" ed immediatamente dopo la divulgazione di una strana quanto anomala informativa da parte di un consigliere sulle piazza e sui mercati, si è attivata per comprendere le ragioni di tale disorientamento. Dopo l'incontro presso l'Ufficio Tributi del comune d Andria e l'alzata di mani da parte del personale di competenza, è stato avviato l'iter suggerito dallo stesso Ufficio quindi la richiesta di incontro congiunto di nuovo con la Dirigente responsabile del Settore Finanze del comune di Andria e la Dirigente del Settore Sviluppo Economico. Richieste di incontro trasmesse via Pec, sollecitate, ma ancora oggi senza alcuna minima forma di riscontro, in palese violazione degli obblighi istituzionali oltre che della buona educazione.
Non si comprendono le ragioni di tale ritardo che rischia ora di ripercuotersi proprio sugli ignari contribuenti di fronte ad una situazione così scottante, ingenerata unicamente dall'Ufficio e dal Settore comunale senza che ve ne fosse, a nostro avviso, alcun motivo tranne che non vi fossero ragione di tipo populistico che non comprendiamo. Il 15 novembre quindi è vicino ed i contribuenti non hanno alcuna certezza e questo è gravissimo specie in un contesto normativo che farebbe della trasparenza e dei buoni rapporti istituzionali un bandiera strappata di un Paese in declino irreversibile come l'Italia e tutti i suoi Organismi ormai da cestinare per inefficienza, sciatteria e incapacità di affrontare le problematiche territoriali, anche le più semplici».