Sport
Taekwondo, dal 1° giugno al via il “Corona Challenge” anche nella Bat
Una gara internazionale che si svolgerà a distanza, per Andria ci saranno le società Power Fitness e Team Ardito
BAT - martedì 12 maggio 2020
Non c'è possibilità di allenarsi in gruppo e partecipare alle gare come collettivo. C'è però, al tempo stesso, tantissima voglia di riassaporare il piacere della competizione agonistica. Ed è per questo motivo e per assecondare le numerose richieste pervenute in sede, che, ai tempi della pandemia, la federazione mondiale di taekwondo Itf ha ideato un evento a distanza, a cui partecipare davanti ad una qualsiasi telecamera e all'interno delle proprie case. La manifestazione si chiama "Corona Challenge" ed è una gara internazionale di taekwondo Itf, naturalmente di forme, che in Italia scatterà il 1 giugno. Tra le nazioni che hanno aderito, intanto, c'è appunto pure la Fitsport. Parteciperanno tutte le società del territorio della Bat: Federico II di Svevia Barletta, Power Fitness Andria, Team Ardito Andria e Canosa, Coreanteam Trinitapoli, Team Pistillo Minervino e Spinazzola, Yul Gok Margherita di Savoia e Team Ricco Barletta.
«Possiamo definirla – ha ammesso il maestro barlettano Ruggiero Lanotte, presidente della Fitsport Italia e vice presidente della federazione europea – la nuova frontiera delle competizioni ai tempi dell'emergenza sanitaria. In attesa di tornare alla vita normale e riprendere le nostre regolari attività sportive, credo sia una bellissima ed innovativa idea, quella lanciata dalla federazione mondiale. Sicuramente è il modo migliore, in questo momento, per offrire nuovi stimoli dal punto di vista agonistico a tutti gli atleti del mondo, reduci da due mesi molto complicati, in cui sono stati costretti a restare in casa, senza condividere con i propri compagni la loro passione e svolgendo soltanto allenamenti in videoconferenza. Il Corona Challenge, almeno, consentirà di gustare nuovamente il piacere della competizione, che era e resta l'essenza di qualsiasi disciplina sportiva».
Per le prove di combattimento, quelle che logicamente regalano le maggiori emozioni, bisognerà ancora pazientare un po' e attendere il ritorno nelle palestre e nei palazzetti dello sport. Spazio, allora, alle forme. Il torneo sarà caratterizzato inizialmente da una fase nazionale. I migliori, poi, si confronteranno con quelli degli altri Paesi. «Le adesioni – ha concluso il master Ruggiero Lanotte – sono state davvero tante ed importanti. Hanno già accettato l'invito della federazione mondiale, infatti, Bulgaria, Russia, Grecia, Scozia, Singapore, Spagna, Inghilterra, Ucraina, Argentina, Brasile, Serbia, Haiti, Estonia, Kazakistan, Bielorussia, Canada, Cina ed Australia. In alcune nazioni, tra l'altro, il Corona Challenge è già cominciato e ha fatto registrare numeri di rilievo. Noi partiremo il 1 giugno e non vediamo l'ora di tornare a divertirci. Ci auguriamo sia il primo passo verso il ritorno, al più presto, alla normalità. E, soprattutto, siamo convinti che in nostri atleti saranno in grado di ben figurare. In questi mesi di lockdown, tra l'altro, non hanno mai smesso di fare attività fisica e si sono allenati, nel limite del possibile, a casa».
«Possiamo definirla – ha ammesso il maestro barlettano Ruggiero Lanotte, presidente della Fitsport Italia e vice presidente della federazione europea – la nuova frontiera delle competizioni ai tempi dell'emergenza sanitaria. In attesa di tornare alla vita normale e riprendere le nostre regolari attività sportive, credo sia una bellissima ed innovativa idea, quella lanciata dalla federazione mondiale. Sicuramente è il modo migliore, in questo momento, per offrire nuovi stimoli dal punto di vista agonistico a tutti gli atleti del mondo, reduci da due mesi molto complicati, in cui sono stati costretti a restare in casa, senza condividere con i propri compagni la loro passione e svolgendo soltanto allenamenti in videoconferenza. Il Corona Challenge, almeno, consentirà di gustare nuovamente il piacere della competizione, che era e resta l'essenza di qualsiasi disciplina sportiva».
Per le prove di combattimento, quelle che logicamente regalano le maggiori emozioni, bisognerà ancora pazientare un po' e attendere il ritorno nelle palestre e nei palazzetti dello sport. Spazio, allora, alle forme. Il torneo sarà caratterizzato inizialmente da una fase nazionale. I migliori, poi, si confronteranno con quelli degli altri Paesi. «Le adesioni – ha concluso il master Ruggiero Lanotte – sono state davvero tante ed importanti. Hanno già accettato l'invito della federazione mondiale, infatti, Bulgaria, Russia, Grecia, Scozia, Singapore, Spagna, Inghilterra, Ucraina, Argentina, Brasile, Serbia, Haiti, Estonia, Kazakistan, Bielorussia, Canada, Cina ed Australia. In alcune nazioni, tra l'altro, il Corona Challenge è già cominciato e ha fatto registrare numeri di rilievo. Noi partiremo il 1 giugno e non vediamo l'ora di tornare a divertirci. Ci auguriamo sia il primo passo verso il ritorno, al più presto, alla normalità. E, soprattutto, siamo convinti che in nostri atleti saranno in grado di ben figurare. In questi mesi di lockdown, tra l'altro, non hanno mai smesso di fare attività fisica e si sono allenati, nel limite del possibile, a casa».