Cronaca
Sventato tentativo di furto di cavi elettrici ad Andria da un impianto di sollevamento AQP
Dopo aver manomesso un sensore antintrusione stavano attendendo di entrare nell'impianto, ma la Vegapol ha mandato all'aria i loro piani
Andria - martedì 19 aprile 2022
Hanno ripetutamente cercato di intrufolarsi all'interno di un impianto di sollevamento dell'Acquedotto Pugliese, presente nella periferia di Andria, ma per fortuna l'attento controllo delle guardie giurate della Vegapol ha mandato all'aria il piano dei malviventi.
Erano alla ricerca dell'oro rosso, cavi elettrici e quadri di controllo ricchi di rame, i predoni che intorno alle 21.40 di domenica 17 aprile hanno cercato di depredare questo impianto dell'AQP. Intorno a quell'ora è giunto infatti alla centrale operativa della Vegapol, una prima segnalazione di allarme seguita da altre. Sul posto sono quindi giunte alcune pattuglie dell'istituto di vigilanza che hanno eseguito i previsti controlli, che all'esito risultavano tutti regolari.
Verso le ore 22,00 si sono verificati degli altri allarmi ed anche in questo caso immediato è stato l'arrivo delle pattuglie della Vegapol. Ad altro, puntuale controllo della struttura, i vigilanti questa volta riscontravano un filo tagliato ad un sensore antintrusione esterno, un lucchetto tagliato ad un portone di accesso ad un capannone ed un altro lucchetto, di altro portone, segato ma lasciato nella sua sede.
I predoni avevano quindi colpito ma pur avendo messo in atto un' opportuna messinscena, venivano scoperti. Immediatamente dalla sala operativa della Vegapol partiva la richiesta di intervento ai centralini di Polizia di Stato e Carabinieri di quanto stava accadendo.
Dal successivo ed accurato controllo interno della struttura dell'AQP, oltre alla manomissione del sistema antintrusione reso inutilizzabile, non emergeva nulla di anomalo e nulla era stato per fortuna asportato.
Per impedire il ritorno dei malfattori, l'impianto veniva piantonato dalle guardie giurate fino al giorno dopo, quando tecnici dell'AQP giunti sul posto hanno riparato e riattivato l'impianto antintrusione.
Erano alla ricerca dell'oro rosso, cavi elettrici e quadri di controllo ricchi di rame, i predoni che intorno alle 21.40 di domenica 17 aprile hanno cercato di depredare questo impianto dell'AQP. Intorno a quell'ora è giunto infatti alla centrale operativa della Vegapol, una prima segnalazione di allarme seguita da altre. Sul posto sono quindi giunte alcune pattuglie dell'istituto di vigilanza che hanno eseguito i previsti controlli, che all'esito risultavano tutti regolari.
Verso le ore 22,00 si sono verificati degli altri allarmi ed anche in questo caso immediato è stato l'arrivo delle pattuglie della Vegapol. Ad altro, puntuale controllo della struttura, i vigilanti questa volta riscontravano un filo tagliato ad un sensore antintrusione esterno, un lucchetto tagliato ad un portone di accesso ad un capannone ed un altro lucchetto, di altro portone, segato ma lasciato nella sua sede.
I predoni avevano quindi colpito ma pur avendo messo in atto un' opportuna messinscena, venivano scoperti. Immediatamente dalla sala operativa della Vegapol partiva la richiesta di intervento ai centralini di Polizia di Stato e Carabinieri di quanto stava accadendo.
Dal successivo ed accurato controllo interno della struttura dell'AQP, oltre alla manomissione del sistema antintrusione reso inutilizzabile, non emergeva nulla di anomalo e nulla era stato per fortuna asportato.
Per impedire il ritorno dei malfattori, l'impianto veniva piantonato dalle guardie giurate fino al giorno dopo, quando tecnici dell'AQP giunti sul posto hanno riparato e riattivato l'impianto antintrusione.