Cronaca
Sulle proteste intervengono il sindaco di Andria e le minoranze
Giorgino: «Legittimo protestare; Andria non deve cedere alle intimidazioni»
Andria - martedì 10 dicembre 2013
15.29
Con una nota, il sindaco di Andria, Nicola Giorgino, interviene sulle manifestazioni che da ieri coinvolgono la Città di Andria. Eccone il testo integrale.
«A fronte di una protesta che ha alla base motivazioni condivisibili, legate ad un forte disagio sociale più volte denunciato in tutte le sedi ed incentrate sul contrasto ai poteri forti, all'Europa dei tecnocrati e ad un governo che poco sta facendo per la ripresa economica, la città di Andria non può in alcun modo accettare prevaricazioni, violenze, intimidazioni e manifestazioni non autorizzate. A questo disagio va data una rapida e convincente risposta anche cominciando a rivedere quei parametri economici imposti dall'Unione Europea ed abbassando la pressione fiscale.
Come Sindaco, parlando a nome della città e di tutta l'Amministrazione Comunale, invito la maggioranza silenziosa dei cittadini a non cedere ad atteggiamenti che nulla hanno a che fare con proteste civili. Invito, al contempo, le forze dell'ordine a presidiare il territorio cittadino, pur consapevoli dell'enorme sforzo al quale stanno andando incontro per preservare la sicurezza. Così come esprimo tutta la mia vicinanza a quei commercianti che non sono stati in grado di poter aprire le loro attività. E' intollerabile tutto ciò, ovviamente senza dimenticare che tutti sono liberi di manifestare ed aderire a scioperi e manifestazioni autorizzate. Le forze politiche stanno mostrando maturità e le invito, anche laddove si condividono i motivi delle proteste in atto nel territorio nazionale, a non cedere a prevaricazioni e violenze.
Andria, ribadisco, nella legittimità di proteste e scioperi, non può e non deve cedere ad intimidazioni e non può e non deve essere in balia di facinorosi che nulla, e ripeto nulla, hanno a che fare con il pacifico diritto di manifestare per rivendicare politiche di crescita, sviluppo ed occupazione».
«A fronte di una protesta che ha alla base motivazioni condivisibili, legate ad un forte disagio sociale più volte denunciato in tutte le sedi ed incentrate sul contrasto ai poteri forti, all'Europa dei tecnocrati e ad un governo che poco sta facendo per la ripresa economica, la città di Andria non può in alcun modo accettare prevaricazioni, violenze, intimidazioni e manifestazioni non autorizzate. A questo disagio va data una rapida e convincente risposta anche cominciando a rivedere quei parametri economici imposti dall'Unione Europea ed abbassando la pressione fiscale.
Come Sindaco, parlando a nome della città e di tutta l'Amministrazione Comunale, invito la maggioranza silenziosa dei cittadini a non cedere ad atteggiamenti che nulla hanno a che fare con proteste civili. Invito, al contempo, le forze dell'ordine a presidiare il territorio cittadino, pur consapevoli dell'enorme sforzo al quale stanno andando incontro per preservare la sicurezza. Così come esprimo tutta la mia vicinanza a quei commercianti che non sono stati in grado di poter aprire le loro attività. E' intollerabile tutto ciò, ovviamente senza dimenticare che tutti sono liberi di manifestare ed aderire a scioperi e manifestazioni autorizzate. Le forze politiche stanno mostrando maturità e le invito, anche laddove si condividono i motivi delle proteste in atto nel territorio nazionale, a non cedere a prevaricazioni e violenze.
Andria, ribadisco, nella legittimità di proteste e scioperi, non può e non deve cedere ad intimidazioni e non può e non deve essere in balia di facinorosi che nulla, e ripeto nulla, hanno a che fare con il pacifico diritto di manifestare per rivendicare politiche di crescita, sviluppo ed occupazione».