Cronaca
Studenti dell'UDS: si torna in piazza con in mente il futuro
Catapano: «No alla scuola con i privati che immagina Renzi»
Andria - venerdì 10 ottobre 2014
16.37
E' una scuola lontana dal futuro e lontana dai bisogni degli studenti. E' questa la principale motivazione che ha spinto centinaia di studenti di Unione degli Studenti e Studenti Medi, a riversarsi nelle piazze italiane e nelle due principali piazze della BAT, per dire il proprio convinto No alla #BuonaScuola immaginata dal Premier Renzi. Tutti in piazza ad Andria e Barletta il 10 ottobre per rilanciare la necessità di non aprire la scuola pubblica ai privati: «Non rimarremo spettatori passivi mentre si riforma la scuola e il mercato del lavoro contro i nostri bisogni e i nostri desideri - ha detto Michele Catapano, responsabile dell'Unione degli Studenti di Andria - la Buona Scuola di Renzi è una scuola che apre le porte agli interessi delle imprese, che dà più poteri ai presidi, che valuta e punisce docenti, studenti e scuole. La riforma Giannino punta a classificare la scuola come un posto puramente meritocratico mentre la scuola deve essere un'insieme di opportunità per tutti. Il Jobs Act è un'altra riforma sbagliata di questo Governo che lascerà noi ragazzi in un mondo lavorativo ancora più precario e che noi non vogliamo».
"La vera Buona Scuola è pubblica", questo e tanti altri gli striscioni portati in corteo dai ragazzi delle scuole secondarie superiori che hanno radunato le tantissime motivazioni, anche dei singoli istituti per la protesta: «Ogni scuola porta in piazza la propria protesta - ha detto Michele Catapano - Va meglio l'impiantistica delle sedi scolastiche della BAT ed in particolare nella Città di Andria, di questo dobbiamo dar atto, ma restano i problemi di tipo organizzativo. Alcuni dirigenti scolastici, infatti, stanno attuando un'opera di despotismo che non ci piace e che non possiamo accettare per nessuna ragione al mondo. La nostra scuola, il Liceo Scientifico di Andria, è in piazza anche e soprattutto per questo. Non serve minacciare di togliere le assemblee d'istituto per fermare la nostra protesta».
"La vera Buona Scuola è pubblica", questo e tanti altri gli striscioni portati in corteo dai ragazzi delle scuole secondarie superiori che hanno radunato le tantissime motivazioni, anche dei singoli istituti per la protesta: «Ogni scuola porta in piazza la propria protesta - ha detto Michele Catapano - Va meglio l'impiantistica delle sedi scolastiche della BAT ed in particolare nella Città di Andria, di questo dobbiamo dar atto, ma restano i problemi di tipo organizzativo. Alcuni dirigenti scolastici, infatti, stanno attuando un'opera di despotismo che non ci piace e che non possiamo accettare per nessuna ragione al mondo. La nostra scuola, il Liceo Scientifico di Andria, è in piazza anche e soprattutto per questo. Non serve minacciare di togliere le assemblee d'istituto per fermare la nostra protesta».