Cronaca
Strada provinciale Andria-Trani: al via gli espropri
La Provincia BAT firma le convenzioni con i proprietari del tratto tranese. Il Comune di Trani provvede al versamento della sua quota di un milione di euro
BAT - martedì 4 giugno 2013
9.06
I tempi restano lunghi ma qualcosa si muove: è la storia della triste strada provinciale ormai n. 1 che collega la Città di Andria alla Città di Trani. Due capoluoghi di provincia che da oltre trent'anni attendono un'opera essenziale per la sicurezza stradale e per la velocizzazione di collegamenti e scambi commerciali. Quella strada, infatti, è stata più volte denominata la "strada della morte" e non si contano più le vittime, autisti, passeggeri, motociclisti e pedoni che su quella maledetta provinciale hanno trovato la morte.
L'iter per l'ampliamento della sede viaria e di tutti i lavori annessi e connessi, è in esecuzione da tantissimi anni. Dal momento della costituzione della Provincia BAT, poi, c'è voluto nuovo tempo per il trasferimento di tutto il processo dalla Provincia di Bari che si era arenato sugli espropri dei terreni sui quali ci sarà l'allargamento della provinciale stessa. In particolare, i proprietari dei terreni, hanno presentato memorie nelle quali hanno richiesto in tutte le sedi disponibili una rideterminazione delle somme per la cessione delle proprietà stesse. Tuttavia, il Consiglio Provinciale della BAT ha approvato il 14 febbraio del 2012 lo schema di convenzione tra Provincia, Comuni di Andria e Trani e proprietari. I due comuni, inoltre, sono stati coinvolti in un protocollo d'intesa con la stessa BAT per favorire la rapidità di intervento negli espropri ed uniformare la gestione della procedura. Al Comune di Andria spetta una quota di 3 milioni di euro per eseguire tutti gli espropri, somma impegnata il 20 dicembre del 2012 dal Consiglio Comunale cittadino. Per il Comune di Trani, invece, la somma è pari ad 1 milione di euro e la novità di rilievo di questi giorni è che i soldi sono stati versati nelle casse della Provincia che ora stringe sulla liquidazione delle somme in favore dei proprietari.
In particolare il 7 maggio scorso, lo stesso Comune di Trani ha provveduto al trasferimento della somma incassata dalla tesoreria provinciale. L'iter sembra aver preso una corsia di accelerazione visto la firma di numerose convenzioni tra Provincia e proprietari che hanno accettato la rideterminazione delle somme da vedersi corrispondere per gli espropri vista anche la sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato che per i suoli agricoli e non edificabili occorre fare rifermento al valore di mercato del bene stesso. Dopo la fase degli espropri vi sarà quella della progettazione definitiva: da sistemare c'è ancora la questione "ponte autostradale" e la questione "curva" appena arrivati nella Città di Andria. In ballo vi sono ancora i soldi rivenienti da un finanziamento europeo, ministeriale e regionale che dovrebbe coprire l'intero costo dei lavori da cantierizzare al più presto. Il rischio è perdere i soldi necessari.
L'iter per l'ampliamento della sede viaria e di tutti i lavori annessi e connessi, è in esecuzione da tantissimi anni. Dal momento della costituzione della Provincia BAT, poi, c'è voluto nuovo tempo per il trasferimento di tutto il processo dalla Provincia di Bari che si era arenato sugli espropri dei terreni sui quali ci sarà l'allargamento della provinciale stessa. In particolare, i proprietari dei terreni, hanno presentato memorie nelle quali hanno richiesto in tutte le sedi disponibili una rideterminazione delle somme per la cessione delle proprietà stesse. Tuttavia, il Consiglio Provinciale della BAT ha approvato il 14 febbraio del 2012 lo schema di convenzione tra Provincia, Comuni di Andria e Trani e proprietari. I due comuni, inoltre, sono stati coinvolti in un protocollo d'intesa con la stessa BAT per favorire la rapidità di intervento negli espropri ed uniformare la gestione della procedura. Al Comune di Andria spetta una quota di 3 milioni di euro per eseguire tutti gli espropri, somma impegnata il 20 dicembre del 2012 dal Consiglio Comunale cittadino. Per il Comune di Trani, invece, la somma è pari ad 1 milione di euro e la novità di rilievo di questi giorni è che i soldi sono stati versati nelle casse della Provincia che ora stringe sulla liquidazione delle somme in favore dei proprietari.
In particolare il 7 maggio scorso, lo stesso Comune di Trani ha provveduto al trasferimento della somma incassata dalla tesoreria provinciale. L'iter sembra aver preso una corsia di accelerazione visto la firma di numerose convenzioni tra Provincia e proprietari che hanno accettato la rideterminazione delle somme da vedersi corrispondere per gli espropri vista anche la sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato che per i suoli agricoli e non edificabili occorre fare rifermento al valore di mercato del bene stesso. Dopo la fase degli espropri vi sarà quella della progettazione definitiva: da sistemare c'è ancora la questione "ponte autostradale" e la questione "curva" appena arrivati nella Città di Andria. In ballo vi sono ancora i soldi rivenienti da un finanziamento europeo, ministeriale e regionale che dovrebbe coprire l'intero costo dei lavori da cantierizzare al più presto. Il rischio è perdere i soldi necessari.