Teatro
Storie di anti(mafia): Pippo, Rita e Peppino
L'opera di Michele Palumbo in scena ad Andria
Andria - martedì 18 febbraio 2014
Il Centro di Orientamento "Don Bosco", in collaborazione con il presidio Libera di Andria "Renata Fonte", con il Teatro Sospeso e il Teatro di Puck, presenterà agli studenti delle scuole secondarie di Andria, e non solo, un percorso di teatro didattico itinerante, incentrato sull'origine, sulla storia e sulle manifestazioni del fenomeno mafioso. La prima tappa si è svolta presso l'auditorium del Liceo Scientifico "R. Nuzzi" lo scorso 14 febbraio, seguiranno altre repliche.
Queste le date:
- Istituto Tecnico Industriale "Sen. O. Jannuzzi", il giorno 4 e il giorno 5 marzo alle ore 10:30;
- Istituto I.I.S.S. "G. Colasanto" sabato 8 marzo ore 08:30;
- Auditorium Parrocchia Sant'Andre Apostolo sabato 8 marzo ore 19:00.
Il lavoro, dal titolo Storie di anti(mafia) - Pippo, Rita e Peppino, tratto da un soggetto di Michele Palumbo, docente di storia e filosofia presso il Liceo Scientifico "R. Nuzzi", da lui drammatizzato qualche anno fa e portato in scena dalla classe 5° A della suddetta scuola, è stato ricalibrato dall'attore/regista Antonio Memeo, del Teatro di Puck, e dalla dott.ssa Raffaella Ardito, del Teatro Sospeso, in rapporto al numero dei personaggi ed alla situazione logistica in cui lo spettacolo sarà realizzato. Due saranno infatti i protagonisti, Domenico Tacchio ed Antonio Memeo, che interpretano rispettivamente il ruolo della Mafia e dell'Antimafia, ed un attore/narratore, ancora Antonio Memeo, che opera il raccordo tra i vari episodi.
All'interno del racconto emergeranno le vicende di tre personaggi emblematici: Rita Atria, la ragazza di Partanna suicida dopo la strage mafiosa di Via D'Amelio, in cui il giudice Borsellino, suo protettore e padre putativo, trovò la morte con la sua scorta; (a lei presta la sua voce l'attrice Mariana Di Bari); Pippo Fava e Peppino Impastato, ammazzati dalla cupola di Cosa Nostra per i loro coraggiosi attacchi all'organizzazione criminale condotti rispettivamente sulla rivista I Siciliani e da Radio Aut.
L'intento dell'iniziativa è quello di offrire spunti per un confronto e dibattito con gli studenti su una realtà, quale quella del crimine, che tocca, il contesto cittadino in cui viviamo e la diffusione, anche tra i meno giovani, della cultura della legalità.
Queste le date:
- Istituto Tecnico Industriale "Sen. O. Jannuzzi", il giorno 4 e il giorno 5 marzo alle ore 10:30;
- Istituto I.I.S.S. "G. Colasanto" sabato 8 marzo ore 08:30;
- Auditorium Parrocchia Sant'Andre Apostolo sabato 8 marzo ore 19:00.
Il lavoro, dal titolo Storie di anti(mafia) - Pippo, Rita e Peppino, tratto da un soggetto di Michele Palumbo, docente di storia e filosofia presso il Liceo Scientifico "R. Nuzzi", da lui drammatizzato qualche anno fa e portato in scena dalla classe 5° A della suddetta scuola, è stato ricalibrato dall'attore/regista Antonio Memeo, del Teatro di Puck, e dalla dott.ssa Raffaella Ardito, del Teatro Sospeso, in rapporto al numero dei personaggi ed alla situazione logistica in cui lo spettacolo sarà realizzato. Due saranno infatti i protagonisti, Domenico Tacchio ed Antonio Memeo, che interpretano rispettivamente il ruolo della Mafia e dell'Antimafia, ed un attore/narratore, ancora Antonio Memeo, che opera il raccordo tra i vari episodi.
All'interno del racconto emergeranno le vicende di tre personaggi emblematici: Rita Atria, la ragazza di Partanna suicida dopo la strage mafiosa di Via D'Amelio, in cui il giudice Borsellino, suo protettore e padre putativo, trovò la morte con la sua scorta; (a lei presta la sua voce l'attrice Mariana Di Bari); Pippo Fava e Peppino Impastato, ammazzati dalla cupola di Cosa Nostra per i loro coraggiosi attacchi all'organizzazione criminale condotti rispettivamente sulla rivista I Siciliani e da Radio Aut.
L'intento dell'iniziativa è quello di offrire spunti per un confronto e dibattito con gli studenti su una realtà, quale quella del crimine, che tocca, il contesto cittadino in cui viviamo e la diffusione, anche tra i meno giovani, della cultura della legalità.