Commento
Giornata della Concordia cittadina: ”Stare nella storia della Città con amore”
Riflessioni a cura di Gennaro Piccolo, referente del Centro Igino Giordani di Andria
Andria - giovedì 19 aprile 2018
5.43
"E' il 23 aprile 2002, festa del ritrovamento delle ossa del nostro Patrono San Riccardo. Siamo nel quartiere di San Valentino e sono le ore 18.30".
E' Gennaro Piccolo, referente del Centro Igino Giordani di Andria a ricordarci un evento avvenuto oltre tre lustri fa che riguarda ancora una volta il tema della Fratellanza e della Concordia.
"Il cielo sembra farsi più azzurro e un tramonto bellissimo avvolge volti, case, piante e fiori!
Sono presenti il Sindaco di Andria dott. Vincenzo Caldarone, Monsignor Vescovo Raffaele Calabro, Consiglieri Comunali di maggioranza e opposizione, Autorità militari, Sacerdoti, gente di altri quartieri, un nugolo di giovani. Un canto e una preghiera, composta per la circostanza e denominata "Patto di Concordia", attira l'attenzione di tutti.
Sono le 19.00. Monsignor Vescovo e il Sindaco prendono la parola e aprono la prima "Giornata della Concordia Cittadina" precisando che l'idea di questa Giornata è stata ispirata da una proposta di Chiara Lubich, Fondatrice del Movimento dei Focolari, rivolta nel dicembre del 2000 ai Politici Italiani di un "Patto di Fraternità".
Fatta propria dal Centro Igino Giordani di Andria e subito condivisa da Monsignor Calabro e dall'Amministrazione, la Giornata cade in un momento di forte disunità nella vita politica e civile della nostra Città. In pochi giorni, tra l'altro, lo scoppio di cinque bombe e atti vandalici.
Ma, in che cosa consiste la "Giornata della Concordia Cittadina"?
E qui lasciamo la parola al caro Michele Palumbo che ne colse il significato più profondo e tanto la sostenne e scrisse per tenerla viva nella coscienza dei cittadini: «…Un'iniziativa che, radicandosi, vuole cogliere precisi obiettivi: superare gli steccati spesso ideologici che dividono i cittadini tra loro per una malintesa comprensione politica, per i corporativismi che esasperano la legittima tutela degli interessi individuali, di gruppo o di classe, a detrimento e scapito del bene comune. Compiere opera di discernimento, quartiere per quartiere, in modo da dare voce ai cittadini, a chi non ha voce e permettere a quanti di fatto operano nei vari settori di esprimersi, se lo riterranno opportuno, e di programmare la loro attività in funzione dei reali bisogni della cittadinanza».
Così il Vescovo: «Insisto su un punto-chiave: la Giornata intende ricordare alla Comunità Ecclesiale e all'intera cittadinanza l'obiettivo primario di impegnarsi per il bene comune ed inculcare nei fedeli la ferma convinzione di voler "stare nella storia con amore"». Il 19 marzo 2002 decretò che la "Giornata" si svolgesse ogni 23 Aprile.
La "Giornata" suscitò molto interesse, avvicinò i cittadini alle istituzioni e mise in luce l'urgenza di una politica di Fraternità pur fra tensioni e divisioni.
Così, quartiere per quartiere, la "Giornata" continuò a realizzarsi per diversi anni fino a quando altre iniziative si sostituirono ad essa.
Sta di fatto però, che pur senza manifestazioni esteriori, grazie sempre al caro Michele Palumbo, tale "Giornata" è stata sempre ricordata dal Centro Giordani con articoli o piccole iniziative nel desiderio di continuare a tenerne vivo lo spirito. La "Giornata", in seguito, si realizzò anche a Canosa e Minervino.
E oggi?.... Consapevoli che un concetto come: "Una politica di fraternità è qualcosa di ben più profondo dello stesso concetto di concordia e solidarietà", il Centro Igino Giordani da tempo sta incoraggiando i nostri Amministratori perché sia inserito nello Statuto Comunale un "Patto di Fraternità" con conseguente adesione di Andria all'Associazione Città per la Fraternità, Associazione che attualmente vede presente 140 Comuni. (www.cittaperlafraternita.org)
Da qui l'auspicio che altre associazioni, religiose e civili, sindacato e partiti, raccolgano l'eredità e lo spirito della "Giornata della Concordia Cittadina" e farne momento di verità, serena occasione di dialogo, mettendosi di fronte agli Amministratori sottoponendo loro non solo lamentele diffuse, reali problemi esistenti, ma anche quei segni di speranza, quei semi di "Fraternità" già presenti nella nostra Città, merito non solo di persone credenti, ma anche di donne e uomini di convinzioni diverse.
Gli Amministratori vanno aiutati e spronati a prendere coscienza di queste forze e incoraggiarle!....consapevoli però, che per cogliere autenticamente queste realtà, occorre che anche in Comune, (nelle Regioni, nei Parlamenti) si viva la "Fraternità", all'interno di ciascun gruppo politico, fra i partiti, fra maggioranza e opposizione, fra giunta e consiglio, fra comune e quartieri, comune e categorie sociali. Con precise distinzioni di ruoli ma con una concreta "Fraternità" in atto.
23 aprile 2002 – 23 aprile 2018. E sia "Fraternità"!
E' Gennaro Piccolo, referente del Centro Igino Giordani di Andria a ricordarci un evento avvenuto oltre tre lustri fa che riguarda ancora una volta il tema della Fratellanza e della Concordia.
"Il cielo sembra farsi più azzurro e un tramonto bellissimo avvolge volti, case, piante e fiori!
Sono presenti il Sindaco di Andria dott. Vincenzo Caldarone, Monsignor Vescovo Raffaele Calabro, Consiglieri Comunali di maggioranza e opposizione, Autorità militari, Sacerdoti, gente di altri quartieri, un nugolo di giovani. Un canto e una preghiera, composta per la circostanza e denominata "Patto di Concordia", attira l'attenzione di tutti.
Sono le 19.00. Monsignor Vescovo e il Sindaco prendono la parola e aprono la prima "Giornata della Concordia Cittadina" precisando che l'idea di questa Giornata è stata ispirata da una proposta di Chiara Lubich, Fondatrice del Movimento dei Focolari, rivolta nel dicembre del 2000 ai Politici Italiani di un "Patto di Fraternità".
Fatta propria dal Centro Igino Giordani di Andria e subito condivisa da Monsignor Calabro e dall'Amministrazione, la Giornata cade in un momento di forte disunità nella vita politica e civile della nostra Città. In pochi giorni, tra l'altro, lo scoppio di cinque bombe e atti vandalici.
Ma, in che cosa consiste la "Giornata della Concordia Cittadina"?
E qui lasciamo la parola al caro Michele Palumbo che ne colse il significato più profondo e tanto la sostenne e scrisse per tenerla viva nella coscienza dei cittadini: «…Un'iniziativa che, radicandosi, vuole cogliere precisi obiettivi: superare gli steccati spesso ideologici che dividono i cittadini tra loro per una malintesa comprensione politica, per i corporativismi che esasperano la legittima tutela degli interessi individuali, di gruppo o di classe, a detrimento e scapito del bene comune. Compiere opera di discernimento, quartiere per quartiere, in modo da dare voce ai cittadini, a chi non ha voce e permettere a quanti di fatto operano nei vari settori di esprimersi, se lo riterranno opportuno, e di programmare la loro attività in funzione dei reali bisogni della cittadinanza».
Così il Vescovo: «Insisto su un punto-chiave: la Giornata intende ricordare alla Comunità Ecclesiale e all'intera cittadinanza l'obiettivo primario di impegnarsi per il bene comune ed inculcare nei fedeli la ferma convinzione di voler "stare nella storia con amore"». Il 19 marzo 2002 decretò che la "Giornata" si svolgesse ogni 23 Aprile.
La "Giornata" suscitò molto interesse, avvicinò i cittadini alle istituzioni e mise in luce l'urgenza di una politica di Fraternità pur fra tensioni e divisioni.
Così, quartiere per quartiere, la "Giornata" continuò a realizzarsi per diversi anni fino a quando altre iniziative si sostituirono ad essa.
Sta di fatto però, che pur senza manifestazioni esteriori, grazie sempre al caro Michele Palumbo, tale "Giornata" è stata sempre ricordata dal Centro Giordani con articoli o piccole iniziative nel desiderio di continuare a tenerne vivo lo spirito. La "Giornata", in seguito, si realizzò anche a Canosa e Minervino.
E oggi?.... Consapevoli che un concetto come: "Una politica di fraternità è qualcosa di ben più profondo dello stesso concetto di concordia e solidarietà", il Centro Igino Giordani da tempo sta incoraggiando i nostri Amministratori perché sia inserito nello Statuto Comunale un "Patto di Fraternità" con conseguente adesione di Andria all'Associazione Città per la Fraternità, Associazione che attualmente vede presente 140 Comuni. (www.cittaperlafraternita.org)
Da qui l'auspicio che altre associazioni, religiose e civili, sindacato e partiti, raccolgano l'eredità e lo spirito della "Giornata della Concordia Cittadina" e farne momento di verità, serena occasione di dialogo, mettendosi di fronte agli Amministratori sottoponendo loro non solo lamentele diffuse, reali problemi esistenti, ma anche quei segni di speranza, quei semi di "Fraternità" già presenti nella nostra Città, merito non solo di persone credenti, ma anche di donne e uomini di convinzioni diverse.
Gli Amministratori vanno aiutati e spronati a prendere coscienza di queste forze e incoraggiarle!....consapevoli però, che per cogliere autenticamente queste realtà, occorre che anche in Comune, (nelle Regioni, nei Parlamenti) si viva la "Fraternità", all'interno di ciascun gruppo politico, fra i partiti, fra maggioranza e opposizione, fra giunta e consiglio, fra comune e quartieri, comune e categorie sociali. Con precise distinzioni di ruoli ma con una concreta "Fraternità" in atto.
23 aprile 2002 – 23 aprile 2018. E sia "Fraternità"!