Vita di città
Disponibilità finanziaria del Ministero per la nuova caserma dei Carabinieri
Presente un documento datato 10 novembre 2015
Andria - venerdì 4 marzo 2016
19.23
Nell'ultimo Consiglio Comunale della Città di Andria, diversi hanno sollevato dubbi circa l'effettiva presenza di documentazione attestante la volontà effettiva da parte del Ministero dell'Interno di finanziare il fitto di quella che potrà essere la nuova Caserma dei Carabinieri. Ma il documento che ne attesta la disponibilità finanziaria c'è ed è datato 10 novembre 2015, ha come mittente il Ministero dell'Interno con il Direttore Centrale, ed ha come destinatari la Prefettura di Barletta Andria Trani, il Comando Generale dei Carabinieri di Roma e l'Agenzia del Demanio di Bari. Proprio l'Agenzia del Demanio, infatti, aveva richiesto già dal 2013 la disponibilità dell'ente ad attestare la disponibilità delle risorse finanziarie necessarie per il pagamento del canone di fitto della nuova struttura andriese.
La Caserma che dovrebbe sorgere in via Paganini, è al centro di un progetto privato che ha la necessità di avere una deroga da parte del Comune di Andria per via della zona in cui sarà ubicata, ed è al centro di una querelle politica tra amministrazione ed opposizioni. La struttura prevede non solo la nuova Caserma ma anche alloggi per i militari ed una sistemazione decisamente più dignitosa. Il documento del Ministero dell'Interno, naturalmente, attesta la necessità della successiva autorizzazione a seguito del nulla osta alla stipula che sarà rilasciato dalla competente Agenzia del Demanio.
La Caserma che dovrebbe sorgere in via Paganini, è al centro di un progetto privato che ha la necessità di avere una deroga da parte del Comune di Andria per via della zona in cui sarà ubicata, ed è al centro di una querelle politica tra amministrazione ed opposizioni. La struttura prevede non solo la nuova Caserma ma anche alloggi per i militari ed una sistemazione decisamente più dignitosa. Il documento del Ministero dell'Interno, naturalmente, attesta la necessità della successiva autorizzazione a seguito del nulla osta alla stipula che sarà rilasciato dalla competente Agenzia del Demanio.