Sport
Sport e inclusione: l'Atletica Andria presenta i progetti di baskin per la stagione 2019/2020
La nuova disciplina sbanca anche nelle scuole, con un progetto al 3° Circolo "R. Cotugno" e l'alternanza scuola-lavoro al liceo "C. Troya"
Andria - sabato 29 febbraio 2020
05.00
Sport e inclusione è il binomio vincente del baskin, nuova disciplina sportiva da poco diffusasi nella nostra città ma in grado di riscuotere subito un enorme successo grazie all'associazione sportiva e culturale Atletica Andria, nata nel 1996 grazie a Vincenzo Matera e da sempre impegnata in attività di sensibilizzazione collaborando con diverse associazioni e cooperative. Giovedì 27 febbraio si è svolta nella sala convegni "P. Attimonelli" la presentazione dei progetti inclusivi per la stagione 2019/2020, evento al quale sono intervenuti anche il Delegato Provinciale del CONI, dott. Antonio Rutigliano, e il Delegato Provinciale del Comitato Paralimpico Italiano, dott. Vincenzo Lionetti. Presente anche l'associazione di volontariato "Si può Fare" che collabora con l'Atletica Andria.
Il sodalizio andriese parteciperà al campionato senior di baskin e aderisce all'iniziativa "Sport di Tutti" promossa dal CONI, un modello di intervento sociale che consente l'accesso gratuito alle discipline sportive. Spazio, inoltre, al progetto Baskin Children che abbraccia sport e neurodiversità con il supporto di tutor qualificati: iniziativa che sposa perfettamente la mission dell'Atletica Andria e del baskin, ovvero il coinvolgimento attivo di atleti con disabilità e normodotati. Una tappa importante è la formazione della prima squadra di baskin della città di Andria, creata lo scorso anno (in occasione del primo torneo regionale di questa disciplina sportiva) dall'allenatrice di basket e baskin FIP prof.ssa Elisa Matera, che spiega: «I nostri progetti sportivi riguardano l'attività motoria e l'inclusione nella disciplina del baskin, che vede la partecipazione di atleti normodotati e con disabilità. E' uno sport completo a 360 gradi, anche per il regolamento che prevede l'obbligo di far giocare una o più donne. La città sta rispondendo molto bene a questo sport, soprattutto in ambito scolastico: il baskin è anche un veicolo per promuovere la cultura, non è solo uno sport ma uno stile di vita in cui ci si conosce, si gioca insieme e si condividono gli stessi obiettivi».
L'Atletica Andria parteciperà per il secondo anno al campionato regionale di baskin, al quale prenderanno parte 8 squadre, ma in città l'associazione ha già avviato per la seconda edizione un progetto scolastico intitolato "Baskin Sport insieme... a scuola" presso la scuola primaria del 3° Circolo Didattico "Riccardo Cotugno": 8 sezioni dell'istituto, in orario curriculare, sono impegnate durante l'ora di attività motoria nella pratica di questa disciplina. «Bambini e genitori sono entusiasti di questo progetto, - dichiara la prof.ssa Dora Guarino, Dirigente Scolastico del 3° Circolo "R. Cotugno" - abbiamo anche aderito al progetto "Sport di Tutti" consentendo a tanti ragazzi di svolgere il baskin a scuola. Soprattutto gli alunni con disabilità si sono integrati benissimo e le mamme si sono complimentate: i bambini con autismo hanno giocato con i compagni e si sono sentiti accolti, tornando a casa con tanto entusiasmo. L'inclusione è fondamentale, per questo la scuola deve attivarsi per offrire a tutti le stesse possibilità andando incontro ai bisogni di ognuno». Anche il Liceo Classico "Carlo Troya" ha accolto l'invito di Elisa Matera alla pratica del baskin nella palestra dell'istituto, in orario pomeridiano: «E' un'iniziativa molto valida, auspico che possa potenziarsi ulteriormente, - afferma il prof. Michelangelo Filannino, Dirigente Scolastico del liceo "C. Troya" - alcuni nostri studenti di III-IV anno svolgono alcune ore dell'alternanza scuola-lavoro per capire le metodologie del baskin e prendere parte a questo progetto di integrazione».
Spieghiamo infine cos'è il baskin. Su un campo da basket con canestri modificati si sfidano giocatori con e senza disabilità, uomini e donne, giovani e meno giovani. E' uno sport dinamico e imprevedibile che valorizza il contributo di ogni ragazzo/a che diventa un punto di forza per la squadra: il successo comune dipende da tutti i componenti del gruppo. L'attaccante parte da fondo campo ma, invece di dirigersi verso il canestro avversario come farebbe qualunque giocatore di basket punta verso la metà campo, e consegna la palla nelle mani di un compagno di squadra che lo stava aspettando fermo sotto a un altro canestro. Nel baskin i canestri sono ben sei: oltre a quelli di fondo campo ce ne sono quattro, collocati ad altezze differenti, posti sulla linea di mezzeria e "protetti" da una lunetta dove può stare un solo giocatore, il pivot.
Il sodalizio andriese parteciperà al campionato senior di baskin e aderisce all'iniziativa "Sport di Tutti" promossa dal CONI, un modello di intervento sociale che consente l'accesso gratuito alle discipline sportive. Spazio, inoltre, al progetto Baskin Children che abbraccia sport e neurodiversità con il supporto di tutor qualificati: iniziativa che sposa perfettamente la mission dell'Atletica Andria e del baskin, ovvero il coinvolgimento attivo di atleti con disabilità e normodotati. Una tappa importante è la formazione della prima squadra di baskin della città di Andria, creata lo scorso anno (in occasione del primo torneo regionale di questa disciplina sportiva) dall'allenatrice di basket e baskin FIP prof.ssa Elisa Matera, che spiega: «I nostri progetti sportivi riguardano l'attività motoria e l'inclusione nella disciplina del baskin, che vede la partecipazione di atleti normodotati e con disabilità. E' uno sport completo a 360 gradi, anche per il regolamento che prevede l'obbligo di far giocare una o più donne. La città sta rispondendo molto bene a questo sport, soprattutto in ambito scolastico: il baskin è anche un veicolo per promuovere la cultura, non è solo uno sport ma uno stile di vita in cui ci si conosce, si gioca insieme e si condividono gli stessi obiettivi».
L'Atletica Andria parteciperà per il secondo anno al campionato regionale di baskin, al quale prenderanno parte 8 squadre, ma in città l'associazione ha già avviato per la seconda edizione un progetto scolastico intitolato "Baskin Sport insieme... a scuola" presso la scuola primaria del 3° Circolo Didattico "Riccardo Cotugno": 8 sezioni dell'istituto, in orario curriculare, sono impegnate durante l'ora di attività motoria nella pratica di questa disciplina. «Bambini e genitori sono entusiasti di questo progetto, - dichiara la prof.ssa Dora Guarino, Dirigente Scolastico del 3° Circolo "R. Cotugno" - abbiamo anche aderito al progetto "Sport di Tutti" consentendo a tanti ragazzi di svolgere il baskin a scuola. Soprattutto gli alunni con disabilità si sono integrati benissimo e le mamme si sono complimentate: i bambini con autismo hanno giocato con i compagni e si sono sentiti accolti, tornando a casa con tanto entusiasmo. L'inclusione è fondamentale, per questo la scuola deve attivarsi per offrire a tutti le stesse possibilità andando incontro ai bisogni di ognuno». Anche il Liceo Classico "Carlo Troya" ha accolto l'invito di Elisa Matera alla pratica del baskin nella palestra dell'istituto, in orario pomeridiano: «E' un'iniziativa molto valida, auspico che possa potenziarsi ulteriormente, - afferma il prof. Michelangelo Filannino, Dirigente Scolastico del liceo "C. Troya" - alcuni nostri studenti di III-IV anno svolgono alcune ore dell'alternanza scuola-lavoro per capire le metodologie del baskin e prendere parte a questo progetto di integrazione».
Spieghiamo infine cos'è il baskin. Su un campo da basket con canestri modificati si sfidano giocatori con e senza disabilità, uomini e donne, giovani e meno giovani. E' uno sport dinamico e imprevedibile che valorizza il contributo di ogni ragazzo/a che diventa un punto di forza per la squadra: il successo comune dipende da tutti i componenti del gruppo. L'attaccante parte da fondo campo ma, invece di dirigersi verso il canestro avversario come farebbe qualunque giocatore di basket punta verso la metà campo, e consegna la palla nelle mani di un compagno di squadra che lo stava aspettando fermo sotto a un altro canestro. Nel baskin i canestri sono ben sei: oltre a quelli di fondo campo ce ne sono quattro, collocati ad altezze differenti, posti sulla linea di mezzeria e "protetti" da una lunetta dove può stare un solo giocatore, il pivot.