Eventi e cultura
Spettacoli e monologhi per celebrare l’errore: torna ad Andria il Festival della Disperazione
Ottava edizione della manifestazione culturale, 10 giorni di appuntamenti ad Andria dal 7 al 16 giugno
Andria - venerdì 31 maggio 2024
Spettacoli e monologhi ad Andria per il Festival della Disperazione: si terrà dal 7 al 16 giugno 2024 la rassegna, giunta ormai alla sua VIII edizione, che, con il consueto tono dissacrante e irriverente che caratterizza la manifestazione, celebra il potere trasformativo della disperazione nella letteratura e nella vita moderna. Organizzato dal Circolo dei Lettori, il tema scelto per quest'anno è "Come fai fai, sbagli": il soggetto del festival sarà l'errore in tutte le sue forme e contraddizioni, a partire da quelli che facciamo nel nostro quotidiano fino ad arrivare all'attualità sociale e politica. Una grande attenzione anche per gli spettacoli teatrali di questa edizione. Il palco del Seminario Vescovile infatti ospiterà attori, scrittori, performer e personaggi dello spettacolo come Luca Amorosino e Carlo De Ruggieri, Claudio Morici, llaria Gaspari e Guido Vitiello, Saverio Tommasi, Andrea Cosentino, Mauro Pescio, Ghemon e tante e tanti altri.
A inaugurare la serie di spettacoli del festival i celebri attori Luca Amorosino e Carlo De Ruggieri, che nella serata di venerdì 7 giugno interpreteranno lo spettacolo Un giorno come un altro, scritto e diretto da Giacomo Ciarrapico. Alla vigilia delle elezioni europee una commedia surreale dove Godot, questa volta, è rappresentato dagli italiani chiamati a votare. Una piece che, attraverso un paradosso, mette in evidenza la riduzione della consapevolezza del valore del voto nella democrazia in Italia (Seminario Vescovile, ore 21.30).
Sabato 8 giugno sarà invece la volta dello scrittore e attore teatrale Claudio Morici, che attraverso decine di biografie di scrittori celebri, terrà il monologo La malattia dell'ostrica. Perle di scrittori pazzi che ti salvano la vita. Lo scopo è convincere il figlio di 4 anni, con già delle velleità autoriali, che anche i grandi della letteratura avevano i loro disagi psicologici e i loro lati oscuri, che non vanno tenuti nascosti, ma anzi raccontati alle giovani generazioni per comprendere ancora più a fondo il valore salvifico dei libri (Seminario Vescovile, ore 21.30).
Domenica 9 (ore 20.15, Seminario Vescovile) Claudio Morici tornerà in scena con Suicidi editoriali, uno spettacolo nato dalla preoccupazione per le aspirazioni letterarie del figlio. Dopo aver studiato le biografie degli scrittori Morici conclude che siano tutti disturbati a causa di traumi personali, con alti tassi di suicidio e alcolismo. Decide quindi di proteggere il figlio dal mondo della scrittura, ma alla fine riconosce che, nonostante i tormenti degli autori, i libri sono salvifici per chi soffre.
Martedì 11 giugno alle 20.15 l'autrice Ilaria Gaspari e il professore e saggista Guido Vitiello, racconteranno insieme, fra il serio e il faceto, il "loro" Proust nello spettacolo dialogico Due Cuori e una Recherche. Cosa succede quando in una casa, in pochi metri quadri, una coppia si trova contemporaneamente alle prese con il romanzo dei romanzi? Lasciando riecheggiare le proprie ossessioni, i propri tic, rintracciando i segnali di ricordi mezzi sepolti, ma anche di una versione condivisa, che permette di trovare nomi nuovi alle piccole cose della vita quotidiana, di scherzare e di prendersi in giro, Gaspari e Vitiello proveranno, sul palco del Seminario Vescovile, ad addomesticare il "romanzo-montagna" per eccellenza.
A seguire, alle 21.30, il giornalista e scrittore Saverio Tommasi terrà lo spettacolo Fuoco alle Polveri. Storie di rivoluzionari gentili che ci dicono che il mondo può ancora essere cambiato (di e con Saverio Tommasi regia Simone Rota, produzione Epoché ArtEventi). Attraverso la narrazione dal punto di vista degli "altri" della Storia, che hanno compiuto atti di insubordinazione gentile per opporsi al potere, Tommasi ci dimostrerà che, in tempi bui, le parole possono davvero cambiare il mondo.
Imperdibile l'appuntamento di mercoledì 12 giugno con l'artista Ghemon per uno spettacolo unico: Una cosetta così, il suo nuovo progetto, porta sullo stesso palco musica, stand-up comedy e storytelling. Il cantante si prenderà uno spazio di libertà creativa per dare allo spettatore qualcosa di diverso da quello che già conosce attraverso la sua musica: uno show fatto di condivisione di storie personali da guardare attraverso la lente dell'ironia, canzoni inedite, cover inaspettate e momenti di riflessione più profonda. L'esibizione, scritta anche con l'aiuto di Carmine Del Grosso, vedrà sul palco Giuseppe Seccia alle tastiere e Filippo Cattaneo Ponzoni alla chitarra (ore 21.30, Seminario Vescovile).
Giovedì 13 toccherà invece all'attore, autore, comico e studioso di teatro Andrea Cosentino che ci intratterrà con la performance Rimbambimenti, un ted talk senescente in salsa punk: partendo da una conferenza sul tempo tenuta da un presunto scienziato, da una marionetta affetta da Alzheimer e da un assistente musicista, si arriverà a un concerto/spettacolo volto a dimostrare la dissoluzione e l'entropia dell'universo in linea con le attuali concezioni di tempo e materia della fisica quantistica (ore 21.30, Seminario Vescovile).
L'attore di teatro, cinema e televisione Mauro Pescio terrà venerdì 14 giugno la rappresentazione Non è la storia di un eroe, tratto dal podcast di Rai Play Sound Io ero il Milanese. La storia dell'ex carcerato Lorenzo e della sua rinascita, nata come un podcast, è diventata un vero e proprio caso nel 2022 grazie al passaparola che lo ha portato a conquistare il pubblico sfiorando i 3 milioni di ascolti, e nel 2023 è diventata anche un libro edito da Mondadori: Pescio metterà in scena quello che è diventato ormai un vero progetto crossmediale (ore 21.30, Seminario Vescovile).
Infine, sabato 15 giugno gli autori e attori Niccolò Fettarappa e Lorenzo Guerrieri saliranno sul palco del Seminario Vescovile alle 19.15 con la loro Apocalisse Tascabile: lo spettacolo finalista al Premio Rete Critica 2022, Vincitore del Premio InBox 2021, premiato dalla Giuria del Nolo Fringe Festival 2021 e dalle Giurie Unite Direction Under 30, Italia dei Visionari 2021 e Dominio Pubblico 2020, che esprime la disperazione di una generazione di giovani esclusa e senza prospettive, senza però rinunciare alla possibilità di una speranza finale. Un duo imperdibile che vedremo anche domenica 16 giugno con lo spettacolo a chiusura del festival La sparanoia, Atto unico senza feriti gravi purtroppo. In questo spettacolo Fettarappa e Guerrieri, con cinico surrealismo e dialoghi incisivi, esplorano il disincanto dei giovani addomesticati e la mancanza di prospettive certe, riflettendo sulla morte della Sinistra e l'indifferenza della loro generazione ai soprusi sociali e culturali.
Appuntamento quindi ad Andria per partecipare all'unico festival culturale del nostro Paese che celebra il potere trasformativo e catastrofico della disperazione nella letteratura e nella vita moderna che porta, come ogni anno, nella cittadina pugliese scrittori, attori, giornalisti, musicisti e artisti. Tutto il programma della rassegna sarà disponibile sul sito www.festivaldelladisperazione.it.
Sarà possibile acquistare i biglietti dal 13/05/24 sia su www.festivaldelladisperazione.it che presso la segreteria del Festival sita in via Largo Seminario 18 ad Andria (orari 9:30 - 12:30 / 16:30 - 20:30).
Il Festival è ideato e organizzato dal Circolo dei Lettori di Andria. Si ringrazia per il sostegno la Biblioteca Diocesana San Tommaso D'Aquino, l'Arciconfraternita Immacolata Concezione e i Presidi del Libro e per la collaborazione i partner Cristal Palace Hotel e Collettivo 32.
A inaugurare la serie di spettacoli del festival i celebri attori Luca Amorosino e Carlo De Ruggieri, che nella serata di venerdì 7 giugno interpreteranno lo spettacolo Un giorno come un altro, scritto e diretto da Giacomo Ciarrapico. Alla vigilia delle elezioni europee una commedia surreale dove Godot, questa volta, è rappresentato dagli italiani chiamati a votare. Una piece che, attraverso un paradosso, mette in evidenza la riduzione della consapevolezza del valore del voto nella democrazia in Italia (Seminario Vescovile, ore 21.30).
Sabato 8 giugno sarà invece la volta dello scrittore e attore teatrale Claudio Morici, che attraverso decine di biografie di scrittori celebri, terrà il monologo La malattia dell'ostrica. Perle di scrittori pazzi che ti salvano la vita. Lo scopo è convincere il figlio di 4 anni, con già delle velleità autoriali, che anche i grandi della letteratura avevano i loro disagi psicologici e i loro lati oscuri, che non vanno tenuti nascosti, ma anzi raccontati alle giovani generazioni per comprendere ancora più a fondo il valore salvifico dei libri (Seminario Vescovile, ore 21.30).
Domenica 9 (ore 20.15, Seminario Vescovile) Claudio Morici tornerà in scena con Suicidi editoriali, uno spettacolo nato dalla preoccupazione per le aspirazioni letterarie del figlio. Dopo aver studiato le biografie degli scrittori Morici conclude che siano tutti disturbati a causa di traumi personali, con alti tassi di suicidio e alcolismo. Decide quindi di proteggere il figlio dal mondo della scrittura, ma alla fine riconosce che, nonostante i tormenti degli autori, i libri sono salvifici per chi soffre.
Martedì 11 giugno alle 20.15 l'autrice Ilaria Gaspari e il professore e saggista Guido Vitiello, racconteranno insieme, fra il serio e il faceto, il "loro" Proust nello spettacolo dialogico Due Cuori e una Recherche. Cosa succede quando in una casa, in pochi metri quadri, una coppia si trova contemporaneamente alle prese con il romanzo dei romanzi? Lasciando riecheggiare le proprie ossessioni, i propri tic, rintracciando i segnali di ricordi mezzi sepolti, ma anche di una versione condivisa, che permette di trovare nomi nuovi alle piccole cose della vita quotidiana, di scherzare e di prendersi in giro, Gaspari e Vitiello proveranno, sul palco del Seminario Vescovile, ad addomesticare il "romanzo-montagna" per eccellenza.
A seguire, alle 21.30, il giornalista e scrittore Saverio Tommasi terrà lo spettacolo Fuoco alle Polveri. Storie di rivoluzionari gentili che ci dicono che il mondo può ancora essere cambiato (di e con Saverio Tommasi regia Simone Rota, produzione Epoché ArtEventi). Attraverso la narrazione dal punto di vista degli "altri" della Storia, che hanno compiuto atti di insubordinazione gentile per opporsi al potere, Tommasi ci dimostrerà che, in tempi bui, le parole possono davvero cambiare il mondo.
Imperdibile l'appuntamento di mercoledì 12 giugno con l'artista Ghemon per uno spettacolo unico: Una cosetta così, il suo nuovo progetto, porta sullo stesso palco musica, stand-up comedy e storytelling. Il cantante si prenderà uno spazio di libertà creativa per dare allo spettatore qualcosa di diverso da quello che già conosce attraverso la sua musica: uno show fatto di condivisione di storie personali da guardare attraverso la lente dell'ironia, canzoni inedite, cover inaspettate e momenti di riflessione più profonda. L'esibizione, scritta anche con l'aiuto di Carmine Del Grosso, vedrà sul palco Giuseppe Seccia alle tastiere e Filippo Cattaneo Ponzoni alla chitarra (ore 21.30, Seminario Vescovile).
Giovedì 13 toccherà invece all'attore, autore, comico e studioso di teatro Andrea Cosentino che ci intratterrà con la performance Rimbambimenti, un ted talk senescente in salsa punk: partendo da una conferenza sul tempo tenuta da un presunto scienziato, da una marionetta affetta da Alzheimer e da un assistente musicista, si arriverà a un concerto/spettacolo volto a dimostrare la dissoluzione e l'entropia dell'universo in linea con le attuali concezioni di tempo e materia della fisica quantistica (ore 21.30, Seminario Vescovile).
L'attore di teatro, cinema e televisione Mauro Pescio terrà venerdì 14 giugno la rappresentazione Non è la storia di un eroe, tratto dal podcast di Rai Play Sound Io ero il Milanese. La storia dell'ex carcerato Lorenzo e della sua rinascita, nata come un podcast, è diventata un vero e proprio caso nel 2022 grazie al passaparola che lo ha portato a conquistare il pubblico sfiorando i 3 milioni di ascolti, e nel 2023 è diventata anche un libro edito da Mondadori: Pescio metterà in scena quello che è diventato ormai un vero progetto crossmediale (ore 21.30, Seminario Vescovile).
Infine, sabato 15 giugno gli autori e attori Niccolò Fettarappa e Lorenzo Guerrieri saliranno sul palco del Seminario Vescovile alle 19.15 con la loro Apocalisse Tascabile: lo spettacolo finalista al Premio Rete Critica 2022, Vincitore del Premio InBox 2021, premiato dalla Giuria del Nolo Fringe Festival 2021 e dalle Giurie Unite Direction Under 30, Italia dei Visionari 2021 e Dominio Pubblico 2020, che esprime la disperazione di una generazione di giovani esclusa e senza prospettive, senza però rinunciare alla possibilità di una speranza finale. Un duo imperdibile che vedremo anche domenica 16 giugno con lo spettacolo a chiusura del festival La sparanoia, Atto unico senza feriti gravi purtroppo. In questo spettacolo Fettarappa e Guerrieri, con cinico surrealismo e dialoghi incisivi, esplorano il disincanto dei giovani addomesticati e la mancanza di prospettive certe, riflettendo sulla morte della Sinistra e l'indifferenza della loro generazione ai soprusi sociali e culturali.
Appuntamento quindi ad Andria per partecipare all'unico festival culturale del nostro Paese che celebra il potere trasformativo e catastrofico della disperazione nella letteratura e nella vita moderna che porta, come ogni anno, nella cittadina pugliese scrittori, attori, giornalisti, musicisti e artisti. Tutto il programma della rassegna sarà disponibile sul sito www.festivaldelladisperazione.it.
Sarà possibile acquistare i biglietti dal 13/05/24 sia su www.festivaldelladisperazione.it che presso la segreteria del Festival sita in via Largo Seminario 18 ad Andria (orari 9:30 - 12:30 / 16:30 - 20:30).
Il Festival è ideato e organizzato dal Circolo dei Lettori di Andria. Si ringrazia per il sostegno la Biblioteca Diocesana San Tommaso D'Aquino, l'Arciconfraternita Immacolata Concezione e i Presidi del Libro e per la collaborazione i partner Cristal Palace Hotel e Collettivo 32.