Politica
Spariscono i finanziamenti del CIPE per il nuovo Ospedale di Andria
Nino Marmo: «Una grave ingiustizia, non siamo cittadini di serie B». Gli altri due nosocomi tra le priorità non perdono il finanziamento
Andria - giovedì 22 novembre 2012
Erano tre le priorità che la Regione Puglia aveva posto per la nuova organizzazione sanitaria del proprio territorio: tre ospedali da costruire per razionalizzare la spesa e per consentire di creare i centri di eccellenza necessari a dare giusta capillarità alla sanità pugliese. Il primo ospedale doveva esser quello di Taranto, poi quello di Monopoli-Fasano ed infine, il nuovo Ospedale di Andria. Ma il tortuoso percorso per il finanziamento di queste strutture sembra essersi interrotto proprio quando stava compiendo il passo decisivo verso il CIPE, che autorizza e finanzia le grandi opere statali.
«Misteriosamente, lungo il percorso verso il CIPE - ha tuonato quest'oggi Nino Marmo, consigliere regionale andriese del PDL - è scomparso il finanziamento che si attendeva per l'Ospedale di Andria, pur essendo lo stesso una delle tre priorità su cui si era deciso di puntare. Possiamo sapere come e perché si è perso per strada un nosocomio di vitale importanza, che continua ad essere abbandonato ad un incipiente degrado, fino ai limiti del collasso finale, nella più totale disattenzione da parte di chi dovrebbe governare la nostra Sanità ed anche della dirigenza locale?»
Immediato l'appello e l'interrogazione che arriverà sia per l'Assessore alla Sanità, Attolini che per quello alle Infrastrutture, Amati, più volti giunti nella BAT per coordinare la nascita di questo nosocomio di strategica importanza: «Il Governo regionale ed i propri assessori - conclude Nino Marmo - avevano il dovere di vigilare perché questo misfatto non venisse compiuto e adesso devono dirci quale sorte attenda l'Ospedale dimenticato. Quel che è certo è che una grave ingiustizia incombe non su chi come il sottoscritto in Consiglio Regionale siede all'opposizione, ma sull'intera comunità andriese, il cui diritto costituzionale alla salute evidentemente è di serie b».
«Misteriosamente, lungo il percorso verso il CIPE - ha tuonato quest'oggi Nino Marmo, consigliere regionale andriese del PDL - è scomparso il finanziamento che si attendeva per l'Ospedale di Andria, pur essendo lo stesso una delle tre priorità su cui si era deciso di puntare. Possiamo sapere come e perché si è perso per strada un nosocomio di vitale importanza, che continua ad essere abbandonato ad un incipiente degrado, fino ai limiti del collasso finale, nella più totale disattenzione da parte di chi dovrebbe governare la nostra Sanità ed anche della dirigenza locale?»
Immediato l'appello e l'interrogazione che arriverà sia per l'Assessore alla Sanità, Attolini che per quello alle Infrastrutture, Amati, più volti giunti nella BAT per coordinare la nascita di questo nosocomio di strategica importanza: «Il Governo regionale ed i propri assessori - conclude Nino Marmo - avevano il dovere di vigilare perché questo misfatto non venisse compiuto e adesso devono dirci quale sorte attenda l'Ospedale dimenticato. Quel che è certo è che una grave ingiustizia incombe non su chi come il sottoscritto in Consiglio Regionale siede all'opposizione, ma sull'intera comunità andriese, il cui diritto costituzionale alla salute evidentemente è di serie b».