Vita di città
Somma (Onda d'Urto): "Roghi tossici, qualche proposta per combatterli"
Attraverso una serie di misure, cui tutti siamo chiamati a contribuire, è possibile contrastare questo dramma
Andria - venerdì 25 giugno 2021
6.04
Come combattere i roghi tossici, che specie in questo periodo estivo stanno imperversando nel nostro territorio, con tutte le gravi conseguenze per la nostra salute? "Onda d'Urto, Uniti contro il cancro di Andria", attraverso la sua presidente Angela Somma, elenca una serie di azioni che possono validamente contrastali.
"Qualcuno può pensare che l'ambiente sia irrimediabilmente compromesso e che la città sia fuori controllo. Per fortuna non è così. L'ambiente non è defunto. Potremmo dire che è ferito, ma non mortalmente. E' possibile medicare le lesioni inferte e prevenire ulteriori sfregi alla sua salubrità. Non è vero neanche che la città sia allo sbando. La città, sia pure infiacchita dalla grave crisi finanziaria, è abitata da persone di buona volontà che non hanno alcuna intenzione di arrendersi alla mediocrità e alla rassegnazione.
Abbiamo un problema, uno dei tanti da affrontare e da risolvere, un problema che da anni con una ciclicità fattuale e immanente avvelena l'aria e le vite dei residenti: i roghi tossici.
Ecco una breve lista, provvisoria e del tutto abbozzata, che offriamo ad un pubblico giudizio:
1) Monitoraggio dei roghi per la GEOLOCALIZZAZIONE e la costituzione di una mappa per studiare se ci sono luoghi particolarmente interessati.
2) Convenzione con i gommisti per creare AREE DI STOCCAGGIO e favorire il riciclo dei pneumatici per produrre asfalto da usare per la manutenzione delle strade cittadine.
3) Convenzione con gli ortolani per creare AREE DI STOCCAGGIO e favorire il recupero delle casse di polistirolo e così sottrarle ai roghi.
4) Controllo degli ABUSIVI che stazionano nei pressi dell'ISOLA ECOLOGICA, che sottraggono materiale elettrico e altro che poi viene dato alle fiamme nelle campagne.
5) Aumentare il PATTUGLIAMENTO delle campagne da parte di organi di polizia o militari.
6) Utilizzare la VIDEOSORVEGLIANZA in luoghi particolarmente soggetti ai roghi (promozione di donazione di camere di videosorveglianza da parte di imprenditori con una RACCOLTA FONDI).
7) Aumentare l'attenzione a luoghi in cui il FURTO DI RAME è più probabile, stante questo furto correlato alla presenza dei roghi.
8) Aumentare da parte della Guardia di Finanza i controlli sulle aziende che producono PRODOTTI DI CONTRAFFAZIONE di marchi, stante il materiale di risulta della lavorazione oggetto di combustione in roghi tossici.
9) CONTROLLARE i cantieri edili, officine e gommisti, rivenditori di elettrodomestici, ospedale, comunità varie in cui è probabile che partano autocarri che sversano rifiuti in maniera illecita.
10) Potenziare il servizio di controllo e di contravvenzione di autisti di camion, come i cosiddetti SVUOTA-CANTINE, che talora scaricano rifiuti in DISCARICHE ABUSIVE.
11) RIMUOVERE I RIFIUTI accumulati nelle campagne in vere e proprie discariche abusive ("operazione campagne pulite").
12) Diffondere in città messaggi che stimolino la CULTURA ALLA LEGALITA' attraverso varie iniziative come convegni o incontri nelle scuole e nelle comunità, con una campagna pubblicitaria pervasiva e permanente ("chi avvelena l'ambiente avvelena anche te, digli di smettere", "il cancro sei tu quando bruci rifiuti in campagna", "le malattie dell'ambiente diventano le nostre malattie", "noi siamo quello che respiriamo, che ci nutre, che ci tiene in vita"...).
Ciascuno di questi punti andrebbe pianificato e valutata la fattibilità con l'aiuto di persone di buona volontà. Ecco. Giusto per ragionarci insieme senza perdere tempo a lamentarci e ad inveire contro il destino avverso. Dove per destino avverso, si intende, non ci si riferisce alla nostra stessa ignavia mascherata da facile indignazione", conclude la proposta di "Onda D'urto, Uniti contro il cancro di Andria".
"Qualcuno può pensare che l'ambiente sia irrimediabilmente compromesso e che la città sia fuori controllo. Per fortuna non è così. L'ambiente non è defunto. Potremmo dire che è ferito, ma non mortalmente. E' possibile medicare le lesioni inferte e prevenire ulteriori sfregi alla sua salubrità. Non è vero neanche che la città sia allo sbando. La città, sia pure infiacchita dalla grave crisi finanziaria, è abitata da persone di buona volontà che non hanno alcuna intenzione di arrendersi alla mediocrità e alla rassegnazione.
Abbiamo un problema, uno dei tanti da affrontare e da risolvere, un problema che da anni con una ciclicità fattuale e immanente avvelena l'aria e le vite dei residenti: i roghi tossici.
Ecco una breve lista, provvisoria e del tutto abbozzata, che offriamo ad un pubblico giudizio:
1) Monitoraggio dei roghi per la GEOLOCALIZZAZIONE e la costituzione di una mappa per studiare se ci sono luoghi particolarmente interessati.
2) Convenzione con i gommisti per creare AREE DI STOCCAGGIO e favorire il riciclo dei pneumatici per produrre asfalto da usare per la manutenzione delle strade cittadine.
3) Convenzione con gli ortolani per creare AREE DI STOCCAGGIO e favorire il recupero delle casse di polistirolo e così sottrarle ai roghi.
4) Controllo degli ABUSIVI che stazionano nei pressi dell'ISOLA ECOLOGICA, che sottraggono materiale elettrico e altro che poi viene dato alle fiamme nelle campagne.
5) Aumentare il PATTUGLIAMENTO delle campagne da parte di organi di polizia o militari.
6) Utilizzare la VIDEOSORVEGLIANZA in luoghi particolarmente soggetti ai roghi (promozione di donazione di camere di videosorveglianza da parte di imprenditori con una RACCOLTA FONDI).
7) Aumentare l'attenzione a luoghi in cui il FURTO DI RAME è più probabile, stante questo furto correlato alla presenza dei roghi.
8) Aumentare da parte della Guardia di Finanza i controlli sulle aziende che producono PRODOTTI DI CONTRAFFAZIONE di marchi, stante il materiale di risulta della lavorazione oggetto di combustione in roghi tossici.
9) CONTROLLARE i cantieri edili, officine e gommisti, rivenditori di elettrodomestici, ospedale, comunità varie in cui è probabile che partano autocarri che sversano rifiuti in maniera illecita.
10) Potenziare il servizio di controllo e di contravvenzione di autisti di camion, come i cosiddetti SVUOTA-CANTINE, che talora scaricano rifiuti in DISCARICHE ABUSIVE.
11) RIMUOVERE I RIFIUTI accumulati nelle campagne in vere e proprie discariche abusive ("operazione campagne pulite").
12) Diffondere in città messaggi che stimolino la CULTURA ALLA LEGALITA' attraverso varie iniziative come convegni o incontri nelle scuole e nelle comunità, con una campagna pubblicitaria pervasiva e permanente ("chi avvelena l'ambiente avvelena anche te, digli di smettere", "il cancro sei tu quando bruci rifiuti in campagna", "le malattie dell'ambiente diventano le nostre malattie", "noi siamo quello che respiriamo, che ci nutre, che ci tiene in vita"...).
Ciascuno di questi punti andrebbe pianificato e valutata la fattibilità con l'aiuto di persone di buona volontà. Ecco. Giusto per ragionarci insieme senza perdere tempo a lamentarci e ad inveire contro il destino avverso. Dove per destino avverso, si intende, non ci si riferisce alla nostra stessa ignavia mascherata da facile indignazione", conclude la proposta di "Onda D'urto, Uniti contro il cancro di Andria".